[Cinema] Una poltrona per due: un film di Natale che vale più di un certezza nella vita! Ripercorriamo la storia di uno dei cult più amati di questo periodo dell'anno.
Una poltrona per due: il film di Natale per antonomasia
Nella vita ci sono poche certezze: una di queste è la trasmissione di "Una poltrona per due", ogni 24 dicembre, su Italia 1. L'intramontabile cult con Eddie Murphy e Dan Aykroyd andrà in onda sulla rete Mediaset ancora una volta, rispettando una delle maggiori tradizioni televisive in occasione della vigilia di Natale. Spesso facciamo ironia sulla persistente proiezione di questo lungometraggio sul piccolo schermo, ma in realtà noi tutti (quasi) siamo legati a una delle perle più nostalgiche provenienti dai mitici anni '80. Per la prima volta, su questo blog, proverò brevemente e ripercorrere la storia di "Una poltrona per due".
Il film
C'è da dire che quando uscì "Una poltrona per due" (film palesemente ambientato a Natale) faceva piuttosto caldo dalle nostre parti: era infatti l'8 giugno 1983 quando fece il suo esordio nei cinema a stelle e strisce. Il soggetto e la sceneggiatura nacquero da un'idea di Timothy Harris e Herschel Weingrod, mentre Aaron Russo e George Folsey Jr. si occuparono della produzione (il primo fu produttore, il secondo produttore esecutivo).
In principio il titolo coniato per la commedia fu "Black & White" ma poi si puntò tutto su "Trading Places". A dirla tutta molte cose furono messe in discussione prima della realizzazione della pellicola e infatti, Gene Wilder e Richard Pryor furono inizialmente pensati per interpretare i ruoli di Winthorpe e Valentine. Purtroppo, il mitico Pryor (pace all'anima sua) fu costretto a dare forfait a causa di un brutto incidente che gli provocò diverse ustioni in varie parti del corpo: i tempi di riabilitazione erano lunghi e per questo motivo, su volere di Landis e degli sceneggiatori, fu chiamato in appello Eddie Murphy, già noto all'epoca per il film "48 ore" e svariate partecipazioni al Saturday Nigth Live (inutile dire poi chi e cosa è diventato negli anni a seguire).
La scelta di Murphy costrinse però gli addetti ai lavori a cambiare anche l'attore destinato al ruolo di Winthorpe. Il caro Eddie voleva un altro profilo al posto di Wilder perché voleva in qualche modo sentirsi importante e non un rimpiazzo. Per questo motivo si guardò oltre, fino a giungere a Dan Aykroyd (che di questi tempi va forte anche con "Blues Brothers" e "Ghostbuster"). Per la parte di Mortimer Duke si puntò invece a Don Ameche al posto di Ray Milland, mentre per il personaggio di Coleman la scelta ricadde su John Gielgud (anche perché Ronnie Barker rifiutò per non allontanarsi dal Regno Unito).
Per la parte di Clarence Beeks fu affidata a Paul Cleason ma solo in un secondo momento: infatti, il ruolo doveva essere destinato a G. Gordon Liddy, il quale in precedenza conquistò le pagine della cronaca come una delle figure principali dello scandalo Watergate nel 1972. A Liddy non andava a genio il fatto di girare una scena in cui avrebbe dovuto avere un rapporto con il gorilla (Don McLeod). La cosa interessante è che nella scena del treno, Gleason è intento a leggere l'autobiografia dello stesso Liddy. Ovviamente, non va dimenticata la straordinaria Jamie Lee Curtis nei panni di Ophelia, anche perché parliamo di uno dei principali protagonisti di questa commedia natalizia.
Il film venne girato tra New York e Filadelfia (con la sola sequenza finale nell'isola di Saint Croix, nelle Isole Vergini americane) dal 13 dicembre 1982 al 1º marzo 1983. Le musiche furono realizzate da Elmer Bernstein e nella colonna sonora, per quanto riguarda il tema di apertura, è stata inserita l'ouverture da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart.
In Italia, "Una poltrona per due" esordì nelle sale il 19 gennaio 1984. Vista poi l'ambientazione natalizia, a partire dal 1997 la pellicola è stata sempre trasmessa su Italia 1 ogni 24 dicembre, giorno della vigilia di Natale (l'unica eccezione risale al 2005, anno in cui effettivamente gli ascolti in quella fascia oraria furono più bassi). Infatti, nel nostro Paese "Una poltrona per due" continua a tenere incollati al piccolo schermo milioni e milioni di persone, registrando percentuali di share sempre importanti.
Torniamo ora agli anni '80. Il successo dell'opera di Landis fu tale da far scattare una candidatura agli Oscar per la miglior colonna sonora. La statuetta d'oro non arrivò ma il film si consolò con due Bafta per il Miglior attore non protagonista Denholm Elliott e la Migliore attrice non protagonista Jamie Lee Curtis.
Negli anni successivi non sono mancati però dei curiosi casi mediatici. Ad esempio, nel 2010, in occasione dell'entrata in vigore negli Stati Uniti d'America di nuove normative inerenti ai mercati finanziari, il presidente della Commodity Futures Trading Commission, Gary Gensler, ha colloquialmente ribattezzato Eddie Murphy Rule l'insieme delle direttive a contrasto dell'insider trading, traendo ispirazione da quanto avviene in Una poltrona per due. Infine, dopo i terribili attentati dell'11 settembre 2001 in Usa, alcune emittenti televisive hanno scelto di tagliare una frase di Winthorpe, che, rivolgendosi a Valentine, all'ombra delle Torri Gemelle e parlando del trading di borsa, dice: «Qui o uccidi o sei ucciso».
E niente, anche quest'anno il suo Aykroyd/Murphy ci farà compagnia durante il cenone della vigilia di Natale: lo guarderete anche questa volta? Occhio che stasera in tv c'è una bella concorrenza eh!
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Diciamo sì.. dopo La vita è meravigliosa, un altro must imperdibile!! Buon Natale!!!
RispondiEliminaBuon Natale Francus!
EliminaIl film più rivisto di sempre, ed a pezzetti, l'ho visto interamente forse solo due volte :D
RispondiEliminaAuguri!