Cinema - I Molti Santi del New Jersey: il film prequel de "I Soprano" che mostra le origini dell'iconico personaggio di Tony.
I Molti Santi del New Jersey: le origini di Tony Soprano
Chi non ricorda la serie tv I Soprano? Prendete la voce di Christopher Moltisanti che ritorna dall'aldilà e mettetela a narrare le origini di un mito intramontabile, attraverso un film dedicato alle origini del boss Tony. I Molti Santi del New Jersey è il film prequel del telefilm che consacrò a livello mondiale l'ideatore David Chase e l'attore James Gandolfini. Mi è capitato di vedere il film durante questa estate, in una delle poche occasioni in cui finivo presto di lavorare in terra elbana.
I Molti Santi del New Jersey, noto negli Usa come The Many Saints of Newark oppure The Many Saints of Newark - A Sopranos Story, è uscito nelle sale cinematografiche nel 2021, sotto la regia di Alan Taylor. Tuttavia, la realizzazione del film risale a prima dell'esplosione del Covid-19 e causa della stessa Pandemia la sua distribuzione fu più volte rinviata.
La trama è ambientata negli anni in cui Tony Soprano era un adolescente. La voce fuoricampo del defunto Christopher ripercorre i momenti in cui il futuro boss di Newark diventa "uomo" e decide di seguire le orme del padre ma soprattutto dello zio Dickie Moltisanti. Dickie è il padre di Chris e nella serie "I Soprano" non lo abbiamo conosciuto perché morì quando il figlio era nato da pochi mesi. Il film di Taylor ci consente quindi di conoscere questa figura, protagonista principale e punto di riferimento del giovane Tony. Per il resto sono presenti tutti i personaggi del telefilm: c'è Livia (la folle madre di Tony), lo zio Junior, Paulie, Silvio e Pussy Bonpensiero. In aggiunta, oltre Dickie, abbiamo modo anche di conoscere il padre di Tony, Johnny, interpretato dal mitico Jon Bernthal.
I Molti Santi del New Jersey ha soprattutto una valenza storica, dato che la sceneggiatura di basa sulle rivolte di Newark del 1967, periodo in cui la comunità italoamericana era in forte tensione con quella afroamericana. Quindi si parte da fine anni '60 e si arriva nella prima metà dei '70: qui il regista accompagna lo spettatore nell'evoluzione degli affari del clan dei Moltisanti, per poi arrivare alla loro crisi dovuta proprio dalla rivalità con Harold McBrayer, criminale afroamericano.
Il film mostra il difficile contesto familiare in cui è cresciuto Tony, il quale cerca di tenersi fuori dagli affari del clan, soprattutto grazie allo zio Dickie, fratello della madre. Già da adolescente, Tony soffre il complicato rapporto con la madre, un legame che piano piano tende ad annullarsi completamente come poi vedremo nel telefilm di Chase. Ragazzo intelligente ma poco applicato, Tony percorre una strana strada tra bene e male, cercando di comprendere la psicologia del lavoro del padre e del resto della famiglia. A guidarlo è spesso Dickie, il quale tuttavia non è né uno stinco di santo né una persona particolarmente equilibrata: la tragica morte di suo padre, la gelosia nei confronti dell'amante, i richiami dello zio Sally in carcere, le difficoltà nel gestire gli affari dei Moltisanti/Soprano lo indurranno ad assumere la connotazione di personaggio più drammatico del lungometraggio. Eppure, Tony deciderà di diventare un criminale stipulando proprio un patto con lo zio Dickie, il quale sarà purtroppo incapace di fermarlo.
I Molti Santi del New Jersey è nato dall'intenzione di David Chase nel creare un possibile prequel de "I Soprano", annullando tra l'altro la possibilità di un sequel specie dopo la morte di James Gandolfini. Su suggerimento di alcuni amici e colleghi, Chase cominciò a sviluppare l'idea di una storia su Johnny Soprano, padre di Tony. Naturalmente, Chase diede un senso alla sceneggiatura introducendo l'argomento storico dei conflitti di Newark del 1967, applicando ad esso varie sottotrame legate ai personaggi principali. Nel 2018 la New Line Cinema acquisì i diritti del film insieme a HBO Max. A questo punto, Alan Taylor fu scelto per la regia del film grazie anche alle sue passate collaborazioni con i Soprano (fu infatti regista di alcuni episodi della serie).
La domanda che tutti però si chiesero fu la seguente: chi interpreterà Tony Soprano in versione ragazzino? Ebbene, dopo un severo provino fu ingaggiato Michael Gandolfini, figlio del compianto James. Per prepararsi al ruolo, il giovane attore riguardò più volte il padre recitare nella serie tv, cercando ovviamente di prendere le distanze dal suo ruolo di adulto e di boss. Non è un caso che in alcune fasi delle riprese, Taylor fu costretto a rifare alcune scene per via dell'eccessiva immedesimazione di Michael Gandolfini nel Tony di trent'anni dopo. Alla fine comunque il risultato è bene riuscito e la maggior parte della critica ha elogiato "I Molti Santi del New Jersey" come il degno prequel de "I Soprano". Nel cast è presente anche la buon'anima di Ray Liotta che interpreta sia Hollywood "Dick" Moltisanti sia Salvatore "Sally" Moltisanti, rispettivamente padre e zio di Dickie.
Le riprese della pellicola iniziarono il 3 aprile 2019 a Brooklyn per poi essere spostate a Newark il 7 maggio e terminare nel giugno 2019. I lavori furono estesi anche a Bloomfield. Tuttavia, ci furono non poche complicazioni per la distribuzione a causa della pandemia di Covid-19: dal 25 settembre (prima data stabilita) si passò al 12 marzo e poi al 24 settembre 2021. Il film fece il suo esordio al cinema e contemporaneamente in streaming su HBO Max per i primi trentuno giorni, a partire dal 1º ottobre 2021. In Italia, I Moti Santi del New Jersey arrivò il 4 novembre. Naturalmente l'opera fu vietata ai minori di 17 anni non accompagnati da adulti per via della violenza di alcune scene e di un linguaggio molto scurrile.
Tornando al film, le ambientazioni ricordano tantissimo quelle ammirate ne "I Soprano". In alcuni istanti sembra rivedere anche il docu-cinema di Martin Scorsese, specie quando la macchina da presa allarga la visione sulle abitudini di alcuni personaggi. La sceneggiatura cerca di incorporare tutti gli elementi di spicco della storia nelle due ore di durata del film, andando dritta al sodo e mostrando la sana azione tipica dei gangster movie di una volta. Essendo poi ambientato negli anni '60, I Molti Santi del New Jersey deve cercare anche di rispettare la vecchia tradizione dei film drammatici di mafia, provando nel contempo a prendere le distanze da personaggi altrettanto maledetti come Michael Corleone, Tony Montana e Tommy DeVito. In particolare Dickie deve portarsi sulle spalle il ruolo di protagonista principale e mettere davanti agli spettatori tutti i demoni che affliggono il suo animo, costringendolo a compiere gesti estremi che vanno anche oltre la sua appartenenza alla malavita di Newark.
Per quanto riguarda Tony, vediamo la sua innocenza avviarsi verso la trasformazione finale. Devo ammettere che il regista è stato comunque bravo a chiudere il film lasciando un senso di incertezza, nel senso che chi non ha visto i Soprano potrebbe pensare che la vita del giovane Tony si fermi lì, ma così non è. Il finale lascia intendere tutto e nel contempo sblocca una suspense che solo il recupero de "I Soprano" potrà smontare. Quindi, esperti o neofiti che siate, mi raccomando, recuperate "I Soprano".
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