domenica 1 agosto 2021

Dylan Dog (& Vasco Rossi) 419 - Albachiara: recensione del secondo albo dedicato al Blasco


Anche in questo caso mi aspettavo di peggio! È in edicola il numero 419 di Dylan Dog, nonché il secondo albo dedicato a Vasco Rossi e alla sua musica. Il mese scorso abbiamo letto la storia intitolata "Sally", questa volta invece tocca forse al pezzo più famoso in assoluto del cantante di Zocca: Albachiara. Soggetto e sceneggiatura di Gabriella Contu, disegni di Sergio Gerasi, copertine di Fabrizio De Tommaso e Gigi Cavenago.

In copertina vediamo il nostro Oldboy in mezzo ai mostri: sono tutti intenti a seguire Vasco Rossi che canta. In retrocopertina invece spunta il bellissimo volto della nostra Alba, affiancata da un serpente e "corteggiata" da un Dylan con in mano una mela (quella che la ragazza mangia portando in braccio i libri di scuola).

La trama in breve (no spoiler) 

Dylan Dog incontra un ragazzo invisibile: il suo stato è dipeso dalla sua incapacità di farsi accettare dal mondo e a sua volta accettare ciò che lo circondava. Il giovane cliente chiede all'OldBoy di impedire che una certa Alba possa fare la sua stessa fine. Dylan cercherà di aiutare il ragazzo a tornare alla normalità, ma prima di tutto terrà la ragazza sott'occhio dato che quest'ultima sembra nascondere una segreto a dir poco inquietante. 

La musica è presenta fin dalle prime pagine dell'albo

Recensione

Come nel caso di Sally, anche Albachiara si ispira ovviamente ai versi di una canzone e in questo caso Albachiara. Per cercare di capire meglio tutta la situazione basta confrontare il fumetto al testo:

Respiri piano per non far rumore

Ti addormenti di sera e ti risvegli col sole

Sei chiara come un'alba

Sei fresca come l'aria

Diventi rossa se qualcuno ti guarda

E sei fantastica quando sei assorta

Nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri

Ti vesti svogliatamente

Non metti mai niente che possa attirare attenzione

Un particolare, solo per farti guardare

Respiri piano per non far rumore

Ti addormenti di sera e ti risvegli col sole

Sei chiara come un'alba

Sei fresca come l'aria

Diventi rossa se qualcuno ti guarda

E sei fantastica quando sei assorta

Nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri

Ti vesti svogliatamente

Non metti mai niente che possa attirare attenzione

Un particolare, per farti guardare

E con la faccia pulita

Cammini per strada mangiando una mela

Coi libri di scuola, ti piace studiare

Non te ne devi vergognare

E quando guardi con quegli occhi grandi

Forse un po' troppo sinceri, sinceri, sì

Si vede quello che pensi, quello che sogni

E qualche volta fai pensieri strani

Con una mano, una mano ti sfiori

Tu sola dentro la stanza

E tutto il mondo fuori

La prima parte sembra rispettare a pieno la descrizione dell'autrice: Alba è una ragazza molto bella ma nel contempo molto semplice e timida, infatti tende ad arrossire se qualche ragazzo la saluta o se le amiche la prendono in giro. Tuttavia, veste in maniera effettivamente particolare quasi "svogliata" ma a differenza di quanto cantato dal Blasco, questa Alba si fa notare e come essendo probabilmente una delle fanciulle più desiderate dell'Università (i secchioni e i nerd sono innamorati perdutamente di lei).

Il suo abbigliamento quasi da hippie non può passare inosservato ma per tutto il resto la Contu riesce a buttare nelle tavole disegnate da Gerasi tutto il resto della canzone quasi alla lettera. Ed eccoci alla parte finale "tu sola dentro la stanza/e tutto il mondo fuori". È qui che viene mistificato il profilo della protagonista e reso oscuro alla massima potenza. 

La nostra Alba è infatti perseguitata da un'entità maligna che rischia di distruggerla. Ombre, serpenti e creature dalle forme disgustose la costringono a isolarsi sempre di più e a schiacciare ulteriormente la sua indole apparentemente debole e timida. Alba si chiude nella sua stanza lasciando "tutto il mondo fuori".

