Il nuovo albo di Diabolik "La Miniera degli Schiavi" è probabilmente il miglior numero uscito fino ad ora per quanto riguarda la collana inedita dell'anno LX. In questo 2021 ne sono state pubblicate di storie interessanti ma con il numero 8 Astorina è tornata anche trattare tematiche particolari: in questo caso la schiavitù, il razzismo, la vendetta e i tormenti del passato che a volte ritornano.
Da un'idea di Angelo Palmas, la sceneggiatura porta la firma di Tito Faraci, mentre i disegni sono di Sandro Giordano e le chine di Stefano Santoro. La copertina è tra le più belle mai realizzate da casa Astorina ed è opera di Matteo Buffagni, il quale ha piazzato il profilo di Diabolik accompagnato da una tribù di persone africane pronte a ribellarsi ai loro tiranni.
In retrocopertina c'è il co-protagonista della storia, cioè Barry, un uomo che andrà molto a genio a Diabolik è che si rivelerà anche una vecchia conoscenza di Eva Kant.
Gli uomini di una tribù del Sudafrica vengono catturati e costretti a lavorare come schiavi nelle miniere di diamanti. Diabolik sarà interessato proprio a quel giro di ricchezze ma dovrà incrociare la sua strada con quella del missionario Barry.
Dopo alcuni albi "tranquilli" vediamo finalmente il re del terrore in azione come un tempo e addirittura in un altro continente, l'Africa (e non è la prima volta tra l'altro). Nonostante il re del terrore primeggi per i suoi piani e la sua astuzia, la scena è tutta quanta di Barry, un uomo dal passato particolare che adesso vive in pace.
Il suo passato è collegato in qualche modo a quello di Eva, la quale ha tuttavia rinunciato ad accompagnare il compagno di Sudafrica per evitare di rivivere ricordi troppo dolorosi per lei. Ma questa storia è una storia fatta di temi importanti, come quello della schiavitù: un problema che anche negli ultimi anni è stato abbastanza attivo ed evidente in alcuni territori della Terra dei leoni. Gli autori infatti hanno subito messo le cose in chiaro intitolando l'albo non come "La miniera di diamanti", bensì con un nome molto più ad affetto "La Miniera degli Schiavi" perché il problema non è il mercato dei diamanti ma quello degli esseri umani strappati ingiustamente alle loro famiglie e obbligati alla mercé di persone prive di scrupoli.
Essere schiavi vuol dire essere anche vittime di razzismo in questi casi e gli uomini che controllano i movimenti delle loro vittime non gli fanno mancare veri trattamenti animaleschi. Chi non trova il giusto numero di diamanti in una giornata è destinato a una severa punizione e quelli più deboli alla fine vengono uccisi. La parte razziale emerge in particolare a pagina 16 (leggete per farvi un'idea). La differenza tra l'uomo di pelle bianca e l'uomo di pelle nera non è una discriminazione al contrario, bensì un esempio di quanto l'uomo occidentale sia stato portatore di dolore e tirannia nella storia, sopratutto in terre in cui i possedimenti minerari e rurali avrebbero potuto aiutare l'Africa (forse). Del resto oggi le guerre si sono spostate dalle miniere e sono finite in Medioriente, dove giacciono stabilimenti e pozzi petroliferi.
La trama è veloce, scorrevole, diretta e non lascia mai nulla in sospeso. Si va diritti al sodo per ottenere il bottino e salvare vite umane, ovviamente lasciando i cadaveri dei cattivi di turno per strada. Il finale è abbastanza prevedibile ma non è un problema dato che la narrazione è davvero bella, così come anche i disegni che rendono perfettamente l'idea dei fatti contenuti nell'albo.
I personaggi mantengono i loro lineamenti anche durante i momenti di azione, cioè quelli più difficile da gestire in cui bisogna fare attenzione a non rovinare la bellezza dei soggetti. A Diabolik non gli interessa degli schiavi ma nel contempo non esita a scendere in campo armato solo di coltelli per aiutare Barry. Semplice tornaconto personale? Sappiamo che l'indole del genio del crimine non è più quella di un tempo e se deve fare del bene al prossimo di certo non si tira indietro. Non a caso lui e Barry creano un ottimo legame e Diabolik sembra preoccupato per il suo destino, dato che lo stesso Barry è costretto a continuare a fuggire per via di alcune beghe giudiziarie.
Diabolik tornerà il primo settembre in tutte le edicole con una nuova storia, il numero 9 "L'ombra del Padre".
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Un albo leggibile per quanto riguarda gli albi di oggi. Tematiche moderne o non, una storia del genere ai bei tempi te l'avrebbero tirata in faccia....
RispondiEliminaNon so se per ora è il migliore ma sicuramente va sul podio! Nonostante le critiche che gli ho mosso nella mia recensione 😝
RispondiEliminaConcordo però sulla copertina, davvero stupenda!
L'azione da videogioco action-stealth è piaciuta anche a me, una cosa che si vede raramente su queste pagine.
Molto lineare ma se per una volta mancano gli intrecci, va bene lo stesso! Certo che potevano anche evitare lo spiegone finale di Eva. Se non ne mettono uno a numero, non sono contenti 😅