domenica 27 marzo 2022

[Nostalgia] Mighty Max: giocattoli, cartoni animati e videogames. Storia di un successo anni '90


Mighty Max: giocattoli, cartoni animati e videogames. Storia di un successo anni '90 che oggi ricordiamo in tanti con molta nostalgia.

Mighty Max: storia e successo del prodotto

Mighty Max è stato uno dei prodotti più famosi e venduti degli anni '90. Il suo primo lancio è avvenuto nel 1992 nel settore dei giocattoli, quando nel Regno Unito la Bluebird Toys Plc ideò una serie di gusci destinati al pubblico maschile. Ebbene, nell'arco della loro commercializzazione, i giocattoli di Mighty Max consistevano in una serie di "cofanetti" che nel tempo subirono anche importanti evoluzioni: all'inizio c'era le Doom Zone, cioè dei piccoli scenari a forma di guscio e a tema horror che all'interno contenevano le miniature del protagonista e dei mostri suoi nemici; successivamente si passò alle Horror Heads che erano più piccole e presentavano teste di creature mostruose e figure in miniatura. Di questi titoli ne furono lanciati almeno un centinaio, divisi ovviamente per saghe e periodi. 


Maghty Max invece era un ragazzino preadolescente che gli ideatori concepirono con i capelli biondi, occhi azzurri e vestito con jeans, una t-shirt bianca con una grande M cucita sul petto e un berretto rosso da baseball. Il successo dei giocattoli in stile "Polly Pocket" fu a dir poco straordinario a livello mondiale. Infatti, negli Stati Uniti e in Canada furono distribuiti da Irwin Toy e dalla Mattel (quest'ultima poi fece arrivare Mighty Max anche in Italia). Le vendite e il successo convinsero gli sviluppatori a lanciare nelle case di tutto il mondo anche una serie tv a cartoni a animati e un videogioco su console Super Nintendo

Dietro ai giocattoli c'era anche una trama di fondo che vedeva il giovane Max ricevere in dono dal padre un berretto magico. Il cappello infatti proiettò Max in un mondo ostile abitato da creature mostruose e minacciose: solo attraverso la risoluzione di alcuni enigmi sarebbero riuscito a salvarsi, anche perché lui era il "Possente Max".


Purtroppo, con il passare degli anni cambiarono le leggi sui giocattoli con scenari a forma di guscio e questo portò al ritiro dal mercato di tutti i prodotti come Mighty Max o Polly Pocket perché ritenuti pericolosi per la salute e l'incolumità dei bambini. Non mancarono infatti molti incidenti in cui i più piccoli tendevano a ingoiare i personaggi e le figurine dei gusci. Oggi, recuperare e collezionare Mighty Max è un'impresa che richiede molti sacrifici e anche una certa disponibilità economica per via della sua rarità.


La serie tv a cartoni animati

La serie tv a cartoni animati di Mighty Max fu prodotta  da Film Roman Productions, Bluebird UK Ltd, Canal+ D.A. e Bohbot Entertainment. Il suo esordio risale all'anno 1993, per un totale di due stagioni composte complessivamente da 40 episodi fino al 1994. L'operazione servì per valorizzare ancor di più la linea di giocattoli e tutto il mercato concentrato intorno alla figura del personaggio: il successo fu importante e l'opera fu tra le più seguite e amate degli anni '90.


La trama vedeva il giovane Max come prescelto per combattere le forze del male tramite un berretto magico. Al suo fianco gli autori aggiunsero due compagni di viaggio come il lemuriano Virgil (un uccello antropomorfo il cui nome è probabilmente un rimando alla Divina Commedia) e Norman (un possente guerriero vichingo che lavora come protettore di Max). La serie presenta molti aspetti horror e una violenza che nella maggior parte dei casi cerca di essere repressa, così da consentire ai più giovani di seguire tutti gli episodi. Non a caso, ogni puntata di Mighty Max cominciava con l'omicidio di una persona per mano del mostro di turno, tuttavia, tali violenze non venivano mai direttamente mostrate. In sintesi la violenza era solo qualcosa che si lasciava intendere allo spettatore, così da non urtare i bambini. 

