19 aprile - I Simpson: 35 anni la prima tv della famosa serie a cartoni animati. Correva l'anno 1987 quando Matt Groening si impose con la famiglia più sgangherata d'America.
Buon compleanno alla famiglia Simpson
19 aprile 1987. Il mondo dei cartoni animati e delle serie tv americane sarebbe completamente cambiato grazie alla prima apparizione dei Simpson, nati dal genio di Matt Groening. In principio, I Simpson fecero il loro esordio tramite un cortometraggio intitolato "Good Night" che andò in onda all'interno del programma televisivo statunitense Tracey Ullman Show. La formula utilizzata consisteva nel lancio di diversi cortometraggi di un minuto e incastrati negli intermezzi pubblicitari.
Il successo fu immediato e questo particolare convinse la Fox ad aiutare Groening nella realizzazione della prima serie dei Simpson, avviata il 17 dicembre 1989. Da quel preciso istante la marcia di Homer Simpson e della sua famiglia non ha mai avuto battute d'arresto, riuscendo a toccare il record assoluto di 33 stagioni totali. Non solo questo: alla causa contribuirono anche film, crossover, speciali, partecipazioni eccezionali, riferimenti alla cultura pop, una satira potente e uno stile artistico fuori dagli schemi.
E pensare che Groening iniziò la sua carriera come fumettista, lavorando a una striscia dal nome "Life in Hell". La Fox si mostrò interessata a una trasposizione animata per il piccolo schermo, ma l'autore preferì evitare per paura di perdere i diritti dell'opera. Questo però non gli impedì di ripiegare su un nuovo progetto basato su una famiglia di Springfield, con personaggi colorati di giallo. Questa scelta fu del tutto strategica da parte di Groening perché il suo obiettivo fu proprio quello di lasciare perplessi gli spettatori. Oltre alla colorazione e allo stile, furono aggiunti anche componenti satiriche e irriverenti nei confronti della società americana e del modello classico del rapporto genitori/figli.
Per creare i Simpson, Groening prese come modello la sua città di origine e i nomi di alcuni componenti della sua famiglia, eccezion fatta per il giovane Bart (anagramma di brat che in italiano significa "monello"). A oggi, i Simpson vantano un successo straordinario che continua a durare nel tempo. Tanti sono stati i riconoscimenti ricevuti, come ad esempio 23 Emmy Awards e una stella nella Hollywood Walk of Fame. A rendere onore ai Simpson fu anche il prestigioso Oxford English Dictionary, inserendo tra le voci «D’oh!», esclamazione ricorrente di disappunto di Homer.
In Italia, la serie approdò su Canale 5 a partire dal primo ottobre 1991 fino al 1996 per poi essere spostata su Italia 1 dal 1997. A rendere memorabili I Simpson nel nostro Paese sono stati anche i doppiaggi, in particolare quello di Homer Simpson che fino alla 23esima stagione ha preso in prestito la voce del compianto Tonino Accolla. Tante le dicerie e le fake news su una loro possibile conclusione, ma intanto il format tiene duro e continua a tenere un mondo intero incollato allo schermo.
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Una serie che ha fatto sicuramente storia, anche se è ormai calata come qualità delle puntate...in alcuni episodi di rideva veramente di gusto, oltre alle freccatine satiriche che non mancavano mai
RispondiEliminaNon li vedevo da un po', ultimamente però sta accadendo spesso di vederli, questo per dire che dopo 35 anni ci sono ancora, e per sempre ci saranno.
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