martedì 5 novembre 2024

Fumetti - Gli Infallibili: il nuovo fumetto di Leo Ortolani. Recensione completa


Fumetti - Gli Infallibili: il nuovo fumetto di Leo Ortolani. Ecco la recensione completa dell'ultima fatica dell'autore di Rat-Man.

Gli infallibili: il ritorno di Leo Ortolani

Leo Ortolani torna in grande stile con un nuovo fumetto, Gli infallibili. Si tratta dell'ultima fatica semestrale dell'autore di Rat-Man, edita da Panini Comics e pubblicata da maggio a ottobre 2024. Questa volta la storia è una bellissima parodia del mondo dello spionaggio, basata su una delle serie tv preferite di Ortolani, cioè "Agente Speciale" (The Avengers) degli anni '60. Il titolo del fumetto trae però ispirazione dal sequel "Gli Infallibili tre" del 1976/77. I personaggi ovviamente rimandano, in maniera comica, ai protagonisti John Steed ed Emma Peel (entrata in scena nella quarta e quinta stagione di "Agente Speciale): in "Gli Infallibili" vediamo l'agente segreto London (Deboroh per non dire Rat-Man) affiancato dalla signora Paul (Cinzia), un'agente transessuale consapevole che il completamento della sua transizione la costringerà ad abbandonate "Gli Infallibili".


Gli infallibili è un club composto da agenti segreti di solo sesso maschile, infatti, la presenza di donne è vietata per evitare la nascita di storie d'amore (non tenendo conto che anche persone dello stesso sesso possono innamorarsi). L'unica vera donna è l'anziana Madre, personaggio a capo dell'associazione che Ortolani disegna come una Emma Peel rassegnata dagli anni e dalle tragedie della sua precedente vita da Agente Speciale. Ortolani fin dall'inizio del fumetto si mostra intento a dare un taglio televisivo alle tavole, inserendo negli Infallibili anche la perfetta riproduzione della sigla di "Agente Speciale", dove Steed e Peel aprono una bottiglia di champagne facendo esplodere un colpo di pistola per poi brindare con sorrisi affettuosi. Nel remake a fumetti dell'autore pisano London chiude la sigla facendo una battuta nuova albo dopo albo. 

La trama vede London e Paul indagare su una serie di omicidi collegati alle bambole dell'amore, automi in grado di dare piacere sessuale ai clienti. I due agenti scopriranno che dietro a questo folle mercato c'è un malefico piano che rischia di mettere in serio pericolo il ruolo degli esseri umani. 


Gli infallibili è un fumetto che vuole rendere omaggio ad "Agente Speciale", parodizzare anche il genere spionaggio e lanciare temi importanti. Ortolani ha scelto la serie tv britannica perché negli anni '60 è stata tra le prime produzioni audiovisive ad affiancare una donna al protagonista uomo, specie in una trama ricca d'azione e considerata, all'epoca, da "maschi". Fino alla fine degli anni '80 non è stato facile per le donne identificarsi in generi cinematografici e letterari distanti dai classici plot romantici, eppure alcuni autori sentivano il bisogno di riqualificare la figura della donne nelle opere d'azione, in faccende che un tempo venivano considerato non adatte per il gentil sesso. Da questo punto di vista, negli anni '60 The Avengers fu una novità perché le suue donne erano libere, autosufficienti ed emancipate. Soprattutto la coppia Steel/Peel divenne un'icona mondiale della televisione.


Tra gli altri personaggi di "Agente Speciale" Ortolani ha lavorato molto anche sul Cibernauta, un robot nemico di Steel e Peel basato sulla figura di Valker e ribattezzato "Robota". Volete sapere che aspetto abbia il super criminale de "Gli Infallibili"? Non ve lo dico perché è talmente spassoso che dovrete scoprirlo da soli. È doveroso aggiungere che lo scopo di Ortolani è stato anche un altro, cioè usare questa storia per rispondere al film Barbie e consentire al patriarcato di dire la sua sugli argomenti trattati nella pellicola di Greta Gerwig. Ad ammetterlo è lo stesso fumettista nella scheda di approfondimento in calce al primo albo, assumendosi tutte le responsabilità del caso: non si tratta di un patriarcato contro la donna ma di una trama dove si parla di un uomo e una donna messi insieme per forza dalla società che progredisce. L'introduzione dell'Agente Paul, in fase di transizione, è la cosa più simbolica che Ortolani potesse rappresentare in questa sua ultima produzione.


