sabato 17 luglio 2021

Diabolik R 721 - La Donna Sbagliata: recensione

Da pochi giorni è in edicola Diabolik R 721, ristampa ultima dell'albo risalente al marzo 2007, Anno XLVI. Soggetto di Giorgio Corbetta e Tito Faraci, sceneggiatura di Patricia Martinelli, matite di Sergio Zaniboni, chine di Giorgio Montorio e Luigi Merati. La copertina è opera di Sergio e Paolo Zaniboni.

In copertina protagonista la bellissima Altea, mentre alle sue spalle c'è Ginko intento a puntare la pistola verso qualcuno. Il titolo e la cover lasciano chiaramente intendere in costa consiste la trama e chi sono i veri protagonisti dell'albo. In retropertina invece c'è Mietta, il personaggio femminile che scatena tutti gli eventi narrati in "La Donna Sbagliata".


La trama in breve (no spoiler) 

Due rapinatori si mettono sulla strada di Diabolik che perde l'occasione di rubare alcuni diamanti a una banda criminale. Quest'ultima cosca è intenzionata a recuperare il bottino, così come il re del terrore: parte la caccia a una donna sopravvissuta durante la sparatoria, Mietta. Tuttavia, dopo essere stata individuata, al suo posto viene rapita la povera Altea, la quale sta tornando a Clerville per riabbracciare Ginko. Come se la caverà il nostro ispettore per salvare la donna che ama? Diabolik riuscirà a vendicare il torto subito? 

Immagine riprese dal sito internet Diabolik.it

Recensione

"La donna sbagliata" non è una storia tipicamente "diabolika" anche perché in questo albo troviamo qualcuno che per una volta la fa proprio al nostro protagonista. In queste pagine viene celebrato non solo l'amore tra Altea e Ginko ma soprattutto la loro intesa che fa la differenza anche quando non possono comunicare tra loro. Si tratta di una narrazione semplice ma ben intrecciata, dove tre gruppi inseguono le stesse tracce (ma solo uno per motivi diversi dal furto). 

Diabolik dovrà usare le proprie capacità investigative per cercare di fare chiarezza sulla sparizione della sua preda, Ginko invece dovrà seguire il cuore sperando di fare la scelta giusta. In mezzo a loro c'è un malavitoso intento a recuperare ciò che gli appartiene: ma in tutto ciò, dov'è veramente Mietta?


"La donna sbagliata" e ciò che io reputo un albo in cui casa Astorina cerca di approfondire profili e rapporti. Altea e Ginko sono l'esempio di un amore che non resiste solo al male e alla distanza, ma anche a imprevisti raccapriccianti. Il loro è un amore forse anche più poetico e profondo rispetto a quello della coppia d'oro Diabolik/Eva Kant. I loro dialoghi, le loro azioni, i loro abbraccia tendono a commuovere il lettore e nel contempo a metterlo in tensione: si sa che la vita dell'ispettore non è facile, eppure Altea è sempre lì ad aspettarlo.


Una lettura piacevole, scorrevole e che vale la pena di inserire nella propria collezione per avere maggiore intimità con gli eroi partoriti anni fa dalle sorelle Giussani e portati avanti brillantemente dai loro successori. Ovviamente non starò qui per gridare al capolavoro (non lo è) ma è un bell'albo che merita un volto positivo. Per questo mese è tutto: Diabolik R torna in edicola il 10 agosto con il numero 722 dal titolo "I fiori del male".

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