sabato 27 febbraio 2021

Dylan Dog 414 - Giochi Innocenti: demoni e bambini nella visione di Barbato e Martinello



Un ritorno straordinario e meraviglioso di Dylan Dog che questo mese è in edicola con l'albo numero 414 intitolato "Giochi Innocenti". Insieme all'investigatore dell'incubo vediamo ancora la bella poliziotta Rania (i due si sono mossi insieme anche nel precedente volume "I Padroni del Nulla). Entrambi dovranno investigare su una lunga serie di misteriose sparizioni di bambini in una trama che va ben oltre il semplice thriller/horror, riuscendo a penetrare nelle zone più remote del mondo spirituale e dell'animo umano. 


Dopo circa un anno di assenza ecco un ritorno in grande stile della sceneggiatrice Paola Barbato, la quale ha scritto una delle migliori storie viste fino ad ora su Dylan Dog. A rendere il testo ancora più coinvolgente c'hanno pensato i disegni di Paolo Martinello, autore di un vero e proprio omaggio all'arte di Gustave Doré e alle sue illustrazioni della Divina Commedia. Tuttavia c'è anche molto ma molto di più dietro.


La trama in breve

Dylan Dog riceve un video da parte di una bambina di nome Allie, la quale sostiene che un mostro si nasconde nelle sua casa di bambole. L'inquilino di Craven Road scopre che però quel video è stato girato e inviato con il cellulare di Rania (poliziotta amica ed ex del protagonista). Si scopre che Raina ha un legame molto profonda con la piccola, essendo quest'ultima la figlia della sua cara amica Becky


I due si mettono all'opera e con il passare delle ore vengono a sapere che negli ultimi tempi altri ragazzini sono scomparsi in circostanze strane come nel caso di Allie. La trama va a intrecciarsi con il passato della poliziotta di origini mussulmane: da piccola ha visto la sorella e il fratello sparire dopo essere stati portati via da una creatura mostruosa in grado di spostarsi da una dimensione all'altra. Che ci sia un legame tra quegli orribili fantasmi d'infanzia e le sinistre sparizioni?


Dylan intanto trova il covo dove si trovano i bambini ma l'approccio non sarà dei migliori: sono stati catturati da demoni intenti a renderli come loro e a farli lavorare in quella che sembra essere una piccola parte dell'Inferno, dove i prescelti vengono chiamati "famigli". I due adulti quindi riusciranno a trovare i bambini spariti e a sapere che fine hanno fatto anche i cari di Rania ma intanto il nostro Oldboy dovrà vedersela anche con sé stesso e l'attrazione che la sua indole sviluppa sui demoni. 


Recensione

"Giochi Innocenti" è un tuffo nella cultura letteraria e artistica orientale ma probabilmente non manca di qualche riferimento al Giappone in merito ai disegni di alcune tavole. La sceneggiatura di Paola Barbato è convincente e avvincente: è una storia da leggere immediatamente, senza lasciare spazio a pause o a riflessioni avventate. La cosa che colpisce è la totale imprevedibilità degli eventi e sul possibile evolversi dei fatti. 


La bravura della Barbato sta nell'aver messo sul tavolo di gioco molto della psicologia umana, dei tormenti di ogni singola persona (vedi Raina) o delle preoccupazioni su un finale drammatico (vedi Dylan). I bambini danno la giusta carica emotiva al racconto e i disegni di Martinello sono così intensi da dare tanta bruttezza quanto grazia ai demoni che padroneggiano la seconda parte delle trame. I due autori hanno messo nero su bianco la materializzazione dei peggiori incubi che si possono fare di notte, ricalcando in un certo senso quanto visto in Devilman di Go Nagai e Berserk di Kentaro Miura


Ovviamente, non mi è dato sapere se come fonte di ispirazione abbia preso in considerazione i due manga ma è sicuro l'omaggio ai disegni di Gustave Doré a proposito dell'Inferno di Dante e del Paradiso Perduto. Non è un caso che proprio Doré sia stato il principale punto di riferimento di Nagai per le realizzazione delle tavole del suo manga più celebre, così come anche Miura (che tuttavia si rifà anche ad altri artisti come Escher, Boch e Giger). Orde di demoni, vortici infernali, umani torturati, bambini trasformati in mostri e ragazzini ancora in tempo da salvare. Tra questi bambini c'è anche l'adulto Dylan Dog che tutte le creature infernali vogliono ma solo uno potrà sceglierlo e accudirlo come famiglio. La forza di volontà del nostro eroe è tale da salvare gli infanti spariti negli ultimi sei mesi e sé stesso: il male non riuscirà mai a piegarlo.


Straordinaria anche la motivazione che induce i mostri a catturare i bambini: quest'ultimi sono troppo felici ed essendo sempre tali non sanno cosa sia il male, quindi è più facile svilupparlo in loro e renderli loro eredi. È per questo motivo che Rania da piccola non è stata rapita perché era una bambina infelice e poi è diventata una grande persona da adulta. Il tutto si scatena in un turbine di emozioni e sensazioni che porteranno al finale che tutti sperano o che non si aspettano.


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