lunedì 14 dicembre 2020

Pallone d'oro: i mancati vincitori più clamorosi della storia


Da sempre è risaputo che l'assegnazione del Pallone d'Oro è una delle cose più discutibili della storia del calcio mondiale. Molti sono stati i calciatori meritevoli del premio come miglior giocatore dell'anno, così come a tanti è spettato fare il bis, il tris e via discorrendo. In altre circostanze però ci sono stati anche conferimenti curiosi, a volte al limite di ogni logica, se non addirittura immeritevoli. Poi c'è chi avrebbe dovuto vincere il Pallone d'Oro ma non vi è mai riuscito o per sfortuna o per decisioni folli da parte della giuria di France Football

In passato abbiamo parlato dei vincitori più "strani" della storia del Pallone d'Oro, adesso andremo a vedere quelli che lo avrebbero meritato ma che l'hanno sfiorato di un soffio. La lista sarà divisa per ruoli. 

Portieri

1. Dino Zoff

Dino Zoff è da sempre uno dei calciatori più amati di sempre, nonché uno dei migliori portieri della storia. L'ex estremo difensore di Napoli e Juventus avrebbe meritato il pallone d'oro per tutta una serie di motivi, a partire non solo dalle sue capacità ma anche dal fatto che è stato l'unico calciatore della sua epoca ad aver vinto gli europei e i mondiali di calcio con la nazionale italiana. Nel 1968 difendeva i pali della maglia azzurra, così come nel 1982 in Spagna con qualche anno in più ma non di troppo visto che a 42 anni riusci a farsi trovare pronto per quella che sarebbe stata la sua ultima esperienza in azzurro. 


E pensare che France Football premiò il sovietico Yashin per i meriti acquisiti nel tempo come professionista e in qualità di portiere simbolo dell'ex Unione Sovietica che ottenne un oro e un argento agli europei del 60 e del 64. Inoltre, è doveroso ricordare che Zoff nella sua militanza alla Juventus ha vinto ben 6 scudetti e una Coppa Uefa. Il friulano tuttavia ci andò abbastanza vicino nell'edizione del 1973, quando si classifico secondo alle spalle del mostro sacro del calcio olandese Johan Cruijff


2.  Ivo Viktor

Chi è Ivo Viktor? È il terzo portiere della storia ad essere salito sul podio del Pallone d'Oro France Football. Quale fu il merito di tale piazzamento? Semplice: fu tra gli assoluti protagonisti della vittoria dell'ex Jugoslavia agli Europei del 1976. Questo però non gli bastò a superare la concorrenza del fenomeno Franz Beckenbauer e dell'olandese Rossenbrink



3. Oliver Kahn

L'ex portiere del Bayern Monaco e della nazionale tedesca, Oliver Kahn, è sempre stato considerato tra i migliori nel suo ruolo. Dotato di grande fisicità e di un carattere carismatico, nel 2002 si classificò terzo al pallone d'oro facendosi surclassare da Ronaldo e Roberto Carlos, i quali lo avevano battuto in finale dei mondiali proprio quell'anno. Al portierone teutonico costò cara non solo la sconfitta ma anche la papera sul secondo gol del Brasile. C'è da dire però che la sua carriera è stata costellata di grandi soddisfazioni con il Bayern, ad esempio quando vinse la Champions League nel 2001 seguita poi dalle altre coppe internazionali. Purtroppo, la sua croce più nera è stata proprio la nazionale dato che nel 1996 divenne sì campione d'Europa ma non come portiere titolare (all'epoca c'era Kopke).



4. Gianluigi Buffon

Sul fatto che Super Gigi Buffon meritasse un pallone d'oro siamo tutti d'accordo. Probabilmente, se non fosse stata per la retrocessione della Juventus in Serie B per i fatti di Calciopoli nel 2006, forse lo storico numero 1 bianconero l'avrebbe fatta al compagno di squadra Fabio Cannavaro. Fu infatti l'anno della vittoria azzurra ai Mondiali tedeschi del 2006 a rendere i due tra i principali artefici di quel trionfo: Buffon con i suoi miracoli tra i pali, Cannavaro con la sua solidità difensiva. Alla fine però Buffon si classificò secondo e il collega napoletano poté portarsi a casa l'ambito premio individuale.



5. Iker Casillas

Quella di Iker Casillas è stata sicuramente una carriera importante, fatta di molti alti ma anche di momenti bassi. Lui è stato il simbolo della pluripremiata Spagna targata Aragones/Del Bosque, con la quale ha vinto due Europei e un mondiale, il primo della storia delle Furie Rosse. Con il Real Madrid ha vinto 4 Champions League, mostrandosi sempre determinante nei momenti più critici. Nella finale dei Mondiali sudafricani del 2010, nella mente degli olandesi è ancora impressa la parata con il piedone su rasoterra di Robben. Il resto è storia!



