martedì 16 febbraio 2021

Diabolik Anastatika 7 - Terrore sul mare: recensione e curiosità


Torna la raccolta Diabolik Anastatika con l'albo numero 7, "Terrore sul Mare". Si tratta del numero 7, I Serie, Anno II del 10 luglio 1963. Questa storia fu scritta sempre dalla penna di Angela Giussani, con i disegni del maestro Gino Marchesi

Il fascicolo presenta tra articoli che raccontano la storia del volume, insieme alla storia editoriale di "Terrore in alto mare", il solito mini poster e le differenze nei disegni e nella copertina nelle varie versioni e ristampe. Ripercorrendo la storia delle pubblicazioni di questo albo si ricorda che la prima ristampa indica come data l'1 settembre 1964, si presume invece che la seconda risalga all'inverno 1965. Tra le altre ristampe si ricordano quella del 15 marzo 1976 (n.6 anno XV), la versione "R" del 9 ottobre 1978 e la Swiisss del 27 dicembre 1994. Negli anni c'è stata la seconda ristampa digitale nel 2017 e nel 2019. 


La trama in breve

Diabolik ed Eva Kant si recheranno presso il palazzo reale del Syack per rubare un prezioso sari che sarà indossato dalla principessa Malak in occasione del matrimonio con il principe Assan. Per il re del terrore non sarà un piano facile da mettere a segno vista la complessità delle situazioni. Dovrà avvalersi dei soliti trucchi e di un improbabile alleato per tentare di arrivare al suo scopo e scappare insieme all'adorata compagna. 


I personaggi


I curatori non ci fanno mancare le breve scheda sui personaggi dell'albo. Oltre a Diabolik, Eva Kant, Ginko e Gustavo troviamo:

  • Assan: il principe del Nagar, stato ai confini dell'Indina;
  • La principessa Malak: promessa sposa di Assan;
  • Gopal e Manir: le guardie del palazzo reale addette alla sorveglianza del sari;
  • Krasna: il guardiano del faro di Nagar;

La novità: Diabolik e la tuta bianca, Eva e i capelli neri

Questo albo presenta una novità molto interessante nella caratterizzazione dei due protagonisti. Per la prima con la propria tuta interamente di bianco, mentre Eva si tinge i capelli di nero. Le Giussani optarono per questa strategia così da consentire al ladro di adeguarsi a uno sfondo ornato da una candida scogliera. Eva invece ha semplicemente usato uno dei suoi escamotage per camuffarsi nelle situazioni più particolari. 


L'oriente

Questa è una delle poche storie ambientate al di fuori di Clerville e paesi confinanti. Le Giussani decisero di costruire una trama ambientata in un paese al confine con l'India, ispirandosi alla letteratura di Emilio Salgari (autore di Sandokan). Marchesi da questo punto di vista è stato molto abile a disegnare atmosfere e località fedeli alla cultura indiana. Come riportato a pagina 4 del fascicolo, non è un caso che Diabolik si formò come criminale anche in Malesia e questo emerge in "Diabolik, chi sei?" del 1968. 



La storia continua

"Terrore sul mare" non è una storia a sé stante. I fatti di questo volume avranno un seguito anche in "Ginko all'attacco" (n.16, 1964) e "Il rapimento di Eva" (n.21 del 1964). Da considerarsi diverso invece "Eva libera Ginko" (n.17 del 1970), considerato come una specie di remake di "Terrore sul mare", anche se molte cose tra i due tascabili lascerebbero non poco spazio alla casualità.



Copertina, retrocoperina e disegni

La versione del 1976 vede una copertina con vistose modifiche rispetto al prima stampa: le sopracciglia e gli occhi sono stati ridisegnati, così come è cambiata l'iride degli occhi che passa dal verde al bianco. La tuta del re del terrore diventa più nera e la scritta "per adulti" sparisce nella ristampa. 

Per quanto riguarda la retrocopertina notiamo che nel 1986 il volto di Lady Kant viene decisamente rivisitato. Si nota infatti lo stile del disegnatore Franco Paludetti che si allontana non poco dalle tavole realizzate da Marchesi


I disegni mostrano evidenti modifiche nel 1976, a partire dalla splash page che sposta il titolo dal centro alla parte sinistra, eliminando "il fumetto del brivido" e inserendo "il giallo a fumetti". Inoltre, nella ristampa c'è il nome delle sorelle Giussani ma sparisce la firma dell'autore. Infine, il tratteggio è molto più forte. Oltre a questo, c'è una parte della storia in cui vediamo un primo piano dello sguardo di Diabolik: come accaduto nella copertina, nel 1976 le ciglia e le sopracciglia vengono realizzate in maniera diversa rispetto al passato. 


Nella ristampa degli anni 70 scompare anche la firma di Marchesi da una vignetta, mentre scompare un errore ortografico nella parola "sari", battuta nella prima versione come "sauri". Stranamente però questo errore ricompare nella Swiisss. Per concludere, alla fine del volume appare la scritta "fine" a caratteri grandi e verticalmente di fianco al disegno: non era mai comparsa questa cosa nei precedenti capitoli di Diabolik

L'appuntamento con Diabolik Anastatika è per la settimana prossima, martedì 23 febbraio 2021, con "Sepolto vivo!".

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