sabato 29 gennaio 2022

Fumetti - Samuel Stern 27: Il quinto comandamento. La recensione


Fumetti - Samuel Stern 27: Il quinto comandamento. La recensione del nuovo numero edito come sempre dalla casa editrice Bugs Comics.

Non uccidere: il quinto comandamento come tema di Samuel Stern 27

Non uccidere! È il tema principale di Samuel Stern numero 27, intitolato "Il quinto comandamento". Si tratta di un albo che affronta anche il difficile argomento dell'eutanasia e che rilancia la figura di padre Duncan protagonista insieme al bibliotecario di Edimburgo. La sceneggiatura è stata scritta da Andrea Guglielmino, i disegni invece sono di Annapaola Martello. La copertina invece è opera del trio Piccioni/Di Vincenzo/Tanzillo e vede i nostri eroi intenti a seguire un posseduto che vola con le ali da demone. Questo mese il titolo della testata è di colore verde. 


La trama in breve (no spoiler)

Duncan ritrova un vecchio amico conosciuto ai tempi degli scontri in Irlanda del Nord: Jerome Lannister, il quale è ormai anziano e costretto a letto perché incapace di muoversi a causa di alcuni incidenti subiti in vita. Jerome chiede il suicidio assistito ma si tratta di una battaglia legale difficile visto che la legge non consente l'eutanasia. Gli incubi del passato, le tragedie vissute ai tempi degli attentati in Irlanda e lo stato vegetativo mostreranno il lato oscuro del personaggio, lanciando un altro tema importante: il male può essere giustificato in certe situazioni?


Recensione

"Il quinto comandamento" porta avanti le storie "indipendenti" di Samuel Stern. In attesa di ulteriori risvolti sulla trama principale e sui profili dei protagonisti, il numero 27 offre una storia bellissima e che lascia molto spazio alla riflessione. In Scozia e nel resto nel mondo si parla ancora della legge sull'eutanasia e se moralmente sia davvero giusto porre fine alla sofferenze di chi non può più vivere una vita normale. 


La stessa morale incrocia la propria strada con la religione ed è per questo che il titolo dell'albo lascia subito capire di cosa stiamo parlando. La sceneggiatura però offre anche uno spaccato di storia che racconta gli scontri tra gli attivisti nordirlandesi e l'esercito del Regno Unito, ma cita nuovamente l'Ira e gli attentati. Gli autori non possono non nominare ad esempio il "Bloody Sunday" (raccontato anche dagli U2 in una loro celebre canzone), l'evento che il 30 gennaio 1972 vide l'esercito del Regno Unito sparare contro alcuni manifestanti a Derry: il bilancio fu di 14 morti e 14 feriti. Fu in sintesi l'evento che scatenò in maniera definitiva la rivolta nazionalista contro il Governo di Londra.

Tra questi eventi ce n'è uno in particolare che ha provocato quella crepa che sconvolge ulteriormente la vita di Jerome e di chi lo assiste ogni giorno contro la malattia. Il male assume un fascino diverso in questo volume di Samuel Stern perché a un certo punto appare come qualcosa di utile, necessario, rigenerante. È come se emergesse a un certo punto una filosofia che annienta il libero arbitrio e la scelta tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. 


La pazienza e l'animo di Duncan saranno messi a dura prova, mentre Samuel sembra maturare sempre di più dopo i fatti vissuti durante la saga di Abisko. Per affrontare certe situazioni ci vuole calma e soprattutto una buona dose di saggezza. Ancora una volta il demonio metterà a dura prova la fede del vecchio prete, mentre darà maggior forza al Rosso che sembra avere tutto sotto controllo fin dall'inizio: mai si era visto un Samuel così sicuro e paziente. Ma queste sono storie bellissime che nel contempo lasciano anche il tempo che trovano, quindi ne dovranno passare di fumetti in edicola per poter comprendere veramente a che punto siamo con la maturazione dell'esorcista di Edimburgo.

È stato molto emozionante trovare anche dei riferimenti alla cultura italiana ed europea. L'albo si apre con una canzone di Fabrizio De André, "Il testamento di Tito" che tuttavia inserisce "non rubare" come quinto comandamento e "non uccidere" come settimo. Da qui parte anche una discussione sulla reale posizione del peccato nei dieci comandamenti. Viene poi menzionato Bobby Sand, un attivista nordirlandese morto nel  1981 che Jerome da giovane ha anche immortalato su un suo quadro. A proposito di quadri realizzati da Jerome, ci sono anche delle riproduzioni de "Il grande drago rosso" di William Blake e di Jim Morrison

Per ora meglio fermarsi qui. Samuel Stern torna il 26 febbraio con il numero "London Calling".

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