6. Manuel Neuer

Manuel Neuer da anni è reputato il miglior portiere del mondo. È colui che ha ereditato l'impero di Buffon mostrandosi come estremo difensore completo su ogni fronte. Il tedesco è sempre stato elogiato non solo per le sue parate, ma anche per i tempi di gioco e la sua capacità di trasformarsi in "regista arretrato" nelle fasi di costruzione. Da anni difende i pali del Bayern Monaco, squadra con la quale ha vinto due Champions League, due Supercoppe Uefa e un mondiale per club (in attesa del prossimo), senza dimenticare la bellezza di otto scudetti consecutivi. 

Nel 2014 si è anche laureato campione del mondo con la Germania in Brasile, dove fu tra gli assoluti protagonisti di quel trionfo tutto teutonico. Ma se Buffon e Zoff non sono stati considerati degni del Pallone d'Oro, medesima sorte è toccata anche al povero Neuer che a 34 anni continua a giocare ai massimi livelli dopo essersi ripreso da due anni difficili per via di alcuni infortuni. Nell'edizione 2014 del Pallone d'Oro, infatti, finì solo terzo alle spalle di Cristiano Ronaldo e Messi



7. Allison Becker

Il numero 1 del Liverpool di Klopp è considerato il degno erede proprio di Manuel Neuer per caratteristiche tecniche. La sua esplosività però è unica nel suo genere e dopo un solo anno con la maglia della Roma fu notato dall'ex allenatore del Borussia Dortmund che lo volle alla sua corte. Con i Reds, il brasiliano ha vinto praticamente tutto, ottenendo una Champions League, una Supercoppa Uefa, un mondiale per Club ma soprattutto conquistando insieme ai compagni uno scudetto che mancava nella terra dei Beatles da almeno 30 anni. Con la nazione del Brasile ha vinto una Coppa America nel 2019, a distanza di 12 anni dall'ultimo trionfo verdeoro. Nel 2019 però France Football ha voluto di nuovo inserire CR7 e Messi (vincitore) nella top tre, lasciando al compagno compagna di squadra di Allison, il difensore olandese Van Dijk, il secondo posto. 



Difensori

1. Ruud Krol

L'olandese Krol è da sempre considerato come uno dei difensori più forti di sempre. Leggenda inossidabile dell'Ajax e dell'Olanda, il centrale difensivo conquistò importanti traguardi insieme al compagno di squadra Johan Cruijff: tre Coppe dei Campioni, una Supercoppa Uefa, una Coppa Intercontinentale e due sfortunati argenti ai mondiali del 74 e del 78. Sono nel 1979 Krol riuscì a piazzarsi almeno terzo nella classifica del Pallone d'Oro alla fine vinto da Kevin Keegan



2. Giacinto Facchetti

Nel 1965, il difensore dell'Inter Giacinto Facchetti sfiorò l'impresa di aggiudicarsi il Pallone d'Oro. Alla fine si piazzò secondo, alle spalle del portoghese Eusebio. Il compianto nerazzurro è stato non solo un dei migliori centrali del suo periodo, ma ha fatto parte dell'Inter di Herrera, con la quale vinse due Coppe Campioni e due Coppe Intercontinentali. Entra di diritto nella storia anche per essere stato tra i vincitori del fortunato Europeo del 1968 con la nazionale italiana. 



3. Franco Baresi

L'ex gloria del Milan, Franco Baresi, avrebbe meritato anche lui un pallone d'oro dato che è stato tra i massimi maestri dell'arte del difendere. Capitano fedelissimo dei rossoneri, il leggendario numero 6 aveva conquistato nella sua carriera 6 scudetti e tre Coppe dei Campioni, senza dimenticare la Coppa del Mondo vinta nell'82 in Spagna, il bronzo a Italia 90 e l'argento a Usa 94. Baresi ha vestito per 20 anni la maglia del Milan senza mai abbandonarla anche quando la squadra andò due volte in B negli anni 80. 



4. Paolo Maldini

Se nella Milano rossonera c'è stato qualcuno più grande di Baresi quello allora è Paolo Maldini. Per 23 anni, il figlio del grande Cesare Maldini ha superato tutte le vecchie gloria rossonere diventando forse il difensore italiano più forte della storia, essendo capace di giocare sia come centrale sia come terzino. Nella sua carriera da calciatore ha vinto 5 Champions League, 5 Supercoppe Uefa, 2 Mondiali per Club e 7 scudetti. Ancora oggi prova grande amarezza per la finale persa ai mondiali Usa 94 e a quella degli Europei del 2000. Al Pallone d'oro si è classificato due volte terzo: nel 1994 e nel 2003. 



5. Alessandro Nesta

C'è un altro italiano che avrebbe dovuto vincere il Pallone d'Oro e ancora una volta parliamo di una leggenda del Milan: Alessandro Nesta. Questo calciatore è stato tra i simboli dei ciclici vincenti di Lazio e Milan: in queste due esperienze ha vinto scudetti, Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, due Champions League e tre Supercoppe Uefa, senza dimenticare un mondiale per Club. Ha vinto i mondiali nel 2006 con l'Italia ma per via di un infortunio fu costretto a fermarsi alla terza partita del girone di qualificazione, senza riuscire a recuperare per la finale. Monumentale fu la sua prestazione agli Europei del 2000, dove la nazionale perse in finale contro la Francia: quell'anno si parlò di una sua candidatura che ci fu ma non gli permise comunque di salire almeno sul podio.

