venerdì 18 marzo 2022

"Bella stronza" di Marco Masini: un'altra canzone simbolo della musica italiana degli anni '90

"Bella stronza" di Marco Masini: un'altra canzone simbolo della musica italiana degli anni '90. Analizziamo il singolo dell'artista fiorentino.

Bella stronza: un altro manifesto "ribelle" della musica di Marco Masini

Poco più di un anno fa ho parlato di Vaffanculo, celebre canzone di Marco Masini che nel 1993 segnò un'intera generazione in Italia. Quest'oggi invece ripercorriamo un altro famoso e discusso successo del cantante toscano, cioè Bella Stronza, scritta da Giancarlo Bigazzi e pubblicata per la prima volta nel 1995. In singolo fa parte dell'album "Il cielo della Vergine" e parla di una storia d'amore finita molto male, dove la protagonista è una donna che ha abbandonato la strada dell'amore per inseguire ricchezze e favori, lasciando nel cuore della voce narrante una potente rabbia repressa. 


Etichettato da Dischi Ricordi, il brano scatenò molte polemiche ancora prima della sua nascita per via del titolo ritenuto volgare e offensivo. Tuttavia, come nel caso di Vaffanculo, anche Bella Stronza ottenne un successo straordinario riuscendo a vendere oltre 25mila copie nel nostro Paese. Alcuni importanti esponenti della critica nostrana considerarono questo pezzo come l'annullamento di hit romantiche come "Bella senz'anima" di Riccardo Cocciante e "Bella d'estate" di Mango, i cui testi appunto parlavano di una "bella" donna in maniera nostalgica. Masini invece concentrò l'attenzione su altro e riuscì ancora una volta a lasciare il segno.

Il testo

Il testo di "Bella stronza" ripercorre tre momenti fondamentali della coppia protagonista. Prima di tutto, il cantante racconta il degrado umano che nel presente avvolge i personaggi: lei ormai frequenta solo posti lussuosi e sta con un uomo ricco, mentre lui vive le conseguenze di quel tradimento e della fine della storia, rischiando addirittura di distruggere un'amicizia e di essere arrestato. Ecco la prima parte del testo:

Bella stronza

Che hai distrutto tutti i sogni

Della donna che ho tradito

Che mi hai fatto fare a pugni

Con il mio migliore amico

E ora mentre vado a fondo

Tu mi dici sorridendo ne ho abbastanza

Bella stronza

Che ti fai vedere in giro

Per alberghi e ristoranti

Con il culo sul Ferrari

Di quell'essere arrogante

Non lo sai che i miliardari

Anche ai loro sentimenti danno un prezzo

Il disprezzo

Perché forse io ti ho dato troppo amore

Bella stronza che sorridi di rancore

Ma se Dio ti ha fatto bella

Come il cielo e come il mare

A che cosa ti ribelli

Di chi ti vuoi vendicare

Ma se Dio ti ha fatto bella

Più del sole e della luna

Perché non scappiamo insieme

Non lo senti questo mondo come puzza

Ma se Dio ti ha fatto bella

Come un ramo di ciliegio

Tu non puoi amare un tarlo

Tu commetti un sacrilegio

E ogni volta che ti spogli

Non lo senti il freddo dentro

Quando lui ti paga i conti

Non lo senti l'imbarazzo del silenzio

Perché sei bella, bella, bella

Bella stronza

Che hai chiamato la volante quella notte

E volevi farmi mettere in manette

Solo perché avevo perso la pazienza

La speranza, sì, bella stronza

Nella seconda parte, invece, il narratore ripercorre i bei momenti vissuti quando l'uomo e la donna stavano insieme. I regali, il romanticismo, il sesso e i begli attimi vissuti insieme tendono a svanire all'improvviso, con violenza inaudita e devastante:

Ti ricordi

Quando con i primi soldi

Ti ho comprato quella spilla

Che ti illuminava il viso

E ti chiamavo la mia stella

Quegli attacchi all'improvviso

Che avevamo noi di sesso e tenerezza

Bella stronza, sì

Perché forse io ti ho dato troppo amore

Bella stronza che sorridi di rancore

La terza e ultima parte invece rivela tutto l'odio e il risentimento del protagonista, il quale vorrebbe in qualche modo vendicarsi dell'ex fidanzata ma alla fine ci ripensa perché sa che le sue intenzioni potrebbero macchiare il suo orgoglio e lasciargli "solo un lunghissimo minuto di violenza". Per questo motivo le dice addio e continua la sua vita:

Mi verrebbe di strapparti

Quei vestiti da puttana

E tenerti a gambe aperte

Finché viene domattina

Ma di questo nostro amore

Così tenero e pulito

Non mi resterebbe altro che

Un lunghissimo minuto di violenza

E allora ti saluto, bella stronza

Restando fermi proprio su quest'ultimi versi è possibile notare quanto questa parte abbia in un certo modo colpito gli ascoltatori e la critica. Se da un lato c'è chi ancora oggi esalta il valore della canzone, c'è anche chi nel tempo ha visto un messaggio subliminale alquanto discutibile. Tuttavia, Masini e Bigazzi scrissero e musicarono un fatto umano, cioè la reazione che molti umani nutrirebbero quando un amore finisce male, magari con un tradimento e l'eventuale distruzione umana di una delle parti in causa. Masini e Bigazzi però inserirono anche un elemento di speranza con il saluto finale alla "bella stronza": cosa resterebbe se il protagonista le avesse strappato "questi vestiti da puttana" e l'avesse tenuta a "gambe aperte finché viene domattina"? La cosa migliore, dopo tanto male, è chiudere un capitolo e cercare di scriverne un altro.

C'è da fare una precisazione. "Bella stronza" non parla di un'ex fidanzata di Marco Masini o di Giancarlo Bigazzi, bensì è una presa di posizione contro il potere e contro coloro che abbandonano i sentimenti per correre dietro alla ricchezza. Tali dichiarazioni furono rilasciate dallo stesso Masini in svariate occasioni ed è possibile trovare una testimonianza simile su un articolo di DonneMagazine del 2021.


Videoclip

La versione video di "Bella stronza" fu diretta dal regista Stefano Salvati e in sostanza ripercorreva le varie fasi vissute dai protagonisti e cantate da Masini. Si tratta di un continuo scorrimento orizzontale prima da destra verso sinistra e poi da sinistra verso destra, come se Salvati alla fine della clip avesse provato a riavvolgere il nastro di un film che, in fin dei conti, è destinato ugualmente a finire nel peggior modo possibile. 

Vi lascio il videoclip di "Bella stronza" e come sempre esponete il vostro pensiero:


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3 commenti:

  1. Una canzone che stra-adoro.
    Nella mia scala personale del cantautore viene al secondo posto, dopo "T'innamorerai" e prima di "Principessa".
    Però, effettivamente, fa pensare che sia quasi lecito stuprare o picchiare una fidanzata infedele, e con i dati sempre più sconcertanti su femminicidi e simili, forse sarebbe meglio veicolare altri messaggi.
    Ciò non toglie che, in quegli anni, ci facevamo molte meno pippe mentali e le canzoni erano fantastiche anche se "pericolose".
    Si stava meglio?

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    1. Io non ho interpretato così l'ultima strofa di questo brano; ma la vedo come un'esternazione della rabbia del protagonista, immediatamente sopita dal raziocinio, che riporta al buon senso,restando con il ricordo "di un amore tenero e pulito"!

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  2. Masini, che peli sulla lingua non ha...mai avuti!

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