mercoledì 23 ottobre 2024

Retrogaming: Final Fight della Capcom, alias Street Fighter '89

Retrogaming: Final Fight della Capcom, alias Street Fighter '89. Ripercorriamo la storia del mancato vero sequel di Street Fighter.

Final Fight: un capolavoro intramontabile del retrogaming

Final Fight è noto a tutti come uno dei picchiaduro a scorrimento più famosi della storia dei videogames, non solo per la sua straordinaria qualità ma anche per le mitiche origini che di nascondono dietro il suo impareggiabile titolo. Questa perla del retrogaming nacque nel 1989 e fu partorita dalla mente di due signori che gli esperti conosceranno bene: Akira Nishitani e Yoshiki Okamoto. La produzione passò naturalmente sotto le mani della Capcom che, a fine anni '80, aveva in mente di creare un potenziale sequel per il primo capitolo della saga di Street Fighter


Agli inizi del progetto, Okamoto prese come esempio del concept l'arcade di Double Dragon II e gli assegnò il titolo di Street Fighter '89. Tuttavia, in seguito ai riscontri non proprio positivi ottenuti alla fine di alcune fiere, la Capcom si rese conto che il futuro Final Fight non aveva nulla a che vedere con la trama e la giocabilità del primo Street Fighter. Gli sviluppatori infatti volevano recuperare Ryu e Ken per inserirli in un videogioco ambientato in una metropoli statunitense, con lo scopo di liberare una ragazza rapita da una banda di criminali. Alla fine si decise di creare nuovi personaggi e intitolare l'opera Final Fight sia per creare un perfetto concorrente a Double Dragon sia per il desiderio di portare avanti Street Fighter in un altro modo. 


I personaggi di Haggar, Cody e Guy presero pian piano vita, così come l'ambientazione di Metro City e la perfida gang Mad Gear, il cui nome deriva dal gioco di corse aeree del 1987 Mad Gear della Capcom. Curiosità: i nomi di molti avversari sono presi da quelli di famose rockstar degli anni '70 e '80. La trama vede il sindaco Haggar alle prese con dei gangster che hanno rapito sua figlia Jessica: l'uomo potrà rivederla solo se accetterà di collaborare ed entrare nei loro loschi affari. Essendo un ex lottatore di wrestling, Haggar decide di andare alla ricerca di Julia insieme al fidanzato di lei, Cody, e all'amico di quest'ultimo Guy (entrambi esperti di arti marziali). I tre dovranno farsi strada attraverso 6 livelli composti da vari boss. 

Nel 1989, Final Fight entrò nelle sale giochi di tutto il mondo e conquistò gli utenti per la sua giocabilità decisamente più semplice rispetto a quella di Double Dragon. Fu proprio Final Fight a farsi promotore allo stile standard dei picchiaduro a scorrimento in 2D: per esempio, a fare la differenza è stato l'utilizzo di soli due pulsanti, uno per colpire (con tanto di combo, ginocchiate e calci volanti) e uno per saltare. Non solo questo, FF permette anche di afferrare un nemico solamente con la collisione tra i due sprite, visualizzare la barra di energia dei nemici, effettuare un colpo speciale (che toglie energia) e scegliere tra differenti personaggi da utilizzare, tutti con caratteristiche differenti. Lungo ogni percorso il giocatore può trovare delle armi da raccogliere ed utilizzare: un pugnale, un tubo e una katana, per non parlare anche di cibo (per ricaricare la salute del personaggio) e oggetti preziosi (per ampliare il punteggio personale del videogiocatore).


Il successo di Final Fight fu tale da renderlo videogioco dell'anno in Giappone nel 1990 e negli Stati Uniti nel 1991. Fu adattato anche per molte console come Super Nintendo, Commodore 64 e successivamente GameBoy Advance a inizio anni 2000. Non finisce qui però perché Final Fight ebbe anche diversi sequel come Final Fight 2 (1993), Mighty Final Fight (1993), Final Fight 3 (1995), Final Fight Revenge (1999), Final Fight: Streetwise (2006). La fama del videogioco permise a Capcom di respirare e di poter mettere mano sul progetto di Street Fighter II che, nel 1991, diede inizio alla vera leggenda di Ryu, Ken e tutti gli altri protagonisti della serie: questo bastò per inserire i protagonisti di FF in alcuni capitoli di Street Fighter negli anni a seguire, permettendo così agli ideatori di realizzare il sogno di unire i due titoli. 

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