6. Fernando Hierro

L'ex capitano e gloria del Real Madrid è stato uno dei migliori nel suo ruolo, specialmente quando il suo allenatore decise di spostarlo dal centrocampo alla difesa. O più avanti o più indietro, Hierro mostrò di essere uno dei migliori interpreti difensivi al mondo, nonostante la nazionale spagnola stentasse ad esprimersi ai mondiali e agli europei. Con i blancos ha vinto praticamente tutto e più volte dopo aver onorato la maglia per 14 anni, per poi lasciare il club a 34 anni. 


 

7. Carles Puyol

Puyol è stato forse uno degli ultimi grandi difensori di vecchio stampo visti in Europa. Carismatico capitano del Barcellona e simbolo della nazionale spagnola, Puyol è stato sicuramente un maestro per Piqué e Sergio Ramos, ai quali ha poi lasciato un'eredità importante dopo il suo ritiro. Nella sua carriera l'ex centrale dei blaugrana ha vinto tutto, tra cui tre Champions League, due Supercoppe Uefa e due mondiali per club. Nel 2010, lui e tutta la rosa spagnola convocata per i Mondiali in Sudafrica sono stati i primi a vincere la coppa del mondo con la maglia delle furie rosse. Eppure, nonostante le sue imprese e la grande professionalità, Puyol non è mai riuscito nemmeno a salire su un podio. 



8. Lilian Thuram

Nessuno ne parla ma i più esperti sanno che Lilian Thuram, ex difensore di Parma e Juventus, è stato uno dei più forti ed eleganti interpreti del suo ruolo. Vincitore di una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Super Coppa Italia col gli emiliani, il francese ha poi continuato a vincere con la Juventus. Nel 1998 si è laureato campione del mondo con la Francia, per poi bissare il tutto con il titolo europeo nel 2000. Capace di giocare sia come terzino destro che come centrale, Thuram ha giocato per tanti anni insieme a Fabio Cannavaro, pallone d'oro nel 2006. France Football non ha mai avuto grande considerazione nemmeno di lui. 



9. Sergio Ramos

Non sono mai andato matto per Sergio Ramos, il quale è indubbiamente forte ma non come in tanti lo descrivono visto che in Spagna c'è una cultura diversa della difesa. Tuttavia, resta il fatto che sia con il Real Madrid sia con la nazionale Spagnola, Sergio Ramos ha saputo onorare il suo ruolo di difensore, a tal punto da vincere tutto e più volte. Ha fatto parte della generazione spagnola che ha vinto un mondiale e due europei (da titolare), senza dimentica le quattro Champions League vinte in cinque anni sotto la guida di Ancelotti e Zidane



10. Roberto Carlos

Tra i difensori si contano anche i terzini e tra quelli che avrebbero meritato il Pallone d'Oro forse c'è il più amato di tutti: Roberto Carlos. Tutti lo ricordano per la scandalosa scelta di Hodgson, il quale ai tempi dell'Inter preferì venderlo a Real Madrid per fare giocare Pistone. Una volta giunto poi in terra spagnola, con la camiceta blanca Carlos ha vinto di tutto, inventandosi i gol più folli della sua generazione grazie al suo potentissimo sinistro. Oltre a vincere tre Champions League con i blancos, il terzino ha vinto la Coppa del Mondo col Brasile nel 2002 in Giappone e Corea del Sud, senza dimenticare anche due Coppe America nel 1997 e nel 1999. Proprio dopo aver vinto quel mondiale, Roberto Carlos si piazzò secondo al Pallone d'Oro, subito dietro all'amico e compagno di squadra Ronaldo il Fenomeno



11. Cafù

C'è un altro brasiliano che avrebbe meritato di vincere il pallone d'oro, anche lui terzino ma destro: Cafù. Reputano da tani come il miglior interprete di sempre del suo suolo, Cafù ha disputato tre finali consecutive dei mondiali di calcio vestendo la maglia verdeoro: 1994, 1998, 2002. Di queste tre finali, ne ha vinte due. Ovviamente si è tolto anche importanti soddisfazioni a livello di club vincendo anche con le maglie di Roma e Milan (qui alzò la sua prima Champions League ormai ultratrentenne). 



12. Van Dijk

Virgil Van Dijk meriterebbe il pallone d'oro solo per il fatto di esserci andato già una volta vicino. Nel 2019 infatti, il centrale difensivo del Liverpool ha dovuto cedere il primo posto a Messi nonostante avesse dimostrato a tutti di essere stato il migliore nel suo ruolo, vincendo tra l'altro la Champions  League e la Supercoppa Uefa (di lì a poco avrebbe vinto anche il mondiale per club). Per quest'anno però salta tutto: il pallone d'oro 2020 infatti non sarà assegnato e Van Dijk, come se non bastasse, è fuori già da qualche mese per un grave infortunio. 



