Torna in edicola "Supereroi - Le Leggende Dc" con la seconda parte di All Star Superman, miniserie a fumetti dell'uomo d'acciaio realizzata tra il 2005 e il 2008 da Grant Morrison e Frank Quitely (in allegato con La Gazzetta dello Sport o il Corriere della Sera e in collaborazione con Panini Comics). La scorsa settimana abbiamo avuto modo di leggere i primi sei capitoli, dove il nostro eroe è rimasto vittima di un sovraccarico delle cellule del proprio corpo dopo una potente esposizioni alle radiazioni solari.
Il destino di Superman è quello di morire lentamente ma non prima di aver portato a termine le sue ultime missioni, ispirate al mito greco delle 12 fatiche di Ercole. Come andrà realmente a finire questa storia? Se vi foste persi la recensione della prima parte, basta cliccare al link qui sotto:
Andiamo adesso a vedere gli ultimi sei capitoli contenuti in questa seconda parte: Essere Bizzarro, Noi Fare Contrario, La maledizione dei sostituti di Superman, Senza Fine, Il Giorno del Sole Rosso, Superman Excelsis.
Per quanto riguarda la trama possiamo solo dire che Superman è ormai conscio del proprio indebolimento fisico ma questo non lo ferma nel compiere le ultime missioni necessarie per garantire un futuro migliore alla Terra e all'Universo intero. Il finale è iconico e ci insegna che un supereroe può continuare a vivere anche quando la gente non lo vede più perché si sa che certe imprese diventato leggenda e le leggenda difficilmente muoiono. Superman sarà per davvero sparito?
Proprio in questo secondo volume, Superman stesso ci dice che Sansone gli aveva predetto che presto avrebbe compiuto memorabili cose come Ercole. Andando però ad analizzare i due albi completi, in realtà il riferimento è solo a quattro fatiche di Ercole e non a 12. Il numero aumenta gradualmente per volere degli autori che ovviamente prendono spunto solo dal mito e dal numero ma in realtà Superman si ritrova a compiere imprese molto diverse e spalmate con una logica narrativa che ha permesso alla Dc di non pubblicare una storia a fumetti più simile a un videogioco. Le dodici imprese furono in seguito elencate da Morrison in un'intervista con il sito Newsarama.
- Superman salva il team della missione solare.
- Superman brevetta il Super–Elixir.
- Superman risponde alla Domanda senza Risposta.
- Superman incatena il Chronovore.
- Superman salva la Terra dalla minaccia di Bizarro.
- Superman ritorna dall'Underverse.
- Superman crea la vita (la Terra-Q).
- Superman libera Kandor e cura il cancro.
- Superman sconfigge Solaris.
- Superman conquista la morte.
- Superman costruisce un cuore artificiale per il sole.
- Superman lascia in eredità la formula per creare Superman 2.
Per quanto riguarda i personaggi, il lettore ha la possibilità di imbattersi nelle figure di Bizzarro, Zibarro, Solaris, Bar-El, Lilo e ovviamente quelle immancabili di Lois Lane, Lex Luthor, Leo Quintum, Jimmy Olsen e tanti profili secondari.
Il tema principale resta ovviamente quello della morte, la quale, essendo onnipresente a partire dalle prime pagine, offre molti attimi di riflessione per Clark Kent che diventa questa volta la maschera di Superman: il supereroe diventa dunque il vero volto. Oltre a questo, egli ha la possibilità di ponderare su un possibile futuro senza di lui, a quanto bene può fare ancora e al rapporto con l'amate Lois Lane che continua a non credere che Clark e Superman siano la stessa persona. Gli autori hanno ammesso che l'opera Oratio de hominis dignitate (Discorso sulla dignità dell'uomo) di Giovanni Pico della Mirandola sia stato il maggior punto di riferimento per creare proprio questo aspetto filosofico e spirituale di All Star. Evidenti anche i riferimenti all'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, alla cultura giapponese e al Super Uomo di Nietzsche.
Il successo di All Star Superman fu davvero enorme e la critica rivolse moltissimi consensi all'opera di Grant Morrison e Frank Quitely, i quali riuscirono addirittura a vincere la bellezza di tre Eisner Award.
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Le 12 fatiche rilasciate a Newsarama da Morrison me le ero perse.
RispondiEliminaInteressanti anche tutte le fonti di ispirazione.
A me non piace quando è Clark Kent ad essere la maschera ma in questo contesto e in una serie di 12 numeri slegata dalla continuity, lo posso accettare.
Nell'ultimo numero di Man of Tomorrow che ho letto, postato ieri, il personaggio stesso fa proprio questa riflessione, dicendo che se un giorno scoprissero la sua doppia identità (e pensare che nelle serie regolari l'ha dichiarata al mondo 🤦♂️), qualcuno potrebbe pensare che Clark Kent è la maschera, per nascondersi tra di loro. Ma a differenza di tante volte in cui ha detto che lui è prima CK, dice che è lo stesso uomo in entrambi i panni.
Questa storia di Superman ha un significato profondo e non indifferente. In realtà c'è poco spazio per l'azione di vecchio stampo perché abbiamo davanti un vero e proprio romanzo poetico e sentimentale dell'uomo d'acciaio. Non è una mini serie che mi fa impazzire per i disegni ma gli autori hanno reso perfettamente l'idea.
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