giovedì 8 luglio 2021

Diabolik Inedito Anno LX n.7 - Truffa dopo Truffa: la recensione

Trama molto interessante e disegni che mostrano un Enzo Facciolo diverso rispetto al passato. Così si potrebbe sintetizzare il numero 7 del nuovo Diabolik di quest'anno, intitolato "Truffa dopo truffa", con la sceneggiatura di Tito Faraci e la copertina a opera di Matteo Buffagni.

Proprio sulla cover vediamo la nostra bella Eva Kant in pericolo e tenuta in ostaggio da uno dei cattivi della storia. In quarta copertina invece c'è Vanna, un personaggio femminile dai contorni decisamente negativi e ostili.


In breve (senza fare spoiler), Eva viene truffata da un ragazzo che sostiene di lavorare per un'associazione che lavora per la tutela delle api. La somma che riesce a portare via costui è di 50 euro ma Eva e Diabolik capiranno non solo il piccolo inganno ma anche la strategia usata dal giovane per far risultare la cifra diversa tra un foglietto e l'altro. I padroni del crimine, un po' per curiosità un po' per diletto, indagano sulla cosa, scoprendo che dietro piccoli imbrogli è possibile risalire ad enormi fortune e ricchezze spropositate. 


"Truffa dopo truffa" è probabilmente una delle storie più inaspettate, originali e diverse del re del terrore. Si presenta come un albo tranquillo per poi vedere la storia evolversi poco alla volta, aggiungendo sempre più personaggi e rivelando un meccanismo che nessuno mai crederebbe realmente esistente. Non si tratta di un capolavoro è il modo migliore per portare avanti un anno di inediti che sta andando davvero bene e fino ad ora non sta deludendo le attese.


I disegni del maestro Facciolo sono diversi dal passato ma rappresentano la stessa essenza della sceneggiatura: anche le matite e le chine sono dirette, veloci e spedite. Forse questo potrebbe far storcere un po' il naso al lettore dato che i tratti dei volti dei personaggi spesso tendono a essere poco chiari. In altre circostanze invece si nota la mano dell'artista e qualcosa che ricorda un po' i suoi vecchi schemi. Del resto non siamo più dinanzi al Diabolik degli anni '60, bensì parliamo degli anni 2000 e anche casa Astorina ha dovuto dare un senso di "aggiornamento" non solo nelle storie ma anche nelle illustrazioni. 


Ad ogni modo, nel complesso questo albo è di compagnia e abbastanza soddisfacente, specie per come è stata pensata la struttura del plot. Se qualcuno non lo avesse ancora letto, allora vi consiglio di recuperarlo il prima possibile. Il nuovo Diabolik torna in edicola l'1 agosto con "La Miniera degli Schiavi". 

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5 commenti:

  1. Vero, è un albo da leggere.
    Perché è una storia persino simpatica, anche se non risparmia grandi pericoli...

    Moz-

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    1. E certo che può essere simpatica, mica i pericoli li corre il lettore. 😁

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    2. @moz: eh sì anche perché mi piace come è stata sviluppata pagina dopo pagina. Sembrava na stronzata... e invece!

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  2. È piaciuto molto anche a me!
    Disegni a parte con un Facciolo fuori forma e in calo (li ho confrontati col precedente numero che ha firmato, mi pare di fine 2020).

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    1. In effetti Facciolo ha decisamente cambiato stile rispetto al passato. I disegni non sono straordinari ma rendiamoci conto che ha tipo 91 anni, quindi...

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