Centrocampisti 

1. Falcao

Paulo Roberto Falcao è stato senza dubbio uno dei più brillanti ed eccellenti della sua generazione. Dopo i successi in Brasile con l'Internacional, Falcao ha trascorso cinque anni a Roma: qui ha vinto lo storico scudetto nella stagione 1982/83. Il motivo per cui non ha mai vinto il Pallone d'Oro è riconducibile al fatto che non era europeo (oltre a giocare in una squadra molto diversa dalle solite big europee): all'epoca i giocatori non nati in Europa non poteva competere per la vittoria del titolo assegnato da France Football



2. Diego Armando Maradona

Maradona di Palloni d'Oro ne avrebbe vinti e come ma purtroppo per lui vigeva la stessa regola di Falcao: essendo argentino e quindi non europeo, El Pibe de Oro è stato per forza estromesso dal premio. Vincitore del Mondiale in Messico 86 e finalista con la sua Argentina anche a Italia 90, Maradona vanta due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italia e una Coppa Uefa vinte con il Napoli. Riceverà l'ambito riconoscimento alla carriera molti anni dopo. Trequartista dal piede raffinato, Diego ha incantato milioni di persone negli anni 80. 



3. Bernd Schuster

Il tedesco Bernd Schuster è stato sicuramente tra i migliori centrocampisti degli anni '80. In pochi ricordano il suo talento cristallino ma i più esperti invece sanno che per ben tre volte è arrivato a giocarsi il pallone d'oro. Ex gloria di Barcellona e Real Madrid, Schuster ha vinto solo una Coppa delle Coppe a livello di Club, oltre a 6 scudetti in terra spagnola. La sua gioia più grande è stata la vittoria del campionato Europeo con la Germania nel 1980. Al Pallone d'Oro, il tedesco si è classificato secondo nel 1980, terzo nel 1981 e ancora terzo nel 1985.  



4. Frank Rijkaard

Rijkaard è nato principalmente come difensore centrale ma i migliori anni della sua carriera li ha espressi da centrocampista incontrista nel glorioso Milan di Arrigo Sacchi. Ad ogni modo, o avanzato o arretrato cambiava poco, l'olandese è stato una sicurezza in tutte le squadra dove ha militato, inclusa la nazionale con la quale vinse gli Europei nel 1988. Rijkaard ha vinto due Coppe dei Campioni con il Milan da centrocampista e una con l'Ajax da difensore, negli anni conclusivi della sua meravigliosa carriera. Qualunque fosse la sua collocazione poco importa: era un calciatore da Pallone d'Oro. Nel 1988 e nel 1989 infatti si è classificato terzo alle spalle dei compagni olandesi e di Franco Baresi


4. Deco

Anderson Luis de Souza, più famoso come Deco, è stato uno dei centrocampisti più continui e forti dei primi danni 2000. Da attaccante destro esterno nel Porto di Mourinho passò a giocare come mezz'ala nel Barcellona di Rijkaard. Con ambo i club vinse la Champions League e al Pallone d'Oro del 2004 si piazzò secondo alle spalle dell'ucraino Schevchenko


5. Frank Lampard

Frank Lampard è stato probabilmente il miglior centrocampista offensivo degli anni 2000. Dotato di senso della posizione, visione di gioco precisa e di uno spiccato senso del gol, ha vinto tutto quello che poteva vincere con il suo Chelsea. Calciatore completo (non rinnegava anche la fase difensiva) e continuo, l'inglese ha vinto con i Blues una Champions League e un'Europa League, oltre a 3 campionati. Nonostante non sia attaccante, oggi vanta il record di gol segnati con la maglia del Chelsea, squadra che ora porta avanti come allenatore. Nel 2005 si è classificato secondo al Pallone d'Oro vinto poi da Ronaldinho. Alle sue spalle finì invece il rivale e connazionale del Liverpool, Steven Gerrard.



6. Steven Gerrard

Eterno e immenso campione, nonché capitano del Liverpool per un'intera carriera, Steven Gerrard è stato insieme a Lampard una delle massime espressioni del ruolo del centrocampista anni 2000. Capace sia di difendere sia di attaccare, Gerrard era capace di spaziare su tutto il campo riuscendo a ricoprire svariati ruolo. Ancora oggi ci si chiede come abbia fatto l'Inghilterra a non vincere qualcosa con Lampard e Gerrard in mezzo al campo. Alla fine, l'ex numero 8 dei Reds ha vinto praticamente tutto, incluse anche una Coppa Uefa e una Champions League. L'unico traguardo che non è riuscito a tagliare con il Liverpool è stato quello del maledetto scudetto. Al Pallone d'Oro 2005 si classificò terzo. 




7. Andrea Pirlo

Il nostro Andrea Pirlo forse si può reputare come il più grande maestro della regia di centrocampo. Ovunque sia stato ha dimostrato di essere un carismatico campione e trascinatore. In più di un'occasione si è classificato da i primi 10 al Pallone d'Oro ma non è mai riuscito a finire almeno sul podio. In molti oggi lo reputano anche un punto di riferimento, anche se i titoli vinti con Milan, Juventus e con l'Italia non sono bastati a rendergli giustizia. Uno dei più grandi Palloni d'Oro mancati della storia.  Le sue giocate almeno sono servite nelle due Champions League vinte dal Milan di Ancelotti, per il ritorno della Juventus sul tetto d'Italia e per la vittoria del mondiale a Germania 2006.



