La top 10 dei migliori film visti da "La Puteca di Pakos"

Visti i quattro giorni di zona rossa e delle festività di capodanno, la "Puteca di Pakos" propone un articolo fresco e leggero creando una personale classifica dei primi 10 film migliori secondo il punto di vista dell'autore di questo blog.

Eviterò di inserire più film di uno stesso autore, anche se risulta molto difficile, mescolando pellicole americane con quelle di altre nazioni, in un perfetto mix di periodi storici cinematografici e culture differenti. Buona lettura.

10. Robin Hood (Disney)

Cominciamo con un classico della Disney, cioè Robin Hood. Nato nel 1973, questo film ci propone una visione animata e divertente del celebre personaggio raccontato in numerosi racconti e leggende di un'Inghilterra ormai lasciata agli annali. Da eroe in calzamaglia, Robin Hood viene disegnato come una volpe antropomorfa, aspetto che senza dubbio rappresenta la furbizia e l'astuzia del personaggio.

 

9. Grosso Guaio a Chinatown

Se in tv trasmettono la celebre pellicola di John Carpenter, diventata culto negli anni '90, allora c'è poco da fare: "Grosso Guaio a China Town" è un'opera imperdibile che ti tiene incollato allo schermo grazie soprattutto all'originalità dei personaggi. Impossibile non amare Jack Burton interpretato da un bizzarro Kurt Russel.

Per leggere la recensione approfondita del film, cliccare sul seguente link: Grosso Guaio a Chinatown: un flop diventato cult e che ha fatto storia

8. Novecento

Secondo il mio personale punto di vista, si tratta del miglior film del regista italiano Bernardo Bertolucci. Diviso in due episodi, il cineasta ci mostra la storia di due amici divisi non solo dalla classe sociale di appartenenza ma anche dal periodo legato al ventennio fascista e alla Seconda Guerra Mondiale. Un cast eccezionale che comprende Roberto De Niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster, Donald Sutherland e Stefania Sandrelli. 

7. Sciuscià

Il flm dell'indimenticato Vittorio De Sica è un capolavoro senza sé e senza ma, nonché manifesto puro e schietto del Neorealismo. Realizzato nel 1946, questa perla del cinema nostrano racconta la dura vita di alcuni ragazzini all'interno di un carcere minorile, in uno dei periodi storici più neri di Roma e d'Italia. "Sciuscià" vinse il premio Oscar come miglior film straniero.

6. Il Gabinetto del Dottor Caligari

Un film straordinario, un esempio di come anche il cinema muto potesse coinvolgere lo spettatore anche da un punto di vista emotivo e psicologico. "Il Gabinetto del Dottor Caligari" (1920) si può definire il padre di tutti quei lungometraggi che trattano il tema del doppio, della coscienza incontrollata. Capolavoro del periodo espressionista in Germania, ha fatto scuola per le inquadrature e le ambientazioni grottesche, con forme appuntite e personaggi molto truccati. Guardando alcune scene, vi ricorda qualcuno?

5. Le Iene

Per capire davvero Quentin Tarantino e il senso di tutta la trilogia Pulp non bisogna partire dal più famoso "Pulp Fiction", bensì da "Le Iene". Realizzato nel 1992, questa prima pellicola del maestro italoamericano ci mostra come un film possa diventare incredibilmente rocambolesco in poche scene, verso il finale. Un gioco di ruoli straordinario in cui tutti mettono in discussione tutti, anche sé stessi. Un cast stellare composto da Tim Roth, Steve Buscemi, Harvey Keitel e Michael Madsen. 

4. Full Metal Jacket

Stanley Kubrick ne ha fatti di capolavori ma l'impatto che "Full Metal Jacket" ha avuto nel cinema di guerra e nella filosofia morale è a dir poco accademico. Studiato anche in ambito psicologico per via della trasformazione di uomini comuni in macchine assassine, Kubrick ci mostra in un'ora e mezza come ci si prepara e come si combatte in Vietnam: la perdita dell'innocenza e la consapevolezza che la vita può essere davvero spietata la fanno da padrona.

3. Goodfellas!

Martin Scorse è il mio regista preferito e forse ha realizzato film migliori di "Quei Bravi Ragazze" che tuttavia resta uno dei più grandi gangster movie della storia. Tratto dalla vera storia del criminale Henry Hill, questo ritratto della cultura mafiosa italoamericana non presenta alcun buco nella sceneggiatura e si mostra come un documentario di un piccolo gruppo legato alla famiglia malavitosa dei Lucchese. Straordinarie le interpretazioni di Ray Liotta, Robert De Niro e soprattutto Joe Pesci che si aggiudicò il premio Oscar come miglior attore non protagonista.

Per la scheda e la recensione approfondita di "Goodfellas", cliccare sul seguente link: Goodfellas e Wiseguy: la vera storia di Henry Hill tra cinema e letteratura

2. Nuovo Cinema Paradiso

L'unico film capace di farmi piangere per quasi tre ore. Romantico, toccante, poetico, nostalgico. Questo lavoro del maestro Giuseppe Tornatore è una sintesi della vita di molti ragazzi, nati nei piccoli borghi del meridione italiano, intenti a inseguire un sogno dimenticando però ciò che sono stati in passato. Eppure, basta un evento tragico per tornare a rivivere il profumo di una fanciullezza creduta perduta, ripercorrendo le memorie perdute di casa e pensando alle figure umane che ci hanno formato caratterialmente, come dei maestri di vita. L'esempio è il meraviglioso rapporto tra il protagonista Salvatore e il suo mentore e il suo mentore Alfredo, uniti dalla passione per il cinema e quel cinematografo dove hanno costruito il loro legame. Nel 1990, "Nuovo Cinema Paradiso" si è aggiudicato il premio Oscar come miglior film straniero. 

1. C'era una volta in America

Il mio film preferito e purtroppo ultimo lavoro del regista romano Sergio Leone. La storia di Noodles è una delle più emblematiche e rappresentative di un cinema che non esiste più. Ambientato negli anni del Proibizionismo e post Proibizionismo, "C'era una volta in America" mostra un mix di storie che si incrociano tra loro creando effetti devastanti sul personaggio principale, combattuto tra ricordi di infanzia, i begli anni in cui navigava nell'oro, l'amore infranto e le amicizia perdute. Poi, il passato fa il suo ritorno con violenza emotiva straordinaria, ponendo anche lo spettatore a una riflessione profonda. 

Per la recensione del film e la comparazione con il libro, clicca sul seguente link: C'era una volta in America, dal libro al film: una storia tra sogno, realtà e malinconia