martedì 16 marzo 2021

Diabolik Anastatika 11 - Trappola Infernale: la recensione e tutte le curiosità sull'albo


Sapete che giorno è oggi? È il giorno di Diabolik Anastatika. È infatti in tutte le edicole l'albo numero 11 intitolato "Trappola Infernale". Si tratta di una storia legata editorialmente alla I Serie, Anno II, 10 novembre 1963. Con il soggetto e la sceneggiatura delle sorelle Giussani e i disegni di Enzo Facciolo, ci ritroviamo tra le mani una delle migliori storie in assoluto del primo Diabolik, con una narrazione schietta e ricca di colpi di scena che invogliano il lettore a leggere il fumetto tutto d'un fiato.

Anche questa volta non mancherò di analizzare il prezioso fascicolo a cura di Andrea Agati e Mario Gomboli, le cui informazioni sono fonti preziosissime per ricostruire la genesi di questo capitolo del re del terrore. All'interno del quadernino troviamo infatti la scheda dei personaggi, il mini poster della copertina, alcuni articoli di approfondimento e le immancabili differenze tra le varie stampe e ristampe.

La trama in breve

Diabolik ed Eva Kant si fingono rispettivamente regista e attrice per mettere a segno un geniale colpo ai danni della Banca di Credito. Al piano partecipano anche sei veri criminali che li aiuteranno a portare via il bottino. Il re del terrore decide successivamente di sbarazzarsi di loro, ignaro però che due di loro sono sopravvissuti, giurando a sé stessi una sola cosa: vendetta!


I personaggi

Oltre a Diabolik, Eva Kant, Ginko e Gustavo vediamo quali sono gli altri personaggi di rilievo di questo volume:

Lo sfregiato: un rapinatore che viene tradito da Diabolik. Ha una grossa cicatrice sul volto;

Barbera: uno scassinatore che non ama le armi da fuoco;

Flora: la moglie di Barbera;

Bevan: il commissario addetto alle indagini legate alla rapina in banca; 


Le influenze del cinema in Diabolik

Davvero molto bello e illustrativo è l'articolo che apre l'analisi del volume: "Diabolik e il cinema". È palese infatti che le sorelle Giussani fossero delle grandi amanti della settimana arte e che abbiano preso molte star come modelli di riferimento per i loro personaggi. I profili di De Ville e Jane Harlen (le false identità dei protagonisti a inizio storia) sono un riferimento al regista Cecil De Mille e a Jean Harlow

In effetti, a guardare i tratti e i disegni, non si può negare che le Giussani abbiano voluto ottenere le riproduzioni di attori e registi reali. Non è un caso che lo stesso Diabolik è stato disegnato seguendo due modelli: Robert Taylor per lo sguardo e Johnny Weissmuller (campione olimpionico e famoso per la serie di film "Tarzan") nella corporatura. 


Eva Kant invece fu pensata inizialmente tenendo ben in mente le caratteristiche di Grace Kelly ma nel tempo questa idea è stata accantonata e la compagna di Diabolik ha mutato aspetto. Chi invece non avrebbe mai avuto un modello di riferimento è Ginko, il quale grazie ai disegni di Facciolo ha finalmente ottenuto un aspetto fisso e quasi immutato nel tempo (o almeno per molti anni successivi). 

Con il passare degli anni saranno diverse le "comparse" di attori e attrici in Diabolik: Marilyn Monroe, Ursula ANdress, Adolfo Celi, Audrey Hepburn, Gina Lollobrigida e Rita Hayworth.


La Malavita e i suoi posti

L'ambientazione di "Trappola Infernale" si concentra anche nel quartiere della malavita di Clerville. Questo posto, fatto di vichi e stradine da paura, è un rimando alle zone più degradate di Milano e provincia. Sono luoghi che in circa 900 albi del re del terrore vediamo comparire più volte, dato che i personaggi sono molto legati a essi per svariati motivi: Diabolik per il malaffare e i rifugi, Ginko per i contatti e le risposte. 


Diabolik il solitario... a volte!

Una caratteristica interessante di Diabolik è il fatto di aver collaborato poche volte con gli altri. Di solito è abituato ad agire da solo, fino a quando Eva non diventa la sua compagna più fidata non solo in amore ma anche nel "lavoro". Siccome tutti i criminali sanno che il nostro personaggio non è proprio affidabile, si arriva a un punto in cui nessuno deciderà di lavorare più con lui. 

È ciò che accade a partire da questo numero. In futuro Diabolik si ritroverà costretto, infatti, a ingaggiare collaboratori assumendo false identità per poi rivelarsi alla fine. Ci vorranno anni per vederlo ammorbidirsi e risparmiare la vita di qualcuno. 


La differenze nelle stampe e ristampe

Passiamo alla differenze tra le varie versioni di "Trappola Infernale". Nelle ristampe del 1977, "R" e "Swiisss" la copertina dell'albo presentava delle piccole differenze: occhio grigio per Diabolik, bocca ridisegnata e segni rossi eliminati dalla tuta. Modifiche anche nei tratti e nelle sfumature del disegno nello sfondo. Nella prima ristampa, tra l'altro, possiamo notare un piccolo riflesso di luce azzurra vicino al naso. 

La retrocopertina subisce nel tempo delle modifiche nelle tonalità dei capelli e del giubbotto dello Sfregiato. Nelle due ristampe degli anni '60 la cicatrice del personaggio si fa più scura, a discapito del rosso visto in precedenza. 


Per quanto riguarda la splash page, notiamo che viene inserita la dicitura "RISTAMPA N.11 - 10 NOVEMBRE 1963", cosa che vediamo in maniera diversa nella Swiisss: la testata e la relativa scritta tornano uguali a quelle dell'albo originale. Nelle tavole invece c'è una differenza tra la versione originale e quella del 1977 in merito al volto dello Sfregiato: la barba viene messa in evidenza nei punti dove è poco visibile (tavole 5 e 6). A Tavola 17 invece c'è una rielaborazione dello sguardo di Diabolik; nella 33 c'è un retino sul volto del re del terrore; nella 117 notiamo (sempre nella ristampa) l'aggiunta di un altro pezzo di retino. 

I testi. A partire dall'edizione del 1977 alcune frasi presentano dei piccoli ritocchi, anche se questi non cambiano il senso dei discorsi. Nelle ristampe Swiisss c'è poi un particolare nella tavola 108: si passa da "ce n'è tanta là fuori" a "ce ne sono tanti là fuori".

Anche per oggi è tutto. L'appuntamento è per la prossima settimana con il numero 12 "La Casa Del Delitto". 

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