A differenza di Sally, sembra che qui ci siano meno forzature nel matrimonio tra la musica di Blasco e il fumetto di casa Bonelli, ma non si può tanto meno negare che si tratti di una storia normale, accettabile, non un capolavoro ma sicuramente non da buttare. La lettura è rapida, veloce, scorrevole e questi sono già dei fattori importanti in favore degli autori. Eppure, Dylan Dog è l'investigatore dell'incubo dal 1986 e "Albachiara" su alcuni aspetti è una storia già vista e rivista nei pressi della Londra descritta da Sclavi e in quel di Craven Road


I riferimenti alle parole di Vasco Rossi sono naturalmente onnipresenti, così come altri che non riguardano il tema del piano editoriale della Bonelli. Ad esempio, a pagina 68 la nostra Sally viene ritratta in versione Gesù Cristo in croce: qui l'entità maligna che la perseguita usa i proprio tentacoli per penetrarle i piedi e le mani. Oppure, se ci spostiamo pochissime pagine più in là (72), il nudo supino della ragazza ci ricorda tanto quello di Farnese in Berserk di Kentaro Miura per stile e concezione.

Nel complesso, la sceneggiatura della Contu è comunque passabile meritando almeno una sufficienza perché questo capitolo della saga dell'investigatore dell'incubo a me è piaciuta tutto sommato. L'autrice doveva incastonare in 100 pagine la donna più famosa della discografia di Vasco Rossi: penso ci sia riuscita anche grazie ai disegni di Gerasi che hanno reso un'idea molto limpida e trasparente della protagonista. La bravura di questa coppia sta anche nel fatto che sono riusciti a mantenere Alba e Dylan sullo stesso piano di protagonismo, cosa che probabilmente è un po' sfuggita alla bravissima Paola Barbato in Sally (una canzone sicuramente più elaborata e difficile rispetto ad Albachiara).

Restiamo sui disegni, i quali sono riusciti a rendere l'idea della storia. Tutto sembra andare normalmente poi si verificano situazioni macabre e terrificanti. Ebbene, Gerasi è bravo a tenere insieme queste due dimensioni anche se a volte sembra avere qualche difficoltà nel gestire la bellezza e il sesso dei personaggi. Nonostante la grande bellezza del suo stile, a volte i protagonisti tendono a cambiare troppo spesso i lineamenti e in alcune circostanza non si riesce a capire le donne siano appunto donne o "uomini". 

Concludo l'articolo esattamente così come l'ho aperto: mi aspettavo di peggio e invece è andata tutto sommato bene. Il sodalizio tra Dyd e Blasco torna il mese prossimo con l'ultimo numero di questa operazione editoriale, "Jenny". 

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1 commento:

  1. Grande.


    Respiri piano per non far rumore
    Ti addormenti di sera e ti risvegli col sole
    Sei chiara come un'alba
    Sei fresca come l'aria
    Diventi rossa se qualcuno ti guarda
    E sei fantastica quando sei assorta
    Nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri
    Ti vesti svogliatamente
    Non metti mai niente che possa attirare attenzione
    Un particolare, solo per farti guardare
    Respiri piano per non far rumore
    Ti addormenti di sera e ti risvegli col sole
    Sei chiara come un'alba
    Sei fresca come l'aria
    Diventi rossa se qualcuno ti guarda
    E sei fantastica quando sei assorta
    Nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri
    Ti vesti svogliatamente
    Non metti mai niente che possa attirare attenzione
    Un particolare, per farti guardare
    E con la faccia pulita
    Cammini per strada mangiando una mela
    Coi libri di scuola, ti piace studiare
    Non te ne devi vergognare
    E quando guardi con quegli occhi grandi
    Forse un po' troppo sinceri, sinceri, sì
    Si vede quello che pensi, quello che sogni
    E qualche volta fai pensieri strani
    Con una mano, una mano ti sfiori
    Tu sola dentro la stanza
    E tutto il mondo fuori
    Fonte: Musixmatch
    Compositori: Vasco Rossi / Alan Taylor
    Testo di Albachiara © Warner Chappell Music Italiana Srl

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