Fumetti - Asterix e la zizzania: la recensione della ristampa del volume 15. Dopo un ampio ritardo torna in edicola l'opera di Goscinny e Uderzo, edita da Panini Comics in una nuova versione.
Asterix e la zizzania: anche nei fumetti chi di calunnia ferisce di calunnia perisce
Dopo quasi un mese di ritardo, le avventure a fumetti di Asterix tornano in edicola e in fumetteria con il volume 15, "Asterix e la zizzania". Si tratta di un albo pubblicato per la prima volta in Francia sulla rivista Pilote dall'8 gennaio 1970 al 4 giugno 1970, per poi essere pubblicata in formato cartonato unico da Dargaud Editore nello stesso anno. La storia è stata ovviamente recuperata più volte nel tempo e si ricorda infatti la versione di Hachette Livre del 2008, dopo che la casa editrice aveva acquisito tutti i diritti dai parenti degli autori ormai defunti.
In Italia, "Asterix e la zizzania" ha fatto il suo esordio nel febbraio 1971 grazie a Mondadori. Con il passare degli anni sono state fatte anche altre versioni dell'albo con lettering e colorazioni differenti. La Mondadori si impegnò anche a pubblicare un'edizione tascabile nel 1999. Nel 1977, questo capitolo della saga è stato anche diviso in più parti sulla rivista "Il Giornalino". Insomma, sia in Francia sia in Italia "Asterix e la zizzania" ha seguito lo stesso percorso editoriale dei suoi predecessori.
I Romani non sanno come piegare il campo degli irriducibili Galli di Armorica. Giulio Cesare e suoi uomini decidono di far uscire di prigione e ingaggiare Tullius Detritus, un uomo capace di usare l'arte della zizzania e della calunnia per rompere anche gli ambienti più tranquilli e gioviali. Il suo compito sarà quello di seminare discordia in mezzo al gruppo di Asterix e Obelix. Come andrà a finire?
Recensione
"Asterix e la zizzania" è un albo molto bello e divertente. Goscinny e Uderzo sono riusciti perfettamente a creare una trama che deve essere (per forza di cose) immersa nel caos più totale per poi cercare di rimettere ogni cosa a posto come la sacra sintesi del fumetto richiede. I nostri eroi saranno messi a dura prova dall'arma più pericolosa che l'uomo ha a disposizione: la parola usata per creare appunto zizzania.
Non c'è spada o clava che tenga quando basta una piccola bugia per tentare di distruggere un gruppo affiatato e da sempre contraddistintosi per l'unione. La cosa comica è che il talento innato del terribile Tullius Detritus non risparmia proprio nessuno, nemmeno i compagni romani e i pirati. C'è molto incertezza sul destino dei nostri eroi, anche se il finale è facilmente immaginabile visto che sappiamo come termina ogni storia di Asterix.
Eppure, come sempre gli autori ci impartiscono una lezione importante che va appresa dalla prima fino all'ultima pagina del fumetto. Come? In questo caso tanto vale leggere tutto: è la solita raccomandazione che vi posso fare.
"Asterix e la zizzania" si presenta all'inizio in maniera molto semplice. Ci viene infatti mostrato un momento della quotidianità del villaggio, dove si possono notare vizi, invidie e debolezze dei vari abitanti. In parole povere, nonostante il loro grande ingegno e la loro incorruttibilità d'animo, anche i Galli dimostrano di essere umani.
Non mancano ovviamente riferimenti a fatti di storia realmente accaduti: ad esempio, nelle prime tavole Giulio Cesare si rivolge a Brutto irritandolo non poco e infatti quest'ultimo reagisce pensando tra sé e sé "inizia a irritarmi, uno di questi giorni io...". Si tratta di un chiaro riferimento a ciò che accadrà in occasione delle Idi di Marzo, cioè giorno dell'assassino dell'Imperatore Romano. C'è poi una piccola licenza storica quando lo stesso Bruto accusa un consigliere di aver combattuto contro Cesare in favore di Pompeo, ma in realtà fu proprio il figlio di Cesare a schierarsi dalla parte del Triumviro per poi ottenere il perdono dopo la sconfitta di Farsalo.
Asterix a un certo punto diventa anche un fumetto a tinte rosa, nel senso che finalmente anche le donne cominciano ad aver sempre maggiore spazio all'interno delle storie. Mai come in questo caso, Beniamina e altre figure femminili del villaggio appaiono con forza e vigore nella trama: oltre alla moglie del capo Abraracourcix, ci sono anche la moglie del fabbro Automatix, la bellissima moglie del vegliardo Matusalemix ed una donna grassoccia il cui nome non viene detto, ma che apparirà come personaggio secondario anche in altri albi successivi.
Con Asterix oggi è tutto. Il nostro eroe tornerà in edicola e fumetteria nei prossimi giorni con il numero 16, "Asterix e gli Elvezi".
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