8/9. Xavi e Iniesta

In questo caso Xavi e Iniesta vanno messi nello stesso paragrafo perché hanno passato un'intera carriera insieme. Loro due da soli erano in grado di vincere le partite, reggere il centrocampo e dare un equilibrio alla difesa e all'attacco. Nonostante fossero più bassi rispetto ad altri centrocampisti, i due spagnoli erano capaci di fare cose inaudite con il pallone, riuscendo addirittura a far impazzire calciatore più grossi di loro. 

La loro sterminata tecnica, la loro completezza tattica e la loro professionalità ci hanno dato probabilmente quella che è stata la coppia di centrocampisti più forti degli ultimi anni. Insieme a Pirlo, Lampard e Gerrard hanno fatto parte di una generazione che ha visto questo ruolo completamente rivoluzionato rispetto al passato. I due hanno vinto 4 Champions League con il Barcellona, senza dimenticare i miracoli fatti con la nazionale spagnola due volte campione d'Europa e una volta campione del mondo

Per tre anni consecutivi, dal 2009 al 2011, Xavi s'è piazzato terzo al Pallone d'Oro. Iniesta invece secondo e terzo nelle edizioni 2010 e 2011: fu suo infatti il gol in finale di Sudafrica 2010 che portò la Spagna sul tetto del mondo. 



10. Dejan Savicevic

Savicevic è stato uno degli eroi della Stella Rossa vincitrice della Coppa dei Campioni nella stagione 1990/91. Tuttavia, una volta passato al Milan è stato croce e delizia della tifoseria rossonera. Alternava momenti di forte discontinuità con attimi di grande genialità e classe, risultando spesso decisivo nelle partite più importanti. È passata alla storia la sua performance nella finale di Coppa dei Campioni del 1993/94, quando lui e il Milan abbatterono il super favorito Barcellona di Cruijff con un sonoro 4 a 0. Savicevic riuscì comunque a piazzarsi secondo nell’edizione del 1991, vinta poi dal Papin



11. Francesco Totti

Er Pupone di Roma è nato e morto attaccante, ma nel periodo in cui la squadra capitolina fu allenata da Capello divenne famoso nel ruolo di trequartista. Considerato il degno erede di Gianni Rivera e al pari di Zinedine Zidane in quel periodo, il Totti formato centrocampista avanzato conquistò il mondo con le sue giocate e i suoi famosi cucchiai. Fu quello il lasso di tempo in cui vinse lo scudetto con la sua squadra del cuore. Peccato per la finale degli Europei persa nel 2000. Si rifarò nel 2006 laureandosi campione del mondo in Germania con la nazionale italiana allenata da Marcello Lippi. A causa del grave infortunio subito poi prima della spedizione azzurra in terra teutonica, Spalletti lo trasformò in una prima punta devastante. 



12. Toni Kroos

Il tedesco del Real Madrid è considerato uno dei migliori centrocampisti del suo ruolo. Ovunque sia stato ha vinto, sia nel Bayern Monaco sia nel Real Madrid. A 30 anni suonati, Kroos vanta 4 Champions League e un mondiale vinto nel 2010 con la Germania. Un mancato pallone d’oro per classe, professionalità e continuità. 




Attaccanti

1. John Charles

Il gallese Charles è stato uno degli attaccanti più forti a cavallo degli anni 50 e anni 60. Proprio in questo periodo vestì la maglia della Juventus, giocando al fianco del grande Omar Sivori. Dotato di grande fisicità e di un potente senso del gol, nel 1959 fu terzo classificato in lizza per il Pallone d’Oro vinto dal leggendario Alfredo Di Stefano.



2. Ferenc Puskas

Considerato come il più grande calciatore della storia dell’Ungheria, l’ex attaccante del Real Madrid sfiorò l’impresa di conquistare il Pallone d’Oro nel 1960, vinto da Luis Suarez. Nella sua carriera, fatta di gol e trofei, non sono bastate tre Coppe dei Campioni e un argento ai mondiali del 1954.




3. Jimmy Johnstone

Johnstone è la massima leggenda del calcio scozzese, dato che lui e il suo Celtic conquistarono una straordinaria Coppa dei Campioni nel 1967. Nonostante avesse le caratteristiche di un centrocampista esterno, gli almanacchi l’hanno sempre catalogato come un’ala d’attacco. Quell’anno, non vinse il Pallone d’Oro ma si classificò terzo di Albert e Charlton.



4. Gigi Riva

Gigi Riva è la storia del calcio italiano e del Cagliari. Nonostante non abbia mai militato in un club di spessore mondiale, in terra sarda seppe comunque farsi notare da tutti, vincendo uno storico scudetto nel 1970. Il suo nome è legato al successo dell’Italia agli Europei del 1968, per non parla dei mondiali del 1970, dove l’Italia disputò la partita del secolo contro la Germania per poi perdere la finale contro l’ultimo Brasile di Pelè. Ancora oggi, vanta il record di gol segnati con la maglia azzurra. Nel 1969 sfiorò il Pallone d’Oro vinto dal connazionale Rivera. Un anno dopo  finì terzo. 



