venerdì 12 novembre 2021

Asterix alle Olimpiadi (vol.12): attenti al doping! La recensione


“Asterix alle Olimpiadi” è il 12esimo volume delle storie a fumetti realizzate negli anni ‘60 dal duo Goscinny/Uderzo. Questo albo è stato pubblicato per la prima volta, a puntate, sulla rivista francese Pilote dal numero 434 (15 febbraio 1968) al 455 (25 luglio 1968). Il primo volume intero e cartonato invece su prodotto nel 1968 dalla casa editrice Dargaud per poi essere ripreso molti anni dopo da Hachette Livre. 

In Italia “Asterix alle Olimpiadi” fu pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1972, per poi essere più volte recuperato e ristampato negli anni successivi. Anche la rivista “Il Giornalino” gli dedicò uno spazio a puntante nel 1976. Con il passare del tempo è stata anche proposta una versione con una traduzione diversa rispetto a quella di Mondadori.

Da ricordare che questa storia è stata fonte di ispirazione per la trasposizione cinematografica realizzata nel 2008 da Frédéric Forestier. Tuttavia, le due trame sono molto diverse, tranne per ambientazione e comportamenti.  Dall'albo è stato tratto anche un videogioco omonimo, Asterix alle Olimpiadi, uscito nel 2007 per le piattaforme PlayStation 2, Wii, Nintendo DS e Xbox360.

La trama in breve (no spoiler)

I Romani parteciperanno alle Olimpiadi in Grecia e tale occasione non passerà inosservata anche sotto agli occhi degli irriducibili Galli. Asterix e Obelix vengono scelti come partecipanti, essendo tra l’altro i due campioni del loro villaggio. Tuttavia, i romani conoscono il segreto della loro pozione magica e li metteranno in condizione di non usarla perché vietata dalla commissione dei giochi. Come se la caverà soprattutto Asterix dinanzi a tale impedimento?


Uno sguardo all'opera

Questa storia fu pubblicata in Francia nel 1968, proprio nell’anno delle Olimpiadi presso Città del Messico. La cosa interessante è che la pozione viene considerata “dopante” (termini e situazioni che all’epoca non esistevano), permettendo così agli autori di fare ironia e parlare dei Giochi Olimpici non solo in chiave antica ma anche in chiave moderna. Si tratta dunque lo spinoso argomento doping e di quanto queste sostanze siano abbastanza frequenti nel mondo dello sport, scatenando spesso scandali di livello mondiale. 

Viene anche ripresa in considerazione la legge che secoli e millenni fa le donne non potevano né assistere né partecipare alle gare, una cosa che poi registrerà un importante cambio di rotta nel 1928. Come sempre, in Asterix vengono recuperato vecchi e nuovi stereotipi: questa volta è il momento dei Greci, tutti descritti con forti profili caratteristici e con uno sviluppato senso della famiglia. Guarda caso, quelli che leggiamo sono praticamente tutti cugini. 


Il modo di parlare dei Greci viene riportato utilizzando la grafica ellenica e tutti i loro nomi finiscono in -os e -as, in analogia con quelli gallici che terminano invece in -ix. Gli autori poi menzionano molte sculture e famose opere architettoniche dell’antica Grecia, anche se tuttavia le commentano con una certa superficialità, riconducendo i loro ricordi alle opere presenti in Gallia


Infine, il personaggio di Matusalemix (Agecanonix) viene caratterizzato meglio rispetto alla versione riscontrata in “Asterix Legionario”. Appare come un tipo nostalgico, specie per grandi battaglie del passato come quella di Gergovia risalente 52 a.C. Evidente anche la sua passione per le belle donne e non a caso in “Asterix e la zizzania” (vol. 15) scopriremo che egli è sposata con la donna più bella del villaggio. 

È tutto anche per questa volta e vi informo che è possibile trovare in edicola già il numero 13, “Asterix e il Paiolo”.

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