mercoledì 27 marzo 2024

Retrogaming - Fatal Fury della SNK: l'inizio della leggenda dei fratelli Bogard e di Joe Higashi


Retrogaming
- Fatal Fury della SNK: il picchiaduro che diede vita alla leggenda dei fratelli Bogard e di Joe Higashi.

Chi non ha apprezzato il primo Fatal Fury?

Uno dei videogames di combattimento più apprezzati dei primissimi anni '90 è stato sicuramente "Fatal Fury: King of Fighters", primo capitolo di una delle più fortunate serie picchiaduro della storia. Questa perla del retrogaming è stata realizzata nel 1991 in Giappone, dalla SNK che poi la distribuì in formato arcade per cabinati e su piattaforma Neo Geo, come poi succederà poco dopo con un'altra importante saga, cioè quella di Art Of Fighting. Fatal Fury ha inoltre contribuito a lanciare il mito dei fratelli Terry e Andy Bogard, accompagnati dal mitico Joe Higashi (tutti e tre entreranno a far parte della serie The King Of Fighters). 


Garō Densetsu: Shukumei no Tatakai (il titolo originale del gioco) è stato anche il primo picchiaduro della SNK per piattaforme arcade e domestiche Neo Geo. La sua creazione porta il nome di Takashi Nishiyama, un nome ben noto agli esperti dato che è stato ex dipendente Capcom e sviluppatore del primo Street Fighter (1987). Lo scopo dell'autore era quello di creare un videogioco con una trama precisa ed empatica, quindi decisamente diversa da Street Fighter. Non per nulla, Nishiyama considerava Fatal Fury come il successore spirituale del primo capitolo della saga targata Capcom. Tuttavia, il suo scopo era realizzare un picchiaduro basato sulla tempistica dei combattimenti e delle mosse.


Come i suoi simili, anche Fatal Fury si è presentato come un gioco di arti marziali decisamente avanzato per l'epoca. Il gameplay parte con i classici duelli a due round (tre in caso di pareggio iniziale). I controlli permettono al giocatore di puntare verso otto direzioni diverse, con tre pulsati di attacco dedicato al pugno, al calcio e al lancio. Ognuno dei personaggi del videogioco si contraddistingue per tecniche e mosse speciali, eseguite attraverso comandi specifici in combinazione con il joystick e i tasti. Tra l'altro, durante la partita, al fruitore vengono anche mostrati i metodi di input per le mosse speciali alla fine di ogni bonus stage: questo è molto interessante se si tiene conto che all'epoca tali informazioni venivano rilasciate attraverso schede di istruzioni. 


Adesso veniamo all'aspetto innovativo. La peculiarità di Fatal Fury è stata l'inclusione delle battaglie a due corsie. In poche parole è consentito al giocatore di due muoversi su due piani: uno più in primo piano e l'altro più lontano (da sfondo), con tanto di attacchi al volo. Una volta avviata la partita, il giocatore può scegliere uno tra i fratelli Bogard e il guerriero Muay Thai Joe Higashi. Una volta selezionato il proprio eroe, è consentito optare il primo avversario tra Duck King, Richard Meyer, Michael Max e Tung Fu Rue: una volta superato il primo livello, gli altri sfidanti saranno stabiliti dal sistema. Terminata la prima parte, bisognerà poi combattere contro i tre boss Hwa Jai, Raiden e Billy Kane, per poi arrivare al cospetto del nemico finale, Geese Howard, colui che ha mosso i Bogard verso un sentimento di vendetta.


Fatal Fury è infatti una storia di vendetta. Terry e Andy devono vendicare il padre adottivo Jeff, maestro di Aikido e rivale di Geese. La differenza tra i due è stata legata alle loro differenti morali: Geese Howard infatti è sempre stato un criminale potente ma un giorno, quando Jeff ha quasi portato all'attenzione dell'opinione pubblica i suoi affari, è stato costretto (non senza un certo piacere) a eliminarlo. I fratelli Bogard, vista la grave perdita, hanno giurato vendetta e quindi hanno passato dieci anni a girare il mondo e ad imparare le arti marziali. Al loro ritorno, quando Geese indice il torneo "The King Of Fighters", ecco che si presenta l'occasione giusta per mettere in campo quanto appreso.

Il successo di Fatal Fury fu grande e durante gli anni '90 è stato riveduto in diverse versioni per varie consolle domestiche, come ad esempio Super Nitendo, Sega Mega Drive, Sharp X68000 e infine PlayStation 2 (in un disco che raccoglieva l'intera prima trilogia). Fatal Fury ebbe anche dei sequel che negli articoli successivi avremo modo di vedere. 

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