5. Boniek

Boniek è uno dei più grandi calciatori della sua epoca. Pur non segnando tantissimi gol nella sua carriera (in origine era centrocampista), in mezzo al campo sapeva dare il massimo, offrendo colpi d’autentico campione. Il suo nome è legato alla Juventus, con la quale ha vinto tutto, ma soprattutto alla nazionale polacca con la quale ottenne un bronzo ai mondiali del 1982. Proprio in quell’edizione del Pallone d’Oro, finì terzo. 



6. Emilio Butragueno

Butragueno è stato uno dei importanti calciatori del Real Madrid. Attaccante completo e prolifico, con i Blancos ha vinto diversi scudetti e due Coppe Uefa. Nel 1984 perse la finale degli Europei con la Spagna. Nell’86 e nell’87 i giudici di France Football consegnarono i Palloni d’Oro a Belanov e Gullit, mentre lui finì sempre terzo. 



7. Ian Rush

Ian Rush è famoso per essere stato un perfetto bidone alla Juventus, facendo accapponare la pelle ai tifosi bianconeri. Tuttavia, ai tempi del Liverpool è stato tra i primi attaccanti in Europa e non a caso ha vinto tutto quello che c’era da vincere abbattendo le difese e le porte delle avversarie sia in Inghilterra sia in Europa. Nonostante il dominio dei Reds in quel periodo, Rush non è mai salito sul podio del pallone d’oro



8. Dennis Bergkamp

Anche Bergkamp è stato un flop in Italia, per la precisione con la maglia dell'Inter. Tuttavia, è innegabile che sia stato un calciatore stratosferico ai tempi dell'Ajax e dell'Arsenal. Proprio durante il periodo in terra natia, con i lancieri di Amsterdam, Bergkamp segnò una marea di reti che gli permisero di vincere svariati titoli nazionali ed europei. Salì sul podio del Pallone d'Oro nel 1992 e nel 1993. 



9. Eric Cantona

Cantona nel 1993 si classificò in terza posizione per quell'edizione del Pallone d'Oro. Per lui fu una vittoria, visto che i giudici di France Football vollero premiarlo per lo storico scudetto vinto dal Manchester United: un'impresa che non si vedeva dai tempi di George Best. Sicuramente sarà il mancato Pallone d'Oro che tutti contesterebbero, ma lui a Manchester ha scritto la storia, una storia che mancava da quasi 30 anni (ovviamente il merito fu soprattutto del mister Ferguson). 




10. Jurgen Klinsmann

Klinsmann forse non era il Pallone d'Ora che tutti avrebbero voluto e infatti non lo vinse. Eppure ci sono stati momenti della sua carriera in cui ci andò vicino o lo avrebbe meritato. In occasione del Pallone d'Oro 1995, il tedesco si fermò al secondo posto, battuto dal liberiano George Weah. Forse però lo avrebbe meritato nel 1996, quando vinse la Coppa Uefa con il Bayern Monaco (capocannoniere con 15 reti) e gli Europei con la Germania. Quell'anno però lui non salì manco sul podio e il premio fu assegnato al connazionale Sammer.




11. Jari Litmanen

Uno dei palloni d'oro più clamorosamente mancati da France Football è stato senza alcuna ombra di dubbio il finlandese Jari Litmanen. Nato inizialmente come centrocampista, Litmanen ha fatto registrare numeri importanti giocando come attaccante della gloriosa Ajax di Van Gaal. Nel periodo compreso tra il 1994 e il 1997, questo calciatore avrebbe meritato almeno un massimo riconoscimento da parte dei giudici del Pallone d'Oro, ma così non è mai stato. Nonostante la Coppa dei Campioni vinta nel 1995, Litmanen si piazzò addirittura terzo, dietro a Weah e Klinsmann. Nel 96, dopo aver perso la finale di Coppa dei Campioni, non rientrò nemmeno tra i primi tre nonostante avesse disputato un'altra stagione stratosferica. 




12. Gabriel Omar Batistuta

Il Re Leone è stato uno dei più grandi della sua generazione. La cosa che l'ha penalizzato è stato il fatto di aver militato per anni nella Fiorentina, un club organizzato ma che non riusciva a esplodere in Italia e all'estero in quanto a titoli e prestigio. Eroe della Roma di Capello che vinse lo scudetto nel 200, Batistuta ha terminato la sua carriera militando prima nell'Inter e poi negli Emirati Arabi




13. Alessandro Del Piero

Al suo esordio in Serie A, Del Piero è stato subito accostato per talento al grande Roberto Baggio. È stato senza dubbio il maggior trascinatore della prima Juventus di Lippi, vincendo tutto ma perdendo anche altre due finali di Champions League. Nel 1995 e 1996 arrivò solo quarto al Pallone d'Oro




14. Alan Shearer 

Sherear è il massimo marcatore della storia del campionato inglese e ha fatto sognare i tifosi del Blackburn vincendo il campionato nel 1994/95. Il suo nome però è legato particolarmente al Newcastle, scegliendo di diventare un eroe della classe operaia del calcio britannico e rinunciando di passare a un grande club internazionale. Memorabili furono le sue prestazioni a Euro 96, dove l'Inghilterra uscì in semifinale e Shearer vinse però il titolo di capocannoniere. Infatti, quell'anno si piazzò alle spalle di Summer e Ronaldo il fenomeno.




