sabato 13 novembre 2021

Racconti dal Derryleng II: tornano le storie da brivido raccontate da Angus. Recensione


Dopo sei mesi di attesa torna in edicola "Racconti dal Derryleng", una speciale raccolta di storie dell'orrore edite da BugsComics con protagonista il caro Angus (mentore di Samuel Stern) e gli amici del suo esclusivo club del libro. Il secondo volume propone altre 10 racconti realizzati da 14 autori diversi, tra sceneggiature e disegni. In copertina vediamo una famiglia di zombie, la quale apre anche il ciclo narrativo di questo volume davvero molto bello. 

È bello notare subito il commento di Gianmarco Fumasoli appena si apre il fumetto: troviamo infatti conferma che dietro questo progetto ci siano le influenze di "Zio Tibia Picture Show", famoso programma televisivo che tra il 1989 e il 1990 andò in onda su Italia 1. Tra le tematiche inoltre troviamo ancora quello della famiglia, delle discendenze, delle maledizioni, della follia ma anche la paura nei confronti del soprannaturale (come giusto che sia essendo una raccolta di racconti paurosi). Non manca ovviamente qualche colpo di splatter e diversi momenti di riflessione. 

In effetti, il primo capitolo "Racconti dal Derryleng" volume II si apre con un interessante pensiero da parte di Angus sulle origini di alcune storie: esse a chi appartengono realmente? All'autore o al lettore? Chi è maggiormente coinvolto? Diamo adesso uno sguardo ai vari capitoli dell'albo.


We're a zombie family (Fumasoli/Olimpieri)

Un'intera famiglia composta da zombie torna in vita e cerca di vivere una vita normale. Tuttavia la loro nuova natura li metterà dinanzi alla cruda realtà, dando il via a quella che potrebbe essere un'Apocalisse di morti viventi (ma pensanti). 

A volte anche i mostri vorrebbero condurre esistenze tranquilla, magari cercando di ripercorrere quanto fatto in passato. Eppure i mostri restano mostri, non sono esseri di questo mondo e alla fine il loro lato oscuro emerge con tutta la violenza possibile e immaginabile. 


I figli di San Grimorio (Filadoro/De Luca)

Padre Casillas è stato inviato da Roma in una piccola cittadina a studiare il fenomeno di San Grigorio: a quanto pare, ogni anno (nel giorno del patrono) le sue spoglie fioriscono di nuova carne. Nel contempo si verificano anche diversi miracoli dove persone in fin di vita sembrano riprendersi dai loro mali. Padre Casillas ben presto si ritroverà ad avere a che fare con una realtà ricca di misteri e un luogo capace di entrare nelle zone più recondite dell'animo umano con l'intento di ripescare incubi e rivelare verità terrificanti.


"I figli di San Grimorio" consente ai nostri protagonisti di affrontare brevemente l'argomento "fede e religione": nella maggior parte dei casi, soprattutto la fede può essere qualcosa di viscerale, profondo ma sconvolgente. 


Con il sorriso (Scali/Minotti)

La gente non riesce più a combattere con i problemi del quotidiano e come se non bastasse in molti firmano uno strano contratto diabolico: ben presto il mondo si ritrova invado da persone con un perenne e inquietante sorriso, una condizione che tra l'altro sembra annullare la loro precedente condizione umana. 


The Greatest Show on Heart (Fumasoli/Caracuzzo)

In una piccola cittadina arriva il circo ma nel contempo si verificano delle strane sparizioni di bambini. Per lasciarsi alle spalle tali problemi, gli abitanti aspettano con ansia il circo non solo per vedere animali e clown ma anche i Freak. Tuttavia, qualcosa di oscuro e mostruoso si cela dietro le quinte di questa struttura.

Il tutto si conclude con un confronto tra alcuni amici di Angus: c'è chi è contro il circo per via del problema del maltrattamento degli animali e chi invece ricorda che tali spettacoli rappresentavano "un bazaar di meraviglie... un posto magico e terribile dove le cosiddette mostruosità potevano trovare un rifugio e un senso".


Krum e Krubat (Ruocco/Dossena)

Restando in tema circense, cosa accadrebbe se morisse solo uno di due fratelli siamesi? La risposta ce la fornisce questa macabra e inquietante storia caratterizzata da disegni impressionati che sembrano rimandare continuamente alla paura e alla morte. Tuttavia, questo capitolo del secondo volume è l'unico che sembra fornire al lettore un potenziale lieto fine...forse!



Il custode (Scali/De Luca)

Un uomo racconta al proprio medico la vera storia della sua famiglia, la quale da secoli nasconde un mostruoso segreto. Con il passare delle generazioni, questa dinastia ha dovuto sorvegliare una misteriosa porta che mai nessuno dovrebbe aprire: a volte per affrontare il male è necessaria un'altra forma di male. Perché? Ovviamente andate a leggere questa storia e capirete. 


Condominium (Filadoro/Maruccia)

Eccoci con un concentrato puro di splatter che va a mescolarsi con l'horror, la follia e la perdizione. Un uomo è interessato all'appartamento numero 19 di un sinistro codominio. La gente che però vi abita sembra non avere nulla di normale e molte cose strane avvengono durante il giorno. Quella che dovrebbe essere una comune visita per una proposta d'acquisto si trasforma in un vero e proprio incubo.


 Le esequie durature (Congedo/Frezza)

Un giovane uomo lavoro in un cimitero per scavare fosse molto profonde. Inizialmente si pensa che al camposanto stiano arrivando nuovi "residenti" ma invece si nasconde qualcosa di decisamente pazzesco e fuori dal comune. Questa storia è sicuramente è la più ironica tra tutte quelle inserite e trova il suo divertimento esattamente dove il lettore dovrebbe individuare la componente horror. Poche pagine e un buon momento per spezzare una lettura diventata molto seriosa. 


Maledetta (Cavaletto/Mangiantini)

Ecco una storia che recupera il tema degli ambienti e degli oggetti maledetti. Una coppia finisce vittima di una tragedia e si cerca di capire cosa abbia generato il decesso di uno dei due fidanzati. Cominciano a sorgere storie soprannaturali, su luoghi dannati e discorsi ricchi di superstizione. L'ispettore che indaga sul caso però scoprirà ben presto la verità.


Si va dunque a recuperare uno dei temi più famosi della letteratura e del cinema dell'orrore, ma per non spoiler nulla ai lettori, lasciamo a loro il beneficio del dubbio. Con questo racconto si chiude il secondo numero dei "Racconti dal Derryleng" con un finale molto interessante come quello visto nel primo volume. 

LEGGI ANCHE:

1 commento:

  1. Un'altra ottima raccolta! La mia preferita, nella sua semplicità, è "The greatest show on heart"...ti fa rimanere di merda :D

    RispondiElimina