giovedì 3 giugno 2021

Diabolik Inedito Anno LX n.6: La Lunga Attesa. La recensione

Ecco il nuovo albo 2021 di Diabolik: si tratta dell'inedito numero 6 "La Lunga Attesa", certamente la miglior storia partorita quest'anno che tende e ripercorrere alcuni vecchi capitoli delle avventure del re del terrore insieme a una sceneggiatura che presenta qualcosa di nuovo. 

L'albo colpisce a partire dalla bellissima copertina realizzata da Matteo Buffagni: uomini mascherati e armati fanno da sfondo alla bellissima donna dai capelli biondi (Eva Kant o Eugenia?) che porta un oggetto preziosissimo come il Diadema di Spade (protagonista insieme alla Stella di Ampur). Il soggetto è di Andrea Pasini, la sceneggiatura di Roberto Altariva, mentre i disegni di Elia Bonetti. Il fumetto nasce da un'idea di Michele Iudica. 

La trama in breve (no spoiler)

Giorgio Redford è un uomo che ha sempre fatto la bella vita e i debiti accumulati sono tantissimi. È riuscito a ottenere preziosi tesori da nobili amici purtroppo deceduti: Diabolik è intenzionati a mettere le mani sul bottino, dato che si tratta della Stella di Ampur e del Diadema di Spade.

Recensione

Come anticipato poco fa, si tratta probabilmente del miglior Diabolik di quest'anno: la narrazione è spedita, precisa, ricca di continui flashback che proiettano il lettore nelle memorie storiche di casa Astorina, con collegamenti ad albi come "La Lunga Notte" (n.26 del 1968), "La Vittoria di Ginko" (n.15 del 1972) e "L'Ora della Verità" (n.10 del 2017). Vediamo infatti una storia che in realtà parte dagli anni '60 e che ha trovato nel 2021 la sua evoluzione ultima (forse). Già in passato si era passato dei gioielli sopra citati e in particolare la Stella di Ampur finì al centro di un numero di "Grande Diabolik" (era il 2011).

Si tratta probabilmente di una trama degna dei grandi thriller di sempre visti tra le tavole del re del terrore ma anche in altre opere di altre forme d'arte. "La Lunga Attesa" rispetta fedelmente il suo stesso titolo ponendo il lettore in un continuo stato di tensione per capire come questa storia andrà realmente a finire, lasciando forse poco spazio a congetture. Probabilmente questo albo potrebbe apparire "prevedibile" solo agli occhi degli esperti di Diabolik. È un perfetto canovaccio di idee e stili vecchi e nuovi che non guastano per nulla e regalano una sceneggiatura forte e convinta.

Ogni personaggio gioca un ruolo importante, anche chi magari compare per poche pagine per poi sparire: ma le azioni compiute hanno sempre delle ripercussioni e sul lungo andare i nostri protagonisti se ne accorgono. È bello vedere un Diabolik subire e compiere, essere passivo e poi tornare all'attacco. Eva Kant esplode in un carisma senza precedenti, reso ancora più forte dall'unione delle scene (ridisegnate) degli albi menzionati per creare una catena di eventi straordinari. Ginko resta sempre quel genio della legge che per un soffio riesce sempre a perdere la sfida con il suo acerrimo nemico. 

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10 commenti:

  1. Albo che ha un po' diviso i lettori, lieto che ti sia piaciuto come l'ho apprezzato io.
    Non condivido l'opinione sulla copertina, prima e quarta, con quella colorazione tipo foto satellitare per mostrare il surriscaldamento globale.
    Tra i personaggi special guest... Fred Buscaglione. 😅

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    1. A me la copertina piace na cifra, anche per l'effetto chele hanno dato XD
      Bello in tutto e per tutto!

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  2. Dico la mia: albo che stupisce sotto vari aspetti, perché ormai gli sceneggiatori sanno -come fai notare- che bisogna giocare coi cliché in modo inedito.
    Un lettore navigato può aspettarsi che
    S
    P
    O
    I
    L
    E
    R
    la persona sparata alle gambe non sia Dk: un tempo avrebbero fatto morire quel personaggio, oggi ti tengono con il dubbio (Dk è stato ferito alle gambe?) e poi si scopre che è pure tutta una messa in scena...^^

    Moz-

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  3. Un altro fan di Diabolik la cosa mi fa molto piacere!

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  4. In copertina secondo me è Eva.
    Come ti ho risposto da me, tecnicamente lo trovo anche io, per ora, il migliore dell'anno.
    Da non esperto, non l'ho trovato prevedibile. Quindi faccio poco testo. Però concordo con Moz sul personaggio che viene colpito solo alle gambe, da quell'episodio un lettore navigato può dedurre facilmente il risvolto.

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    1. Sono pienamente d'accordo su tutto. Anche io penso che quella in copertina sia più Eva. Ha ragione Moz sull'episodio dell'attentato: forse lì riesci a dedurre che qualcosa non è chiaro!

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