15. Raul Gonzales Blanco

Raul è stato per il Real Madrid ciò che Del Piero e Maldini sono stato rispettivamente per Juventus e Milan. Con i blancos ha fondato il primo ciclo Galacticos guidato dall'allenatore Vicente Del Bosque, ma anche prima di quell'epoca aveva cominciato a vincere i primi trofei. Sei scudetti e tre Champions League, seguita da due Coppe Intercontinentali e una Supercoppa Uefa. Nell'edizione 2001 del Pallone d'Oro, Raul sfiorò la vittoria finale piazzandosi secondo, mentre l'inglese Michael Owen si aggiudicò il premio.




16. Thierry Henry

Scandaloso in fatto che il francese Henry non abbia mai vinto un Pallone d'Oro, specialmente per i gol realizzati e i trofei alzati al cielo. Un mondiale e un europeo con la Francia, scudetti e coppe con Arsenal e Barcellona, eppure tutto questo non è bastato. Henry finì secondo nel 2003 e terzo nel 2006. 



17. Samuel Eto'o

Il camerunese Eto'o da distrutto le porte di Spagna e Italia vestendo le maglie di Barcellona e Inter. Punta di riferimento sia del Barcellona di Rijkaard sia di Guardiola (con i quali vinse due Champions), Eto'o entrò poi nei cuori degli interisti grazie allo storico triplete sotto la guida di José Mourinho. Questo però non l'ha mai portato a compiere un'impresa di essere il secondo africano a vincere il Pallone d'Oro (il primo fu George Weah).




18. Filippo Inzaghi

Considerato come uno degli eredi di Pablito Rossi, Inzaghi ha saputo fare una sola cosa nella sua carriera: i gol. Nel 2003, se non avesse avuto i primi problemi fisici con l'inizio della nuova stagione, secondo me avrebbe potuto meritare il pallone d'oro, dato che nella stagione 2002/03 trascinò il Milan in Europa segnando a destra e manca. I rossoneri poi vinceranno la Coppa dalle Grandi orecchie contro la Juventus ai calci di rigore. 




19. Fernando Torres

Se non avesse avuto i problemi a quelle maledette caviglie, il Torres visto nell'Atletico Madrid ma soprattutto nel Liverpool di Benitez avrebbe tranquillamente potuto dare fastidio all'Impero di CR7 e Messi. Veloce, forte fisicamente, dotato tecnicamente e con un gran senso del gol. Torres ha comunque vinto tutti i trofei che un talento come il suo effettivamente meritava. Ha fatto parte inoltre del ciclo vincente della pluripremiata Spagna campione d'Europa e del Mondo. In occasione del Pallone d'Oro 2008, lo spagnolo finì terzo alle spalle di Cristiano Ronaldo e Messi




20. Diego Milito

Il principe dell'Inter di Mourinho avrebbe meritato il pallone d'oro nel 2010: gol campionato, gol in finale di Coppa Italia e doppietta in finale di Champions contro il Bayern Monaco. Risultato finale? Triplete. Eppure ai mondiali in Sudafrica, l'allora ct della nazionale argentina Maradona decise di tenerlo in panchina in favore di Higuain. Gli infortuni giunti in seguito, con l'inizio della nuova stagione, lo penalizzarono a tal punto da escluderlo dal Pallone d'Oro, vinto immeritatamente da Messi




21. David Trezeguet

Se la Juventus avesse avuto più fortuna in Europa e se non avesse avuto tanti infortuni, David Trezeguet sarebbe stato probabilmente un pallone d'oro. La sua vena realizzativa l'ha reso come uno dei migliori bomber del suo tempo. 




22. Franck Ribery

Il francese Ribery è stato uno dei migliori esterni d'attacco degli ultimi 20 anni. Con il Bayern Monaco ha vinto campionati, Champions League, Supercoppa Europea e una mondiale per Club. Eppure nel 2013, l'attuale attaccante della Fiorentina finì secondo alle spalle di Cristiano Ronaldo




23. Arjen Robben

L'olandese Robben ha formato per anni, insieme a Ribery, uno dei tandem più belli del calcio recente. Dotato di un talento cristallino e straordinario, Robben ha avuto una carriera ricca di trofei ma anche piena di infortuni che spesso l'hanno tenuto fuori della lotta per il Pallone d'Oro




24. Neymar

Neymar avrebbe dovuto ereditare il regno di CR7 e Messi, ma alla fine si ritrova ancora senza un solo Pallone d'Oro. A incidere su tale mancanza, sono state anche le scelte del calciatore che ora milita nel Psg dove stenta a decollare in Europa. Anche il suo carattere ha lasciato pochi dubbi alla critica, essendo ormai stato catalogata come tuffatore professionista. Nel 2017 però riuscì a piazzarsi terzo. 




