martedì 19 gennaio 2021

[Fumetti] Diabolik Anno LX 1: Vile inganno. Recensione



Con un po' di ritardo (me ne scuso) guardiamo insieme il primo numero di "Diabolik Anno LX con una storia davvero molto bella e ben fatta, "Vile Inganno". Questo albo è arrivato in tutte le edicola l'1 gennaio e si presenta accattivante a partire dalla copertina, dove vediamo un ragazzino minacciato da decine di coltelli. Proprio questo giovane sarà uno dei protagonisti di questa storia che vedrà Diabolik ed Eva Kant alle prese con una missione non facile visto che rischiano di incappare in una doppia trappola.  



Il re del terrore ha intenzione di rubare una preziosa spilla dall'Istituto di Credito Transbek diretto da Marta Vanber. Mentre sta perlustrando il sottosuolo di Clerville per ultimare i preparativi del piano, Diabolik incontra un ragazzino di nome Luca, il quale appare spaventato: si è rifugiato nelle fogne perché solo, in attesa che il fratello esca di prigione. Il ladro tuttavia non può lasciarlo andare dato che l'ha visto e per non correre rischi decide di portarlo con sé. 


Luca però nasconde un segreto: il commissario Zelter l'ha usato per trarre in inganno Diabolik. Se il giovane condurrà la Polizia da lui ed Eva allora potrà rivedere suo fratello carcerato, altrimenti finirà molto male per tutti. L'obiettivo di Zelter non è quello di arrestare i due criminali, bensì ucciderli. Perché? Il motivo è riconducibile alla scoperta di una cimice all'interno degli uffici della direttrice dell'Istituto (opera ovviamente di Diabolik). Questo ha indotto i piani alti a convocare il detective Ginko e a togliere il caso a Zelter


Ginko sa come pedinare il suo nemico e per questo escogita un piano per bloccarlo all'interno della struttura al momento del colpo. Diabolik ed Eva sono in guai seri: da un lato rischiano di essere acciuffati da Ginko, dall'altro c'è un commissario furioso che vuole ucciderli e sa dove trovarli. E chi ci di va di mezzo? Un povero bambino costretto a giocare a scacchi con la vita e con tutto ciò che resta della sua famiglia distrutta da episodi spiacevoli. La sua situazione infatti è stata perfettamente sintetizzata dalla bellissima copertina di questo numero, dove tutti i rischi del caso pendono soprattutto sulla testa di un'anima innocente, la cui colpa è quella di essere rimasto solo al mondo e lontano dall'unico parente che ha.


L'Anno LX di Diabolik comincia molto bene. "Vile Inganno" si rivela come un perfetto thriller ricco di suspense, come qualcosa di terribile fosse pronta ad accadere da un momento all'altro. Il lettore vive questa esperienza di lettura con una certa tensione, chiedendosi come andrà a finire questa volta per la coppia di ladri più famosa di sempre. La trama è precisa, lineare e non pecca di attenzione come successo in altre rare occasioni con finali affrettati per velocizzare appunto la conclusione. 

Diabolik ed Eva fanno emergere tutto il loro lato umano, a tal punto da affezionarsi a Luca nonostante inizialmente fosse un recluso. Al lettore ovviamente non vengono raccontati altri particolari della trama, per correttezza nei confronti di chi è rimasto indietro. Personalmente, una delle migliori storie lette fino ad ora. 

2 commenti:

  1. Vero, inizia bene l'anno diaboliko anche se penso sia un filo inferiore alla storia precedente.
    Questo perché un lettore navigato può intuire facilmente che Dk avesse orchestrato tutto (io ad esempio già lo immaginavo, a causa di inquadrature particolari)...

    Moz-

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    1. Non posso che darti ragione. Diabolik è stato uno dei fumetti da me più volte preso e abbandonato, ripreso e riabbandonato. Per questo posso soffermarmi ad analizzare la storia in sé per sé per ora

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