Leo Ortolani torna in edicola con un altro e divertente fumetto intitolato "Rango". Si tratta di una speciale parodia del mondo di Rat-Man dove questa volta viene preso di mira il tema della guerra, in particolare i film bellici americani.
Edito da Panini e prezzato 5 euro, Rango si mostra come l'ennesima brillante operazione del fumettista italiana che nel frattempo sta completando il ciclo western Matana che sembra aver riscosso fin ad ora un grande successo. In Rango però troviamo un volume unico di circa 60 pagine (55 di fumetto e 5 di approfondimenti) ed è diviso in tre parti dove vengono riprese le influenze di Apocalypse Now, Platoon, Full Metal Jacket, Hamburger Hill ma naturalmente la maggiore fonte d'ispirazione dell'autore (come da lui stesso dichiarato) è Rambo con Sylvester Stallone: una saga che ha amato tantissimo e che adora tutt'ora!
Ma non è tutto. Rango è la storia di un veterano del Vietnam (il solito fottuto Vietnam) che trova riparo in Amazzonia mentre è ricercato da Arnold, un suo ex compagno e superiore ai tempi di una delle guerre più insensate della storia Usa. Ebbene, questo antagonista assomiglia in tutto e per tutto a un altro Arnold e cioè Schwarzenegger che tra gli anni '80 e '90 fu il vero "nemico" cinematografico di Stallone. Tra l'alto è sacrosanto il rimando a Commando e forse anche a Predator.
Per il resto, Ortolani presenta la sua solita ironia che in questa circostanza non è dissacrante come Matana ma offre anche degli spunti di riflessione sulla sensatezza (o meglio insensatezza) della Guerra del Vietnam, ponendo un lieve accento anche sulle conseguenze di essa sulle persone (il cattivo infatti è decisamente esaltato e convinto che la sconfitta sia stata causata da un carico di cibo perduto da Rango).
Il tutto viene parodiato con la solita eleganza del fumettista, lasciando spazio anche un mezzo sfottò che mi pare far riferimento a Bear Grylls (manuale su come sopravvivere in una foresta). Di certo, Ortolani mette sul tavolo una bella esperienza cinefila di film di guerra e il rimando ad esempio al sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket è semplicemente qualcosa di geniale che strappa un sorriso al lettore. Non dimentichiamo ovviamente gli elicotteri di Apocalypse Now (giusto per menzionarlo) e poi la pellicola che Ortolani cita anche nell'articolo di approfondimento a fine volume, "Hamburger Hill" (c'è proprio una battuta del film riportata tra le tavole).
Tornando poi al dualismo tra Stallone e Schwarzenegger, c'è da dire che se il cattivo dell'opera assomiglia all'ex Mister Olimpia, Rango non somiglia per nulla a John Rambo, anzi! Per dirla tutta scopriamo che in realtà questo volumetto è un rimando o una specie di remake di un breve fumetto che Ortolani realizzò nel 1988, "Jorango": si tratta di una mezza scimmia che in effetti pochi mesi dopo avrebbe dato il là al supereroe dalle grandi orecchie (1989). Già in quella "bozza" Leo mise in evidenza la grande passione per la settima arte che poi gli avrebbe permesso di prolungare la propria fortuna nel tempo, come valida alternativa alle storie inedite e originali di Rat-Man.
Un volume che vale la pena acquistare, anche perché di facile e veloce lettura. Tipico dei disegni di Ortolani è il fatto che il lettore non venga sottoposto ad alcuno sforzo visivo: poche battute (ma efficaci) e spazio diretto all'azione. Intanto, prima di concludere, vi ricordo che tra poche settimana uscirà in tutte le edicole il sesto e ultimo albo di Matana.
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Impagabile l'ortolani
RispondiEliminaMitico
miticissimo
EliminaL'avevo già letto sul Gigante, ma l'ho preso per averlo più comodo :) Veramente divertente!
RispondiEliminaConosci Pescara?
RispondiEliminaCerto, ci andavo al mare quando stavo con la mia ex che aveva un casa a Francavilla.
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