sabato 5 dicembre 2020

Amon: il manga che racconta le origini di Devilman

Amon Devilman

 

Nell'analisi dedicata a Devilman (che potete trovare cliccando qui), il manga più importante e famoso del maestro Go Nagai, ci siamo sempre chiesti cosa sia successo ad Akira Fudo dopo la morte di Miki e come si sono svolti i trent'anni che hanno anticipato l'Apocalisse e quindi la battaglia finale tra l'uomo diavolo e l'esercito di Satana. Alcune di queste risposte sono state esposte in un manga intitolato "Amon - The Apocalypse of Devilman", presentato dallo stesso Nagai e realizzato da Yu Kinutani. Pubblicato in Giappone nel 1999 e giunto in Italia nel 2005, quest'opera presenta molte differenze stilistiche rispetto ai disegni di Go Nagai ma riprende alla perfezione, se non in maniera più estrema, il concetto del male presente all'interno del manga che ha dato origine a tutto. 

È possibile consultare un'ampia introduzione al mondo dei demoni e l'analisi completa di tutta l'opera al seguente link: 




La trama (allerta spoiler)

Dopo la morte di Miki Makimura, Akira/Devilman decide di combattere contro Satana solo per sé stesso, chiudendosi in mondo fatto di dolore, rabbia, odio e disperazione. Tali sentimenti permettono ad Amon, il demone con il quale Akira si è fuso in passato, di prendere il sopravvento e liberarsi dalla sua prigionia fisica e spirituale. Akira viene dunque rinchiuso in un dimensione profonda del sub conscio di Amon e lì sembra destinato a passare il resto della sua esistenza. 

Amon si presenta come il demone più temuto di tutti, considerato addirittura secondo solo a Satana per fama e potenza. Il suo scopo è quello di vendicarsi del capo dell'Inferno per averlo costretto a fondersi con un umano e provocargli gravi umiliazioni dato che Akira, per il suo cuore puro, aveva preso il sopravvento sulla parte demoniaca assimilando i poteri dello stesso Amon. Dopo vari tentativi da parte degli amici di farlo rinsavire, alla fine Akira resta imprigionato: solo l'intervento di Satana permetterà al giovane di poter tornare in sé, grazie anche alla sconfitta di Amon per mano del capo degli spiriti infernali. 


Dopo questa parentesi, Kinutani torna al mesozoico, quando i demoni e i dinosauri abitavano il mondo e si combattevano gli uni con gli altri per la sopravvivenza. La stirpe che compare per prima è quella delle Sirene, esseri simili ad arpie ma con la pelle scura e arti simili a quelli visti nel personaggio di Silen (o Sirene). La madre di questi esseri, un giorno, partorisce un bambino dalle sembianze umane con i poteri simili a quelli di un demone. Considerato una disgrazia per le Sirene, il bambino viene abbandonato e costretto a crescere da solo.

Anni dopo, il giovane (di cui non conosciamo il nome) è cresciuto ed è in grado di uccidere e divorare dinosauri con una semplicità fuori dal comune. Durante le sue peripezie, scopre che in una caverna è nascosta una Sirene che non è altro che l'omonimo personaggio conosciuto nell'opera di Nagai, la quale per i suoi colori chiari e per le grandi ali ai lati della testa era stata nascosta dalla madre di tutte le Sirene affinché non morisse e non venisse esiliata. Intanto, nel mondo si scatena la genesi, con l'avvento di Satana e di tutti i demoni che però sancisce la fine della stirpe delle Sirene.


I due rinnegati si recano dunque dalla genitrice, un essere gigantesco che alla fine offre sé stessa con lo scopo di rendere i due figli più potenti: alla fine viene divorata da quest'ultimi. Col passare del tempo, si scopre che in cielo esiste una sfera, una specie di stella, all'interno della quale è contenuto lo spirito del leggendario Amon, un demone storicamente famoso e reputato così pericoloso che Dio decise di imprigionarlo, evitando in futuro di creare demoni con la sua furia omicida e distruttiva. La leggenda narra che chi è dotato di grande forza spirituale può ambire a fondersi con Amon: il giovane decide dunque di compiere l'impresa, riuscendo a unirsi con il demone e a riportarlo in vita.


