lunedì 28 ottobre 2024

Fumetti - Samuel Stern 55: Tra le ombre e la luce


Fumetti - Samuel Stern 55: Tra le ombre e la luce. Ecco la recensione del terzultimo albo dedicato alla saga dell'Apocalisse. Manca poco per la conclusione di questa run.

Tra le ombre e la luce è il numero 55 di Samuel Stern

Riprendiamo le recensioni degli arretrati di Samuel Stern. Eccomi oggi a parlarvi del numero 55, "Tra le ombre e la luce", albo che si presenta come il terzultimo capitolo della saga della run dell'Apocalisse di casa Bugs Comics. Ci stiamo dunque avviando verso il triste destino del nostro eroe e dei suoi amici, con una storia che tra l'altro rilancia anche un paio di nostre vecchie conoscenze. Ai disegni è un piacere rivedere la matita della bravissima e abilissima Francesca Biscotti, la sceneggiatura invece rimanda per forza all'inconfondibile stile di Gianmarco Fumasoli.

La trama in breve

Samuel Stern viene ingaggiato da Cranna per salvare una star dello spettacolo da un presunto terrorista che però ha chiesto espressamente di vedere l'esorcista di Edimburgo. Il suo percorso verso l'Apocalisse è ormai avviato ed Hecate si mostra come osservatrice dei fatti, la testimone di quanto sta per accadere. I 4 cavalieri rivelano la loro natura e questo metterà a dura prova i personaggi di Cranna, Penny, Duncan e Angus, il quale però dimostrerà di essere uno dei migliori personaggi realizzati dalla Bugs sulle pagine di Samuel Stern. Il Rosso è pronto ad affrontare il peggio, specie se l'ombra si appresta a colpire anche sua figlia Lily.

Recensione

Sarà che non ho letto fumetti per sei mesi, sarà che non seguivo anche Samuel Stern da così tanto tempo, eppure la sensazione è che dal numero 54 (Il figlio dell'abisso) questa opera abbia recuperato lucidità e suspense in vista delle battute finali dei capitoli dell'Apocalisse. Anche Tra le ombre e la luce si pone come una lettura piacevole, precisa, consequenziale, logica e carica di curiosità, capace addirittura di lasciare poco da intendere al lettore sul finale del volume. Già la copertina mantiene la tradizione della Bugs, poi la sceneggiatura e i disegni hanno fatto il resto per risvegliare in me entusiasmo. Del resto, come avevo accennato in un articolo precedente, gli autori sembravano aver smarrito qualcosa durante la narrazione, ora sono qui per riscoprire con piacere il percorso del ricercatore dell'occulto che continua a ritrovarsi in mezzo a due strade composte da luci e ombre (appunto).

Venendo alla recensione, Samuel Stern incontra un paio di vecchie conoscenze in questo albo: il primo è quel disgraziato di William Chamber (che non vedevamo dai tempi di "Legione", albo 3) ed Hecate che è pronta a fare da testimone all'evoluzione di Samuel. In realtà è già il nostro Angus a trovarsi faccia a faccia con tutte le entità spirituali della storia e questo lascia presagire il senso di attesa per l'evento destinato a cambiare la vita di tutti: la tanto attesa e odiata Apocalisse di Samuel. Per fare questo però è necessario coinvolgere un elevato giro di vite ed ecco che i nostri eroi saranno costretti a guardarsi le spalle anche da chi meno si aspettano un tradimento.

Il male funge anche da virus che spesso lascia conseguenze difficili da superare, lascia un segno del suo passaggio come un brutto male invalida una persona. La rimanifestazione dei quattro cavalieri dell'Apocalisse (con tanto di descrizione tratta dal testo biblico di Giovanni) ci insegna che l'uomo è in grado di combattere i propri demoni interiori ma, nel contempo, deve imparare lasciarsi alle spalle avvenimenti tristi e drammatici. Tra le ombre e la luce lascia anche un insegnamento morale che consiste nell'accettazione degli accadimenti e il saper riconoscere che nella vita certe cose non accadono necessariamente per volontà o colpa nostra. Questo vale anche per Samuel, il quale non ha scelto la vita che ha fatto fino ad ora e non sempre ha potuto rendere conto delle sue azioni agli altri. Tuttavia, c'è sempre tempo e modo per riparare, infatti, ancora una volta il Rosso si addosserà tutte le responsabilità del caso per salvare la propria pelle e quella degli amici, pur sapendo che il peggio deve ancora venire e c'è ancora una persona da salvare oltre sé stesso: sua figlia Lily.

In questa storia rivediamo Cranna più cinico che mai, la dolce Penny sempre in pena per le sorti dell'amico e il ritorno del mitico padre Duncan ancora in cerca di risposte. Sono tutte le loro disgrazie (alcune forse dovute proprio dallo stesso "effetto Samuel Stern") a ricondurli dall'amico e a scatenare il principio dell'Apocalisse. Solo Samuel ora sa cosa fare, come muoversi e salvare migliaia di vite umane. Del resto, come evince dalle stesse pagine del numero 55, il buio prima o poi ha bisogno di luce ma la luce non ha bisogno di buio ed è per questo che l'ombra ha sempre una possibilità di essere sconfitta. 

La sceneggiatura di Fumasoli è veloce, scorrevole ed è composta da dialoghi che vanno dritti al sodo e non si perdono in prolissità inutili. I fatti corrono come un treno ad alta velocità e si fermano in tempo nelle fermate narrative giuste, laddove alcuni punti vanno approfonditi e chiariti. Francesca Biscotti fa il resto con le sue meravigliose tavole che sanno rendere il senso di paura e orrore. Le pagine più importanti di questo albo sono dei veri capolavori che vale la pena di guardare più e più volte. 

Con l'Apocalisse di Samuel Stern ci rivediamo presto su questo blog, con il numero 56 "Le bestie trionfanti", uscito il 29 giugno.

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