25. Luis Suarez 

Anche l'uruguaiano Suarez avrebbe meritato un Pallone d'Oro essendo stato uno dei calciatori più forti del Barcellona degli ultimi anni. Nonostante i gol e i trofei, France Football non è mai rimasta convinta di una sua possibile vittoria finale. 

26. Antoine Griezmann

Il francese, campione del mondo con la sua nazionale nel 2018, è vero che ultimamente non è quello di una volta ma è altrettanto sicuro che in passato sarebbe stato un calciatore da Pallone d'Oro. Nel 2016 e nel 2018 infatti si è classificato terzo.




27. Robert Lewandowski

Quest'anno non ci sarebbero stati dubbi: il pallone d'oro 2020 sarebbe dovuto andare a Robert Lewandowski, attaccante polacco del Bayern Monaco che ha distrutto tutto ciò che si muoveva intorno a lui. Quest'anno però France Football ha ben pensato di non indire la nuova edizione del premio individuale per calciatori (chissà perché) sfruttando come scusa la pandemia da Covid 19



28. Zlatan Ibrahimovic

Perché Zlatan Ibrahimovic non ha mai vinto il Pallone d'Oro? Forse perché la colpa è solo sua. Da sempre decantato dai giornalisti e dai compagni di squadra, a penalizzare forse lo svedese è stato forse il fatto di non aver mai fatto squadra con i compagni di squadra in Champions League, l'unica coppa che non ha mai vinto. Dotato di capacità fisiche e tecniche fuori dal comune, Ibra avrebbe potuto dare tranquillamente filo da torcere a Ronaldo e Messi, ma alla fine ha sempre cercato di fare la voce fuori dal coro, provando a mettersi sempre le sue squadre sulle spalle e cercare di fare tutto da solo. 



29. Radamel Falcao

Il calciatore della Colombia, ex Porto e Atletico Madrid, è stato uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi anni e si è fatto apprezzare anche al Monaco, dove ha vissuto la sua rinascita dopo un grave infortunio. Con i portoghesi e gli spagnoli ha conquistato due Europa League. Avrebbe meritato un pallone d'oro, ma la premiata ditta Ronaldo/Messi ha rotto le scatole anche a lui. 



30. Harry Kane

Ora è ancora piuttosto giovane, ma se continua a giocare nel Tottenham Harry Kane rischia di essere un futuro mancato pallone d'oro. Dalla sua parte, con gli Spurs vanta una media gol altissima e il suo obiettivo e puntare al record segnati in Premier League (attualmente detenuto ancora da Alan Shearer).


6 commenti:

  1. Solo un per restare in Ialia aggiungerei Causio (il miglior giocatore di Argentina 78 per la cronaca. Oppure Conti (Marazico), anche se io, essendo interista, ho un debole per Corso e Beccalossi, mancini adorati dalla critica brasiliana

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    1. Grandi calciatori ma non credo fossero tutti da pallone d'oro. Ho avuto la tentazione nell'inserire Conti ma il discorso è molto più complesso. Causio è stata un'ottima ala ma niente di più.

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  2. Una bella lista, sono veramente tanti i campioni.
    Saluti a presto.

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  3. E' vero. Zoff, Buffon, Neuer, Casillas e Kahn avrebbero meritato il pallone d'oro (non so Viktor).
    Aggiungo Schmeichel.
    Per me con Yashin questi sono stati i migliori portieri della storia.
    Ad Allison manca la consacrazione con la nazionale, per me.
    Sui difensori ovviamente un dispiacere non vedere premiati Maldini e Baresi; e devo dire che la citazione di Nesta e quella di Thuram sono sacrosante.
    Per me Thuram è stato un grandissimo.

    Assolutamente no al pallone d'oro per Totti, Boniek, Rush, Bergkamp e (con dispiacere) Cantona e Savicevic. Degli attaccanti avrei premiato solo Puskas, Raul, Lewa ed Henry...Forse Ibra, ma qui c'è anche il tifo.

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  4. Perfettamente d'accordo, ma sugli attaccanti che per te non lo meritavano ho fatto una menzione onoraria. Erano giocatori che fondamentalmente potevano ambire a quel premio ma le loro carriere sono state particolari. Rush ad esempio è stato un bidone, ma negli anni in cui giocava nel Liverpool (prima di passare alla Juve) era qualcosa di devastante. Boniek è stato un simbolo di un paese calcisticamente diverso dagli altri. Totti era Totti e in un altro club, restando quello della Roma di Capello, avrebbe potuto farcela. Cantona è stato il simbolo della rinascita del Manchester United (che nell'arco dei 30 anni precedenti era stato anche due volte in seconda divisione). Bergkamp sarebbe stato da pallone d'oro ai tempi dell'Ajax perché nell'Arsenal è stato solo una buona seconda punta.

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