martedì 22 giugno 2021

Diabolik Anastatika 25 - La miniera di diamanti: recensione e curiosità

È in edicola il numero 25 di Diabolik Anastatika, "La Miniera di Diamanti". Si tratta del primo albo della seconda collana pubblicato per la prima volta il 4 gennaio 1965. Soggetto e sceneggiatura di Angela Giussani, mentre ai disegni non c'è più Enzo Facciolo ma Edgardo Dell'Acqua. 

La prima ristampa R di questa storia risale al 9 luglio 1979, mentre la Swiisss è del 1996. Ci troviamo attualmente a metà percorso del progetto Anastatika che quindi si avvia lentamente verso la sua conclusione. Insieme al fumetto troviamo il solito fascicolo in allegato ma non solo: i curatori hanno lasciato a disposizione dei lettori il raccoglitore "diaboliko" proprio di tutti i quadernini usciti fino ad ora con le ristampe speciali di casa Astorina. Adesso diamo spazio alla trama, ai personaggi e alle curiosità di "La Miniera di Diamanti".

Trama e personaggi

I fatti sono ambientati in Sudafrica e un ladro misterioso ha rubato clandestinamente moltissimi diamanti. Ginko viene dunque convocato per fare chiarezza sui fatti insieme all'amico Gustavo. Quale diavoleria si sarà inventato questa volta il re del terrore?

I personaggi di questo capitolo della saga sono (oltre a Diabolik, Eva, Ginko e Gustavo):

  • Doris Levian: figlia di un ricco gioielliere, fidanzata del principe Igor;
  • Bresson: esperto cacciatore e contrabbandiere di diamanti;
  • Amanda Bresson: splendida figlia di Bresson e affascinata da Gustavo;
  • Amintore: segretario e socio in affati di Bresson;
  • I fratelli Jurgens: pericolosi contrabbandieri di diamanti;


Uno zoo diaboliko 

Non è la prima volta che il Sudafrica compare nelle storie di Diabolik. Questo era successo ad esempio nel terzo episodio "L'arresto di Diabolik", per via dei ricordi di Eva che tornerà a parlare di quei posti anche in altre avventure come "Quando Diabolik non c'era" (Eva Kant) e "Io sono Eva" (medesima testata dedicata alla regina del terrore). 

La cosa curiosa è che in questa terra dell'Africa troviamo di tutto: pellicani, struzzi, rinoceronti e addirittura pipistrelli-vampiro e i pirana che non sono animali tipici di quelle zone ma provengono da altri paesi e continenti. Mancano figure simbolo della savana come ad esempio i leoni ma questa è un'altra storia. 

Una nota però va riportata: per la prima volta in Diabolik vediamo un territorio vero, nel senso che a tavola 3 è possibile ammirare una cartina geografica dell'Africa. Va infatti ricordato che le avventure di Diabolik di solito avvengono in luoghi immaginari ma in questa circostanza di inventato c'è solo la città di Maryville che in realtà si trova in Usa. Tuttavia, esiste in Sudafrica un Maryville College, un'università fondata nel 1904. 

Due volte al mese

Negli anni 60, il successo di Diabolik fu davvero straordinario e siccome i fans del personaggio volevano sempre più storie in tempi brevi, le Giussani decisero allora di optare per una pubblicazione quattordicinale, quindi due volte al mese. Utile fu appunto l'ingresso in squadra di Edgardo Dell'Acqua la cui esperienza fu molto utile per permettere alla autrici di perseguire il proprio scopo. 

Scheletrino

Astorina decise di pubblicare alla fine di ogni storia di Diabolik poche strisce a fumetti dedicate al personaggio di Scheletrino, creato in quegli anni da Alfredo Castelli. Le Giussani furono entusiaste dell'idea specialmente perché Scheletrino fu visto come una parodia di Kriminal, cioè il capostipite della "banda di K" che tendevano a seguire la falsariga di Diabolik

È innegabile che Castelli non avrebbe mai avuto via libera se non si fosse mai verificata questa possibilità di sfruttare la sua creatura per prendere in giro la concorrenza. In totale furono pubblicate 39 storie fino al 1967, poi il breve fumetto tornò alla ribalta su Diabolik grazie a Mario Gomboli nel 1970/71. 


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3 commenti:

  1. Una storia che adoro, uno dei primi albi che acquistai nel giugno 1996: incredibile come tutto torni circolare.
    Comunque, aspetto ancora la storia di Ginko che collabora con Al Bennet, collega la cui morte in Afica dà il via alla vicenda.

    Moz-

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    1. un albo bellissimo che per fortuna avevo già letto qualche anno fa

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  2. Appena letto.

    Mah, l'ho trovato un po' strano, sia per il setting (il Sud Africa), sia per il tema trattato: allude per certi versi a "I diamanti sono per sempre / Una cascata di diamanti" (titolo del romanzo e del film) della saga di 007, mischiato con una spruzzatina di Barks (i pellicani ammaestrati che rubano da Zio Paperone, tema poi ripreso in taaante altre storie). Anche Diabolik ed Eva in trasferta non mi convince nel loro modus operandi (perché ammazzare la guarda ""negra"" e lasciare una traccia così evidente da risultare maldestra? Tanto Ginko scopre subito dove era diretto il contrabbandiere)... così come, ovviamente, ambientare in Africa una storia e poi utilizzare animali e oggetti sudamericani (pipistrelli-vampiri, i "piranos", le bolas argentine...)

    Non so, è come se ci fosse qualcosa di "strano" che non riesco a mettere a fuoco... apprezzo però questi episodi in cui è Ginko a gestire l'azione e non è mera re-azione a Diabolik ("Ginko all'attacco", per esempio, è uno dei miei numeri preferiti per questo motivo!)

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