Samuel Stern è in edicola con il numero 31: Il corpo e il sangue
È in edicola il nuovo numero di Samuel Stern con una storia davvero molto bella. Si tratta de "Il corpo e il sangue", scritto da Marco Savegnago e disegnato da Vincenzo Acunzo. La copertina è invece opera del solito trio Piccioni/Di Vincenzo/Tanzillo e a prima vista riusciamo subito a capire che la spalla di Samuel in questa nuova, raccapricciante avventura, sarà quel simpaticone di Cranna.
La trama in breve (no spoiler)
L'agente Cranna e Samuel Stern devono affrontare una serie di delitti sfociati tutti in inspiegabili fenomeni di cannibalismo (e derivati). La storia si svolge a Girvan, nell'Ayshire meridionale: a complicare le cose ci pensa anche una vecchia leggenda del XVI secolo legata alla terribile figura di Sawney Bean e dei suoi figli.
Recensione
"Il corpo e il sangue" è una albo che unisce tanti aspetti della cultura nord europea, in particolare per quanto riguarda miti,culti e leggende della costa sud-occidentale della Scozia. Savegnago ci fa entrare in un mondo in cui storie apparentemente inventate possono nascondere sempre almeno un minimo fondo di veridicità. In questo (non unico) caso il male sembra essere generato da qualcosa di diverso dalla solita crepa interiore e, non a caso, c'è un argomento che rimanda a qualcosa di già visto sulle vecchie pagine dell'Esorcista di Edimburgo (basti rivedere "L'Abisso" per farci un'idea).
Il male represso a volte stenta a sparire e quando riappare ha sempre un conto molto salato da presentare ai diretti interessati. Questa volta però Samuel viene visto come ancora di salvataggio dal nemico di turno, un valido alleato consapevole di non dover mai scendere a compromessi con nessuno. Eppure, qualcosa di nuovo comincia a rivelarsi all'orizzonte, come la schiera di nemici dei nostri eroi fosse interminabile.
Venendo alla conclusione, "Il corpo e il sangue" ci insegna che ergersi a dio non sempre porta ai frutti sperati. Quando si incanta una mandria di pecorelle smarrite ma assetate di sangue bisogna prima di tutto accertarsi di quale sangue e di quale carne abbiano veramente bisogno. Come se non bastasse, tutto quello che vediamo in questo capitolo appare come un ambiente perennemente distorto e atto a mettere in risalto i due volti di una medaglia o peggio ancora molteplice sfaccettature. I disegni sono belli, specialmente quando passano dal passato al presente e viceversa.
La cosa più bella poi è che l'albo sia interamente dedicato al personaggio di Sawney Bean, la cui leggenda esiste per davvero e ancora oggi c'è molto scetticismo sulla sua effettiva esistenza fisica nel XVI secolo: fatto sta che molti libri l'hanno catalogato come "serial killer".
Samuel Stern torna il 30 giugno con il numero 31, "Il sangue dei martiri".
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Pensa che credevo che Sawney Bean fosse un'invenzione di Savegnago, invece ho visto anch'io che è una reale leggenda scozzese. Sono stati veramente bravi gli autori.
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