martedì 23 novembre 2021

Diabolik R 725 - Incubo Atomico: la recensione della nuova ristampa

Un thriller pieno di azione, cospirazione, tradimenti, doppi giochi, terrorismo e basato sull'intramontabile paura nei confronti della minaccia atomica. "Incubo Atomico" è proprio il titolo dell'ultimo Diabolik R (725) al quale non manca proprio nulla a livello di trama. Si tratta dell'ultima ristampa del volume pubblicato per la prima volta nel luglio 2007 (Anno XLVI).

La sceneggiatura fu scritta dal solito e implacabile Tito Faraci, mentre i disegni portano la firma di Giuseppe Di Bernardo e Jacopo Brandi. La bellissima copertina (realizzata da Sergio e Paolo Zaniboni) vede una gigantografia di Diabolik assistere impotente all'esplosione della bomba atomica a Clerville. In retrocopertina c'è invece Ginko armato di mitra. 

La trama in breve (no spoiler)

Un gruppo di terroristi vuole la liberazione degli uomini legati al "fronte di liberazione del Kradkistan" e cinquanta milioni di euro in diamanti, altrimenti farà esplodere due bombe atomiche nello stato di Clerville. Il primo ministro e Giko faranno di tutto per evitare una strage, ma intanto Diabolik è interessato ai 50 milioni di euro in diamanti. Il re del terrore però è anche infastidito dal fatto che dei fanatici vogliano far esplodere il luogo in cui vive da sempre: nessuno può osare cambiare i suoi piani e i suoi progetti. Clerville è il centro nevralgico dell'attività criminale di Diabolik ed Eva Kant. Per questo motivo bisogna fare qualcosa per evitare il peggio.

immagini prese dal sito diabolik.it


Recensione

Ci troviamo davanti, a mio modesto parere, a una delle migliori storie realizzate da casa Astorina dall'inizio degli 2000. Tutto è stato messo insieme alla perfezione e la storia è molto originale se si tiene conto che fu realizzata pochi anni dopo la strage delle Torri Gemelle negli Stati Uniti (11 novembre 2001). Sono anni in cui il terrorismo tra Europa e Medio Oriente impazza come non mai e tanti sono gli i Governi che dichiarano di possedere armi nucleari destinate alla distruzione di massa. 

Il Kradkistan è un riferimento all'Afghanistan e ad altri paesi mediorentali, nonostante siano totalmente assenti la componente religiosa e i costumi. Diciamo che si parla di un terrorismo "neutro" che mette in risalto una questione politica semplice: i terroristi vogliono instaurare una nuova dittatura nella Repubblica di Kradkistan. Sembra quasi un presagio a quanto accaduto di recente proprio in Afghanistan, con il devastante ritorno dei talebani.


Il terrorismo però può avere mille volti e non è detto che debba essere per forza quello che vediamo tutti i giorni in tv. Il terrore è figlio anche delle migliori sceneggiature dei film di Hollywood, dove un sistema criminale minaccia un'intera nazione se non ottiene quanto richiesto: liberare i compagni prigionieri e ottenere ingenti somme di denaro (in questo caso parliamo di diamanti). Per Ginko e Diabolik si tratta di un corsa contro il tempo che rischia ulteriormente di ingarbugliarsi per colpa della mente malvagia dei capi dell'organizzazione terroristica.

Il potere chiede soldi e soprattutto il sacrificio di un giro di anime. Il terrore genera altro terrore ed è mezzo indispensabile per avere sotto ai propri piedi amici e nemici. L'intelligenza di Ginko basterà a salvare Clerville? Lui sa bene che Diabolik si farà prima o poi vivo per quei diamanti dal valore di 50 milioni di euro. Eppure, proprio il re del terrore è descritto da antieroe come non mai (se parliamo degli ultimi 20 anni): a lui sta a cuore solo il bene di Eva e non gli importa della distruzione di Clerville. Tuttavia questo posto è il suo quartier generale, il luogo dove ogni suo piano ha inizio.

Diabolik è infastidito dalla sola idee di rivedere i propri progetti per via di una banda di esaltati. Per questo lui decide di risolvere il problema alla solita maniera. Si tratta di una trama in cui è difficile fidarsi del prossimo perché traditori, infiltrati e manipolatori sono ovunque e spuntano fuori come funghi. Segreti di Stato e decisioni discutibili rientrano nelle tante cose che nessuno di noi tenderebbe a immaginare ogni giorno. Viene rilanciato l'incubo della bomba atomica, un argomento infinito che ha trovato le sue origini dopo i casi di Hiroshima e Nagasaki nell'agosto del 1945.

In finale è tra i migliori e i più diabolici. I disegni di Di Bernardo e Brandi portano avanti uno stile molto cinematografico ma anche romanzato. C'è molto realismo nelle tavole e ogni azione sembra essere resa molto bene. 

Diabolik R torna il 10 novembre con il numero 726, "Un'isola maledetta".

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2 commenti:

  1. Ristampa che ho preso, ritrovandomi una storia con un bel ritmo, da episodio televisivo direi.
    Non mi sono chiare però un paio di cose:
    - Perché i terroristi accettano la clausola dei braccialetti? Avevano ben poco bisogno di trattare...
    - Come fa Diabolik a dire con precisione a Eva dove trovare i terroristi, dato che il tizio a cui lui ordina di chiamare Ivan dice che, trasmittente rotta, non ha modo di comunicare né sa esattamente dove si trovino i complici?

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    1. e vabbe so ragazzi! ahahahahha
      Allora, alla prima domanda rispondo che alla fine gli è cmq convenuto, visto soprattutto la fine che fanno parecchi di loro dopo. Ci può stare ai fini della trama.
      Alla seconda, beh, tieni conto che in 120 pagine hanno messo già tanta roba

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