"Gli Infallibili" recupera la classica comicità di Ortolani, se non all'ennesima potenza. Come sempre le battute sono esilaranti, dissacranti e non prive di Black Humor. Politicamente scorretto quanto basta, il bizzarro e curioso agente London si riscatta poco alla volta con le azioni, specie in favore della collega Paul, la quale alla fine sceglie la sua condizione di trans pur di sentirsi viva e non schiava di un perfido criminale che offre le bambole al mondo per risolvere tutti i presunti problemi degli uomini. Ortolani descrive in maniera così dettagliata la sua nuova Cinzia da renderla più donna di una vera donna, ma soprattutto libera dalla paura pregiudizi. Gli Infallibili affronta in maniera delicata il tema dell'omosessualità: la riuscita di questo fumetto non sta solo nell'aver riscattato la figura della donna, bensì nel fatto di aver abbattuto un altro limite della società mettendo un personaggio omosessuale (prima) e trans (dopo) a braccetto con il protagonista maschio (che tra l'altro è una parodia di sé stesso in tutto e per tutto).

Un altro aspetto contraddittorio della vecchia società patriarcale sta nel fatto che l'autore parla del club degli Infallibili come un ritrovo di soli maschi, con lo scopo di evitare che donne e uomini possano innamorarsi tra loro. Questo è un elemento inequivocabile della mentalità degli anni '60, la quale non pensava e non ammetteva rapporti tra persone dello stesso sesso. In una scena del fumetto London e Paul notato e sottolineano che l'amore non ha genere e che anche un agente maschio omosessuale può innamorarsi e vedere morire sul campo di battaglia il proprio amato. Il cuore batte allo stesso modo e il dolore consuma in egual misura.


Questo interessante percorso esistenziale cresce pagina dopo pagina attraverso il complicato rapporto tra i due compagni di squadra. London dovrà aiutare Paul ad accettare ciò che è senza timori e rimpianti. Paul dovrà affiancare London per renderlo un uomo migliore, distante dalle influenze di un insulso maschilismo che vuole la donna costantemente dietro ai fornelli. Tra battute di un certo tipo e scene da far sbellicare dalle risate, Ortolani ci regala un'altra perla della sua produzione fumettistica, mettendo l'accento anche sul binomio donna/sesso. Per quanto certi uomini siano abituati a pensare alle donne come oggetti sessuali, resta inoppugnabile il fatto che le donne stesse siano fatte di carne, ossa, sangue, cuore e soprattutto sentimenti: l'idea di un'automa femminile propensa a soddisfare tutte le esigenze dei maschilisti non potrà mai, a prescindere da qualsiasi cosa, sostituire l'essenza e l'importanza di aver al proprio fianco una vera donna, una donna forte, libera e pensante. Perché no, una donna pronta all'azione ed esperta anche di arti marziali. Il primo a rendersene conto sarà proprio London quando avvierà una mezza relazione forzata con l'automa Lovebol.

Ortolani riscatta tutti i generi e crea ne "Gli Infallibili" un mondo possibile, con la speranza che la società possa evolversi sempre meglio. Attenzione però anche ad un altro argomento, quello collegato ai robot e alla loro totale sottomissione agli uomini. Ortolani non si fa mancare nulla e inserisce anche il tema della libertà, un bene imprescindibile che anche una macchina programmata merita prima di arrivare alla fine. A vivere questa nuova esperienza è sempre London proprio nelle battute finali del suo rapporto con la Signorina Lovebol: non esiste un Dio in grado di negare la libertà alle proprio creature, specie se vengono dotate anche di una mente pensante. 

Gli Infallibili presenta una sceneggiatura veloce ma precisa. I disegni ci mostrano un Ortolani che sembra non invecchiare mai da un punto di vista stilistico (per non parlare poi delle situazioni bizzarre dei suoi personaggi). Posso ammettere che sia una delle letture più consigliate di questo 2024, con una fruizione rapida e che può essere consumata nel giro di un'ora (volendo esagerare). Se non avete ancora letto l'opera allora vi consiglio di farlo. Se invece, peggio ancora, non l'avete ancora acquista allora vi consiglio di catapultarvi in edicola. 

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