Amon si mostra subito un personaggio fuori dal comune, il cui scopo è quello di dichiarare guerra a Dio e a Satana, il quale è braccato intanto dai guerrieri di Dio. Durante la storia, si scoprirà il profondo legame tra Satana e Amon, fin a far emergere il vero scopo del primo: creare un mondo di demoni non per difendere quest'ultimi o tutelarli, ma per dare soddisfazione ai suoi desideri e al senso di rivalsa verso Dio e gli Arcangeli. Dopo la battaglia nella città di Dio e Asuka (un essere intenzionato a sfruttare il potere dei demoni per prendere il posto di Satana), ha inizio il processo che porterà alla seconda caduta dell'angelo decaduto che alla fine assumerà le sembianze di Ryo Asuka, mentre Amon sarà relegato di nuovo in un mondo di prigionia. Sirene intanto muore alla battaglia, ma prima di passare a miglior vita partorisce una nuova creatura che le somiglia in tutto e per tutto: quest'ultima sarà allevata da Kaim (nostra vecchia conoscenza) e prenderà lo stesso nome della madre (in poche parole ci troviamo davanti l'arpia di Go Nagai). 


Il resto del manga riprende le fasi che anticipano la morte di Miki e che porteranno alla sua morte, con l'inevitabile dichiarazione di guerra di Akira verso Ryo/Satana.


Le differenze rispetto all'opera di Nagai

Kinutani riprende la storia originale dandole dei contorni molto più dark e diabolici. Le differenze però ricadono innanzitutto nello stile, dove vediamo personaggi con tratti molto più delicati e femminili su certi aspetti, dove a fare da padrona è la fascinazione del corpo sia maschile sia femminile. Incantevoli le rappresentazioni delle demonesse e di Miki, tutte dotate di forme giunoniche e sinuose, maggiormente enfatizzate rispetto a quanto visto in "Devilman" dove tali dettagli emergono in pochi momenti del manga di Go Nagai. Anche il corpo di Akira e di Satana sono molto esposti all'anatomia tutta personale di Kinutani che ci mostra dei personaggi magri ma dotati di una muscolatura importante. 


L'apocalisse è rappresentata in maniera più chiara, specialmente nelle scene in cui Akira ci ricorda un po' il personaggio del Corvo di James O Barr. Qui però l'odio e la vendetta sono state proiettate nella loro massima forma, a tal punto da indurre a un impatto visivo devastante nel momento in cui passiamo da Devilman ad Amon: il demone è qualcosa che rappresenta tutto ciò di cui i comuni umani possono aver paura sia nella sua forma fisica sia nella componente caratteriale. Il suo aspetto riprendere molto quella di Akira trasformato, ma è molto più curato nei dettagli e presenta varie squame che lo rendono più pauroso e impressionante.

Satana invece è reso in maniera ancora più femminile, senza dimenticare che in natura è un esser ermafrodita. Raccapriccianti sono poi tutti gli altri mostri: alcuni si lasciano guardare ma molti altri rimandano non solo alle tavole di Nagai ma anche a quelle di altri maestri dell'orrore dei manga. 


Dopo la genesi, quando la storia torna a parlare della vita di Akira e Miki, notiamo dei dettagli nuovi ma che fondamentalmente non cambiano la trama più di tanto. 


Amon e Satana: qual è il legame?

Perché Amon è così forte e temuto da tutti? Nell'opera di Kinutani scopriamo che non è un essere nato in maniera naturale come tutti gli altri suoi simili, bensì non è altro che la parte oscura di Satana. In sintesi, Satana sapeva di avere un lato di sé che poteva comprometterlo e decise di liberarsene rinchiudendolo in un'altra dimensione: i due esseri quindi erano stati in passato una sola cosa ed è questo che genera la resistenza di Amon e un sentimento affettivo da parte di Satana, il quale in tutta la sua esistenza ha voluto bene solo a due persone. 

La prima ovviamente è Amon, al quale ha saputo rinunciare nel momento in cui Satana si è innamorato di Akira. L'unico modo per fare sopravvivere l'umano, conosciuto da piccolo quando era Ryo Asuka, era farlo fondere con Amon. L'angelo decaduto però dovrà presto accettare il duello finale con l'amato amico/nemico e alla fine uccidere entrambi per restare da solo sulla terra, ormai desolata e privata di ogni forma di vita. 


Satana appare dunque come un personaggio cinico, egoista e vittima di un singolo momento di debolezza che ha cambiato la storia dell'umanità e dei demoni. Amon è un ribelle che non ha voluto sottostare a nessuno: né a Dio, né a Satana né ad Akira. Eppure è stato capace di strappare una lacrima al nemico giurato nel momento in cui è stato sconfitto nella primo volume del manga per favorire la liberazione di Akira. Del resto, come già detto, un tempo erano un'unica cosa.

