Retrogaming - Metal Slug 3: la battaglia contro Rootmars. Ecco il terzo capitolo della saga di uno dei videogames più amati di sempre.
Metal Slug 3: l'evoluzione della saga continua
Rieccoci finalmente a parlare di nuovo della saga di Metal Slug, una delle serie di videogames più amate della storia e che entra di diritto nell'universo del retrogaming. Oggi tocca a Metal Slug 3, terzo capitolo in via ufficiale e, nel contempo, quarto per ordine cronologico di uscita per via di Metal Slug X che fu pubblicato dopo Metal Slug 2 per correggerne alcuni errori.
Metal Slug 3 prosegue la tradizione delle avventure di Marco Rossi e compagni attraverso la solita modalità dello sparatutto a scorrimento orizzontale, aggiungendo qualche livello dove è possibile muovere i personaggi anche in maniera verticale. La sua pubblicazione risale all'anno 2000 dopo essere stato puntualmente sviluppato dalla solita SNK come arcade prima per Neo Geo e poi per Sony PlatStation 2 e Xbox. Come i suoi predecessori, anche Metal Slug 3 presenta una grafica in 2D che risulta ben curata negli sprite dei personaggi, nei fondali di alcuni livelli e nel potenziamento della pixel-art (particolare da non sottovalutare se teniamo presente il boom delle grafiche tridimensionali in quel periodo).
La trama vede la Peregrine Falcon Strike Force (composta dal Capitano Marco Rossi e dal Tenente Tarma Roving) e gli S.P.A.R.R.O.W.S. (guidata dal Sergente Eri Kasamoto e dal Sergente di Prima Classe Fiolina Germi) imbattersi di nuovo nel perfido Generale Morden, creduto morto dopo i fatti del del capitolo precedente. I nostri eroi dovranno affrontare una nuova minaccia scoprendo la verità sullo stesso Morden e che dietro a tutto questo c'è una potente razza aliena.
Metal Slug 3 è caratterizzato da Warp Gates, cioè strade alternative che permettono al giocatore di esplorare altre aree dei livelli, sfruttando tra l'altro la possibilità di cambiare la scenografia e rendere il gioco anche meno lineare. Ogni livello di Metal Slug 3 presenta almeno tre o quattro warp gates ma sarà premura del giocatore scoprire soprattutto quelli meglio nascosti: in parole povere, lo scopo degli sviluppatori del terzo videogioco della serie è stato quello di tenere l'utente incollato allo schermo mettendogli a disposizione più e più esperienze di gioco.
Da Metal Slug 2 e X, vediamo ancora le irresistibili trasformazioni in mummia e obeso accompagnate dall'aggiunta delle mutazione in zombie. Nel secondo livello, infatti, possiamo imbatterci in queste creature che emettono un liquido giallo in grado di far svenire il personaggio per qualche secondo e poi ridurlo in condizioni uguali alle loro. In modalità zombie, il giocatore nota movimenti ridotti e l'indisponibilità delle armi speciali però può risultare invulnerabile ai colpi dei soldati nemici e dei loro veicoli: solo altri zombie, lo Yeti della grotta e il boss dello stesso livello possono terminare l'eroe "malato". Altra caratteristica interessante della versione zombie del personaggio riguarda l'utilizzo delle bombe che vengono sostituite da un potente raggio (o fiotto di sangue) in grado di uccidere anche i nemici più lontani e infliggere seri danni al boss. L'utilizzo di questa tecnica però comporta un problema, cioè il totale immobilismo del personaggio durante la sua esecuzione, quindi il giocatore si ritroverà esposto a possibili colpi a tradimento. Per potere guarire dalla condizione zombie è necessario utilizzare una cassetta del pronto soccorso che si può trovare abbattendo i nemici.
Metal Slug 3 è composto da cinque livelli mentre i suoi predecessori ne avevano sei. Tuttavia, c'è da dire che l'ultimo livello è molto più lungo, quindi questo andrebbe ugualmente a compensare i classici tempi di gioco del marchio. Nei vari livelli, inoltre, è possibile fare la conoscenza di nuovi veicoli come la scavatrice, il sottomarino e l'astronave. Nelle versioni per PS2 e Xbox è possibile terminare Metal Slug 3 per sbloccare la modalità "Soldato" che consente di giocare come uno dei tre tipi di soldati ribelli per cercare di salvare il generale Morden e quanti altri militari ribelli possibile.
Metal Slug 3 ha avuto un bel successo e la critica, ancora oggi, ne parla molto bene nonostante sia nato in un periodo cruciale per l'evoluzione grafica dei videogames. Il terzo gioco della serie infatti è stato perfettamente in grado di integrarsi con il mercato di Sony PlayStation 2 e Xbox, all'epoca considerate consolle non alla sua portata. Il bello è che Metal Slug non si è fermato qui perché la SNK arriverà a creare ancora altri giochi che, naturalmente, (ri)guarderemo con calma nelle prossime puntate.
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