sabato 31 luglio 2021

Samuel Stern 21 - Il Demone che cadde sulla Terra: recensione

È in edicola l'albo numero 21 di Samuel Stern intitolato "Il Demone che cadde sulla Terra". Si tratta di un albo straordinario che rivela molte informazioni e lascia intendere ciò che abbiamo visto in "I Sotterranei di Edimburgo": la trama principale dell'opera comincia a sbloccarsi e molti sono i dubbi che i nuovi avvenimenti lasciano sia nella mente del protagonista sia (naturalmente) in quella del lettore.

La sceneggiatura è stata scritta da Fumasoli/Filadoro/Savegnago, mentre i disegni sono stati affidati alla matita di Luigi Zagaria. La copertina invece è opera di Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo, Emiliano Tanzillo.


La trama parla di un demone ribattezzato George che continua a vivere sulla terra nonostante la morte dell'umano che lo ospitava nel suo corpo. Il rosso capisce che c'è qualcosa che non quadra e molte cose stanno cambiano nel mondo degli umani. Come se non bastasse, sul caso indagano anche i membri dell'Agenzia (vedi Samuel Stern 7) e gli angeli di Dio (vedi numero 4 l'Isola dei Perduti).

"Il Demone che cadde sulla Terra" è un albo molto difficile su certi aspetti, nonostante lasci una marea di informazioni molto interessanti. Ormai sembra che molto presto verremo a conoscenza della vera storia del ricercatore dell'occulto, del suo passato e dell'origine dei suoi poteri (che gli resta ancora ignota). In questo volume del fumetto notiamo molte influenze del film dell'orrore degli anni 80' per non parlare anche di qualche riferimento biblico.

La storia è molto contorta ma non nel senso che sia scritta male, anzi: semplicemente sembra che i ruoli si siano invertiti rispetto alla tradizione classica e che il vero nemico degli umani non sarebbero tanto i demoni, ma qualcosa di diverso. Non a caso Samuel nutre molta pietà e simpatia per George, il quale è un agglomerato di anime: tra queste, il nostro protagonista rincontra il vecchio amico Ringo. Proprio quest'ultimo spiega una cosa interessante e cioè che le capacità di Samuel Stern sono come "miele per le mosche" (che in questo caso sono i demoni): egli è una sorta di calamità e tale particolare ci lascia intendere che forse Stern sia tra le cause della presenza diabolica sulla Terra.


Molto strano se si tiene conto che Isobel ha fortemente dichiarato che il bibliotecario di Edimburgo non avrebbe alcun ruolo principale in una guerra prossima tra umani, demoni e angeli (dove non si capisce ancora chi sarebbe veramente il male e chi il bene). Le contraddizioni però sono forti quando notiamo che dietro ai fatti del fumetto si nascondono figure importanti e che Singularity è molto di più che un'agenzia dove mezzi mostri e umani collaborano per indagare sullo sviluppo di Legione.

Eh sì, Legione! In questo capitolo si parla molto del piano spaziotemporale, infatti, pare che una sorte di Apocalisse sia vicina. Ci rendiamo conto che il mondo umano e quello infernale non sono così lontani, anzi George è la testimonianza che qualcosa stia cambiando e che ben presto i due mondi potrebbero essere uniti, collegati e che i demoni potrebbero vivere tra gli umani senza vivere nei loro corpi come ospiti cattivi. "Il demone che cadde sulla Terra" è un albo che sviluppa una tensione narrativa di alto livello e questa componente potrebbe continuare a coinvolgere i fans dell'opera nel prossimo numero che parlerà invece di un angelo. 

A proposito di angeli. Isobel è il corpo portante dell'anima di Uriel. In effetti Uriel (o Uriele) è uno degli arcangeli riconosciuti dalla religione ebraica e da alcune chiese cristiane. Isobel si mostra come una guerriera di Dio senza pietà, pronta ad eliminare qualsiasi forma di vita intenta ad ostacolare i piani del suo Signore. Nell'Apocalisse di Pietro, guarda caso, Uriel è descritto proprio come l'Angelo del Pentimento e si mostra privo di pietà come un demone qualsiasi. 


Infine, vediamo anche la grande diffidenza che l'Agenzia nutre nei confronti della stessa Isobel e del suo collaboratore Randy: sono quasi disprezzati, visti in malo modo e Gillian non esita più volte a prenderli in giro (Dio incluso) come se l'Agenzia avesse un vecchio conto in sospeso con loro. Samuel però è uomo di grande sensibilità e per un attimo riesce a penetrare nell'animo della ragazza, l'unica che sembrerebbe in grado di fare luce sulle ombre del protagonista e anche della sua compianta moglie Madison. 

Che ruolo avrà veramente Stern in questa prossima visione dei mondi? Cosa alberga nel cuore di Isobel? Quanto è cresciuto il potere di Legione? Che ruolo avrà l'Agenzia in tutto questo? Chi sono davvero i cattivi e chi i buoni? 


I disegni sono molto belli e mettono in evidenza il lato cupo e misterioso della storia. Ancora una volta il nero assume connotati fondamentali ai fini della trama e dona alle vignette quel senso orrifico che meritano. Tra l'altro, l'aspetto fisico di George ricorda in qualche modo le creazioni di Hans Ruedi Giger, il creatore degli Xenomorfi di Alien. Anche il mostro "oracolo" (quello appeso perennemente tra la vita e la morte) sembra avere qualcosa in comune con le creature di Cronenberg o i mostri dei film fantascientifici di fine XX secolo. 

Per questo mese è tutto! Samuel Stern torna il 31 agosto con l'albo numero 22 intitolato "Storia di un angelo". 

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