È in edicola Diabolik R 719, la nuova ristampa di una storia molto particolare dal titolo "Il Segreto della Rocca". Questo albo risale al Gennaio 2007 ed appartiene alla serie dell'Anno XLVI. Il soggetto è di Mario Gomboli e Licia Ferraresi, la sceneggiatura è stata scritta da Patricia Martinelli, mentre i disegni appartengono alla matita di Sergio Zaniboni, Giorgio Montorio e Luigi Merati. La copertina è opera di Sergio e Paolo Zaniboni.
Si tratta di uno degli albi più importanti del re del terrore, soprattutto perché tratta la difficile tematica dell'omosessualità e della visione che il mondo ha di essa, specialmente a inizio anni 2000, quando i pregiudizi erano ancora forti (come oggi del resto).
La trama
Lo scrittore Saverio Hardy (vecchia conoscenza di Diabolik ed Eva Kant) è accusato di omicidio per la morte di Davide Mann (suo agente letterario). La vittima sarebbe stata gettata dalla rocca di Ghenf, mentre l'assassino avrebbe cercato di far ricadere la colpa sull'editore dei suoi romanzi, Roberto Sidow. Eva e Diabolik sono molto legati a chi in passato gli ha salvato la vita ed è per questo che cercheranno di comprendere la veridicità dei fatti. Non sarà facile dato che dietro alla trama si nasconde una complessa storia d'amore tra due omosessuali.
Recensione
"Il Segreto della Rocca" si può considerare come un degli albi più impegnati da un punto di vista sociale e politico. Gli autori del fumetto hanno deciso di creare una storia che potesse aiutarli a esporre il loro punto di vista in favore dei diritti della comunità omosessuale italiana e non solo. Per alcuni questo argomento rappresenta ancora un tabù scomodo da sfatare, specie se dietro a una situazione simile si nasconde anche una storia di soldi mischiata con gli affari della malavita. Pregiudizi, odio, omofobia, mafia, ricatti, minacce, debiti, interessi economici e molto altro ancora contorneranno i particolari di una sceneggiatura che propone uno degli albi migliori in assoluto di Diabolik, dove il nostro protagonista veste di nuovo i panni del detective per compiere un'opera buona.
Proprio lui ed Eva Kant passano dai temibili criminali visti in passato per vestire anche i panni dei ladri gentiluomini, di coloro che hanno imparato che uccidere non è necessario e che le buone azioni (fatte e ricevute) possono tornare utili. Dai signori del terrore, li abbiamo visti diventare antieroi per poi trasformarsi in improbabili paladini dei diritti umani e della giustizia. E chi più di Eva Kant può indurre Diabolik a sviluppare il suo lato migliore, quello di chi si ricorda degli amici e che ha lasciato la strada del "terrore" per continuare a compiere le proprie gesta?Gli autori usano tutti i termini più discriminatori ("frocio", "checca", "sgualdrina") per sottolineare le offese e gli atti di omofobia a cui vengono sottoposti i gay, per poi dare spazio a momenti di grande umanità la cui forza sentimentale è pronta a spazzare via ogni cattiveria. Siamo negli anni in cui si (ri)comincia a parlare in maniera approfondita delle coppie omosessuali e di tutto ciò che riguarda il loro mondo, la loro esistenza nel quotidiano e il loro desiderio di non nascondersi più.
Un uomo d'affari indebitato con la mafia rischia di essere ucciso se i propri affari dovessero saltare per colpa della vera natura sessuale della sua maggiore fonte di guadagno. Come risolvere la cosa? Qual è la verità sull'uomo precipitato dalla rocca? Cosa c'entra in tutto questo Saverio? Quanto la diversità appare spaventosa agli occhi di chi non la capisce, come quando c'è un giro di soldi in mezzo. Per qualsiasi approfondimento vi invito anche a leggere la recensione di Miki Moz del Moz'O Clock: Diabolik, l'omosessualità e altri temi sociali.
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Grazie per la citazione.
RispondiEliminaIl bello di questo albo è che oggi, dopo 15 anni circa, appare vecchio.
E sembra una cosa brutta, ma invece non lo è: le cose sono cambiate, oggi questo argomento non è più solo fonte di problemi, crimini, ambienti strani... Lode a Dk per aver rispecchiato l'Italia di allora^^
Moz-
Menzionarti è sempre un dovere. Per il resto sono d'accordo con te su tutto. Diabolik non è mi vecchio. Non lo è né nei suoi vecchi albi né in quelli un po' più recenti
EliminaVerissimo, riesce a raccontare sempre bene ogni periodo!
EliminaMoz-
Molto modestamente fui io a mandare una mail alla redazione di Diabolik, qualche tempo prima della pubblicazione, chiedendo come mai la questione omosessualità non venisse mai trattata...
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