Il nostro eroe spesso vedrà coinvolta anche la madre nelle sue avventure, oltre a tanti altri personaggi secondari. Lo scopo è quello di porre fine alla minaccia generata dal Cavaliere del Teschio Maledetto, un demone potentissimo che vive nelle viscere della Terra e capace di soggiogare chiunque. In Italia, la sigla della serie fu scritta da A. Valeri Manera, musicata da V. Chiaravalle, è cantata da Cristina D'Avena.


Il videogioco

Una volta lanciata la serie tv e aver ulteriormente sviluppato le vendite dei giocattoli, Mighty Max divenne anche un videogioco disponibile su console Super Nintendo: anche in quel caso ci furono ottimi riscontri, nonostante oggi sembri che nessuno abbia particolari ricordi della versione videoludica domestica.

Che ricordi avete di Mighty Max? Come sempre ditemi la vostra!

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9 commenti:

  1. Come ti ho detto in privato ce l'avevo in programma pure io, l'impostazione sarà decisamente diversa ma cetti punti inevitabilmente li toccherò.
    Una precisazione sul cappello, inizialmente cambiava colore ad ogni avventura, poi con la serie animata cambiarono look e storia per essere in linea con essa, e il cappello divenne rosso.
    Il cartone animato per l'epoca era davvero coraggioso, il finale era quasi pessimista, oggi dubito farebbero qualcosa di simile, in ogni caso amore da parte mia.

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    1. Eh non ricordo tutti i particolari purtroppo, anzi io avevo l'impressione che fosse sempre stato rosso: grazie per avermelo detto.

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  2. Ah, mannaggia a me che non ho conservato i miei giocattoli!
    Avevo l’isola del drago, in cui c’erano tutti i personaggi principali, e la testa del gorilla ma grazie a cugini e amici sono riuscito a giocare con parecchi altri gusci.
    Adoravo anche la serie tv ma non la ricordo per niente!
    Oggi Polly Pocket è tornata, magari prima o poi ci sarà in operazione del genere anche per lui!

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  3. Mai avuti i giocattoli di MM, però li apprezzavo e li apprezzo come idea ancora di più adesso: Non mi è mai venuto lo sghiribizzo di prendere uno usato, perchè sostanzialmente odio quel modo di verniciare i giocattoli: strati di colore spesso dato sopra col badile, che va a coprire i dettagli anche buoni, che da modellista mi sarei divertito a dipingere e valorizzare.

    Chiusa questa parentesi, ricordo che il cartone animato avevo preso a seguirlo, perchè nonostante fosse comunque molto tenuto a freno, si vedeva che cercavano dove possibile di tirare il più possibile quei limiti di buonismo e di forzata innocenza tipici di quegli anni.

    Sulla pericolosità dei giocattoli, diciamo che se i genitori comprano ai figli cose non appropriate all'età, oppure se i suddetti pargoli sono rincoglioniti, non è colpa di Mighty Max o Polly Pocket.

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    1. Dimenticavo: trovai pregevole quando nel finale rivelarono l'origine della preveggenza di Virgil.

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    2. MM è stato un grande prodotto in lungo e in largo. Sarebbe bello se lo riproponessero

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  4. Lo adoravo, ero innamorato di Max!
    Mio fratello aveva diversi gusci, da quelli piccolissimi al set enorme della navicella spaziale aliena...
    Avevamo l'album di figurine e adoravo la serie (ho rivisto alcune puntate proprio durante il lockdown 2020).
    Ricordo le prime pubblicità cartacee su Topolino, e quelle televisive (epoca pre-cartoon) dove veniva chiamato L'ONNIPOTENTE MAX :)

    Moz-

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    1. Io invece ne avevo soltanto uno e ovviamente, come puoi ben immaginare, fece un'orrenda fine insieme a tutti gli altri giocattoli. L'unico che sopravvisse su Dragonzord con il Green Rangers che alla fine ho venduto un paio di anni fa

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