Nel manga inoltre notiamo tutto il dolore, quello più profondo, dello stesso Akira la cui colpa è stata quella di essere stato vittima di un progetto a cui non voleva far parte, accollandosi alla fine una missione che l'ha visto spogliato di affetti e umanità, per poi ritrovarsi a combattere solo in memoria dei tempi andati e dei suoi alleati Devilman

L'Oav

"Amon - The Darkside of Devilman" ha poi ispirato l'Oav "Amon - The Apocalypse of Devilman" che ritrae solo la parte dello scontro interiore di Akira contro Amon, con un vero e proprio duello tra i due che vedrà la vittoria di Devilman contro il vero padrone dei suoi poteri. 

LEGGI ANCHE: 

  • Devilman Vol.1: L'eredità di Paura. Il mesozoico, Dante e il sabba nella Genesi di Nagai;
  • Devilman Vol. II: lo scontro con l'arpia Silen tra demonologia, mitologia ed eros;
  • Devilman vol. III: vecchie e nuove guerre, al via l'era del terrore;
  • Devilman vol. IV: una nuova età oscura tra follia umana, guerre totali, razzismo e l'Apocalisse di Giovanni;
  • Devilman vol. V: l'idea del male di Nagai e il ciclo dei vinti;
  • Amon: il manga che racconta le origini di Devilman
  • Devilman Anime: la prima serie dedicata alle avventure dell'Uomo Diavolo
  • Devilman, la Genesi: l'inizio della storia nel primo Oav tratto dal manga di Go Nagai
  • Devilman - L'arpia Silen: trama e differenze tra il secondo Oav e il manga
  • Amon - The Apocalypse of Devilman: l'ultimo Oav che rompe gli schemi della trama
  • [Anime] Devilman Crybaby: il dolore di Akira Fudo in una versione rivisitata del manga di Go Nagai
  • 9 commenti:

    1. L'ho digerito fino ad un punto, quando poi comincia ad entrare nella mitoglogia di Nagai stesso riscrivendo la storia ho mollato. Bello il tratto ma la storia poi per me non ingrana.

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      1. io l'ho apprezzato solo perché ha spiegato l'origine dei demoni, tenendo conto che è stato proprio lo stesso Nagai a presentare il progetto. Per la trama però ti do ragione: nulla di originale, è solo una forma espressa di quanto accennato in Devilman

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    2. Un ottimo resoconto scritto. Mi è piaciuto molto questo manga, anche se non è considerato canonico. Purtroppo non risolve un punto cruciale che lo stesso Go Nagai si è dimenticato di spiegare: quando, Esattamente, Satana si è innamorato di Akira? Era davvero lui l'amico d'infanzia di Akira? (Evidentemente no perché quando Satana scopre l'inganno di Psicogenie vediamo le foto di un Ryo Asuka ragazzo.
      Per il resto un gran prequel.

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      1. Invece penso sia canonico e collegato. Non per nulla il prodotto ha visto la luce perché l'ha voluto proprio Nagai, il quale presentò personalmente l'opera di Kinutani. Inoltre, Amon spiega molte cose del passato dei demoni. Per quanto riguarda i sentimenti di Ryo Satana, penso che in Amon sia stato fatto un gioco eccessivo di flashback che non ti fa capire na mazza

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    3. Letto ad aprile ero incuriosito da cosa e come avrebbero raccontato di Amon e mi ha abbastanza deluso. Forse non era il caso di aggiungere spiegare parti della storia solo accennate dal maestro Nagai con idee personali di Kinutani.

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      1. Idee personali che Go Nagai ha apprezzato dato che fu lui a presentare il progetto di Kinutani. Il manga è sicuramente dotato di una trama non avvincente ed è esagerato su molti aspetti però ci spiega alcune cose che forse meritavano una risposta.

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      2. Ho adorato la parte non raccontata che precede lo scontro finale con Satana. Bellissima la fusione tra i Devilman ed l'ultimo dei bulli amici di Akira, le tavole più belle del manga per me.

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    4. Ho dato un'occhiata al manga...Devo dire che, da profano, è stata una sorpresa..la battaglia tra Amon e Zenon, ma soprattutto il sacrificio di Dosuroku...bellissima quella parte.
      L'Akira "stile Corvo" come l'hai chiamato non mi dispiace affatto :D

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      1. Amon secondo me, se restiamo ai primi tre volumi, non è nemmeno male ma gli ultimi due se li potevano risparmiare.

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