martedì 14 dicembre 2021

[Retrogaming] Captain Commando: personaggi bizzarri per una grande avventura Capcom


Nello scorso mese di novembre, uno dei più grandi classici del retrogaming, nonché leggenda degli arcade da sala giochi, ha compiuto esattamente 30 anni: parliamo del mitico Captain Commando e dei suoi bizzarri protagonisti. Era infatti il novembre 1991 quando l'azienda giapponese Capcom lanciò questo prodotto che in poco tempo entrò a fare parte anche del mercato videoludico domestico su piattaforme Super Nintendo e PlayStation. 


Lo stile è quello già visto in "Cadillac And Dinosaurs", "The Punisher" e "FinalFight". Si tratta di un picchiaduro a scorrimento orizzontale, con prospettiva 2,5D in cui è possibile giocare sia in maniera singola sia in coppia sia in quattro (se la piattaforma lo permetteva). I livelli totali sono 9 e alla fine di ciascuno di essi, il giocatore è chiamato a combattere e sconfiggere un boss. Oltre alle tradizionali combo (che possono essere associate al salto e alla corsa), i personaggi giocabili di Captain Commando posseggono anche delle mosse speciali che prevedono una perdita di energia ogni volta che vengono usate. È possibile anche prendere oggetti e armi durante la partita, senza dimenticare che si possono guidare dei robot che si differenziano per capacità e caratteristiche. 

Commando (in alto) e Ginzu (in basso) in azione

Siamo nel 2026, in un mondo fantascientifico. Il Team di Captain Commando deve affrontare l'esercito del perfido Scumocide (Genocide in Giappone): lo stesso Commando, insieme a Ninja Commando (Ginzu), a Baby Commando e all'alieno Mummy Commando (Mack) dovranno farsi largo in mezzo a creature mostruose, mutanti, alieni ma anche esseri umani. 

I personaggi sono davvero bizzarri se si pensa che un esercito del male venga fronteggiato anche da un bambino a bordo di un robot e una mummia proveniente da un altro pianeta. Diamo meglio uno sguardo ai profili:
  • Captain Commando: si tratta ovviamente dell'eroe numero uno del gioco. È biondo, porta gli occhiali e indossa un'armatura che gli consente di sparare fiamme e scariche elettriche contro i nemici. Se sei va ad analizzare prime sillabe del nome, noteremo che Captain Commando contiene la parola Capcom.
  • Baby Commando: è un bambino piccolissimo ma intelligentissimo che guida una macchina umanoide da lui stesso costruita. Questa specie di robot guidato è molto agile e possiede armi potenti. Nella versione giapponese del videogioco, il vero nome di Baby Commando è Hoover. 
  • Ninja Commando: Come tanti giochi tipici degli anni '90 non poteva mancare un ninja all'interno della nostra trama. Nella versione originale, il nostro ninja commando si chiama Sho (preso dall'attore e maestro di arti marziali Kosugi) mentre nella versione statunitense è Ginzu (ispirato da un'azienda di coltelli da cucina che negli anni '70 si fece notare per le sue televendite). Ad ogni modo, il nostro guerriero vestito di nero è abile a usare ovviamente gli shuriken e possiede un particolare colpo di grazie che permette al giocatore di dividere in due un il nemico. 
  • Mummy Commando: Mack nella versione statunitense, Jennety in quella originale. È stato battezzato come Mummy Commando perché ha l'aspetto di una mummia che tra l'altro indossa un cappello e scarpe da ginnastica. Usa due pugnali e se il giocatore riesce a fargli sferrare il colpo di grazia, il nemico tenderà a sciogliersi. Il nome americano è ispirato a una canzone di Louis Armstrong. 
Il cornuto a destra è quel fetente di Scumocide

Naturalmente va fatta una distinzione tra la versione arcade del cabinato e quella ad esempio per Super Nintendo. La prima era completa, senza limitazioni nella grafica e nella giocabilità. Nel secondo caso invece prevede l'utilizzo di meno armi e il combattimento con un numero molto più ridosso di nemici (colpirli contemporaneamente tra l'altro provoca dei rallentamenti al giocatore). I robot da guidare infine sono totalmente assenti. Insomma non è la stessa cosa. Attenzione però agli altri marchi del settore perché il videogioco ha fatto parte alla raccolta Capcom Classic Collection per PlayStation, Xbox, Sega Saturn e vari portatili come GameBoy Advance e Psp.

Ecco tutti e quattro i protagonisti

Come tanti altri picchiaduro a scorrimento, anche Captain Commando non ti da proprio vita facile ma con tanta pratica e la giusta tecnica era possibile terminarlo anche con un solo gettone o comunque in una sola volta. Ricordo che ai tempi in cui frequentavo le sale giochi sceglievo sempre il ninja e solo una volta riuscii a terminarlo spendendo l'ira di Dio insieme a mio fratello e a mio cugino. C'è stato poi un periodo il cabinato di Captain Commando era impossibile trovarlo, fino a quando le sale giochi non chiusero i battenti e io ebbi l'opportunità di recuperarlo tramite Ps2 e i Meme. 

La giocabilità non è impossibile, anzi era alla portata di chiunque. Tuttavia, in casi come quelli di Captain Commando la velocità è fondamentale e per sconfiggere gli avversari più forti è necessario trovare un metodo ripetitivo ma efficace (a volte basta la combinazione corri/salta/colpisci e scappa ripetuta fino alla morte). 

Ve lo ricordate? (domanda ovviamente non rivolta agli esperti del retrogaming). Io penso proprio di sì perché Captain Commando è un titolo che ancora oggi lascia parlare molto di sé a differenza di tanti altri videogames dell'epoca. 

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6 commenti:

  1. Me lo ricordo ed era uno dei miei preferiti dell'epoca..anche perché appunto ci si poteva giocare fino a 4 e veniva fuori un gran bordello! :D

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    1. Un macello era a dir poco. Porca vacca quanto rompevano poi certi boss!

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  2. Ricordo di aver giocato alla versione con quattro pulsantiere... concordo con fperale, un gran bordello!
    Mai come quel gioco degli X-Men che ti pèermetteva di giocare in SEI, che però era decisamente meno bello.

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  3. Pensavo fosse un gioco pubblicato dopo il 1996 ovvero il mio periodo di oblio videoludico, ed invece leggo che è del 1991.
    Incredibilmente non ci ho mai giocato, eppure girovagavo tra bar e sale giochi all'epoca.
    In compenso ho giocato miriade di volte a Vendetta e Final Fight, che lo ricordano parecchio.

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    1. Vendetta e Final Fight sono due cult delle sale giochi. Captain Commando era diventato raro a un certo punto e la versione per Nintendo, beh, non era come l'arcade in formato cabinato! No signore!

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