sabato 28 agosto 2021

Diabolik Anastatika 34 - Atroce beffa: recensione e curiosità

È ancora in edicola la 34esima uscita settimanale di Diabolik Anastatika, con l'albo "Atroce Inganno" che fu pubblicato per la prima volta il 17 maggio 1965 (numero 10, II Serie, Anno IV). Soggetto e sceneggiatura di Angela Giussani, disegni di Enzo Facciolo. La prima ristampa della versione R risale al 26 novembre 1979, mentre la Swiisss al 27 marzo 1997. 

In copertina vediamo Diabolik che sorveglia Ginko mentre è suo prigioniero. In retrocopertina il nostro personaggio femminile di turno è Lilì. Presente il fedele fascicolo con tutte le curiosità sul periodo storico di uscita dell'albo e non solo. 

Personaggi e Trama

Le strada di Ginko e Diabolik si incrociano per una storia legata al giro di droga a Ghenf: l'ispettore vuole smantellare l'organizzazione che la gestisce, il re del terrore vuole invece i ricavati. I protagonisti ovviamente sono i due acerrimi avversari ed Eva Kant. Tra gli altri personaggi vediamo: 

  • Lilì: come già anticipato è il personaggio che occupa la retrocopertina del volume. Cantante di un nightclub, il "Gatto Nero", è una persona assolutamente subdola fidanzata con il proprietario del locale e nel contempo con il suo nemico. 
  • Kramer: trafficante di droga che ama alla follia Lilì;
  • Bruno Lopez: gangster rivale di Kramer e amante di Lilì;
  • Grant: capitano del mercantile Star e complice di Kramer;
  • Stuart: commissario di polizia di Ghenf;


Torniamo a parlare del primo film

Già nel precedente numero di Anastatika, i curatori avevano cominciato a raccontare il percorso che portò Antonio Cervi alla realizzazione del primo film sul re del terrore. L'attore scelto alla fine non fu Alain Delon ma Jean Sorel, il quale fu scelto per via delle sue tante somiglianze con il Diabolik rivisitato della pellicola. 

Il nostro criminale preferito fu infatti trasposto sul grande schermo come un personaggio intelligente, romantico ma per nulla sanguinario: dietro di lui non ci sarebbe stata alcuna striscia criminosa. La cosa ovviamente non andò molto a genio alle sorelle Giussani

A dirla tutta alle autrici non piacque nemmeno che Elsa Martinelli fosse stata scelta per il ruolo di Eva Kant (la Martinelli era famosa per i cuoi capelli corvini). Come se non bastasse sono uscite altre attrici fuori, una delle quali fu piazzata nella trama come improbabile segretaria di Diabolik. Proprio quest'ultimo poi non viene visto come il re del terrore, ma addirittura i giornali parlano con entusiasmo di questo genio del furto. La cosa più comica fu che il regista Seth Holt si convinse del fatto che il lungometraggio avrebbe fatto parte di una trilogia. 

Una cosa davvero interessante fu l'annuncio delle riprese della pellicola (Alla fine de "La Morte aspetta nel buio") dove il vignettista Castelli utilizzò un'ironia molto pungente che non fu proprio ben apprezzata da produzione e regia. 


Ginko e Diabolik

In questo albo accadranno cose a dir poco inverosimili che ci mostreranno Ginko sotto un'altra luce. Per ragioni legate allo scopo dell'opera si eviteranno spoiler ma è certo il fatto che anche l'ispettore abbia dei lati "diabolici" che gli permettono di utilizzare travestimenti e tecnologie come fa il suo nemico (ovviamente il livello è nettamente inferiore rispetto a quello di Diabolik, ma i risultati ci sono e come!). Interessante scoprire anche che il poliziotto sia anche un esperto di arti marziali e avremo conferma dei suoi studi nell'albo "Gli anni perduti nel sangue" (Grande Diabolik, 1/2006). 


Anche per questa settimana è tutto! Anastatika torna martedì con il 35esimo volume intitolato "L'ombra nella notte".

LEGGI ANCHE:

Nessun commento:

Posta un commento