sabato 6 febbraio 2021

Diabolik - Le origini del mito 1: la speciale edizione de "La Gazzetta dello Sport"



Nel periodo compreso tra il 2008 e il 2009, il quotidiano sportivo "La Gazzetta dello Sport" diede il via alla pubblicazione di una speciale ristampa di "Diabolik - Le origini del mito": una serie di 51 libri a copertina rigida contenenti ciascuno due storie firmate dalle sorelle Giussani. Purtroppo, come nel caso di Dylan Dog a colori, mi ritrovo solo il primo numero che contiene tra l'altro tutte le descrizioni, introduzioni e presentazioni al mondo del ladro più famoso del fumetto italiano

Il sommario

Le danze si aprono con una prefazione a cura di Fabio Licari dal titolo "Rivoluzione in nero". Qui l'autore racconta un po' la storia della concezione di Diabolik da parte di Angela Giussani. Siamo nel periodo d'oro de "La Gazzetta dello Sport" in termini di fumetti allegati. In precedenza infatti aveva portato a termine una straordinaria collezione legata a Dark Side (Il Lato Oscuro del Fumetto) e a Spiderman. Tra il 2008 e il 2009 gli editori puntarono a una collezione cronologica di Diabolik, con la versione originale del 1962 completamente restaurata.  


A pagina 6 e 7 inizia l'introduzione alla lettura "Il Genio del Crimine", a cura di Sergio Rossi. Come riportato nello stesso volume si racconta di come:
"nelle edicole milanesi dell'aprile 1963, appare una pubblicità che recita, refuso compreso: Volete un'ora di brivido? EPISODIO COMPLETO - Leggete Diabolik! Il fumetto più avvincente che sia mai stato scritto! Chi è Diabolik? Diabolik è il re del TERRORE! Diabolik è un genio DEL DELITTO! Diabolik vuol dire MISTERO! COMPRATELO SUBITO"

Era il novembre 1962 quando Diabolik fece la sua prima apparizione in edicola con il primo numero mensile. Un romanzo a fumetti che colpì i lettori a partire dalla copertina "urlata" di Brenno Fiumali, dove vediamo appunto una donna gridare disperata dinanzi allo sguardo di Diabolik. Le Giussani, proprietarie della casa editrice Astorina, fecero dunque il loro debutto con la loro preziosa creatura. "Il re del Terrore" tra l'altro ruppe i soliti schemi del fumetto dato che presentava un formato tascabile, mirava a un pubblico specifico di lettori (gli adulti) e vantava un protagonista fuori dal comune.  


A pagina 10 Sergio Rossi pubblica il suo pezzo "Le Signore del Fumetto", un omaggio alla storia delle sorelle Angela e Luciana Giussani, senza dimenticare di come è nata la loro casa editrice, l'Astoria, fondata nel 1962  all'interno della sede della casa editrice Astoria del marito Gino Sansoni, in via Leopardi 25 a Milano. 



Diabolik "Il Re del Terrore" (1962): soggetto e sceneggiatura delle sorelle Giussani, disegni di Zarcone

La marchesa Semily viene misteriosamente uccisa e il maggiore indiziato è il nipote Gustavo Garian, figlio di Stefano. L'ispettore Ginko entra in scena per cercare di ricostruire la vera dinamica dell'accaduto, scoprendo che dietro a una storia decisamente malsana si nasconde la figura del suo acerrimo nemico: Diabolik, il re del terrore. 


Questo primo albo storico di "Diabolik" stato poi sottoposto a successive versioni, una in particolare quella di Gino Marchesi che prese il posto di Zarcone: quest'ultimo infatti non convinse le sorelle Giussani nello stile dei suoi disegni, quindi si passò a un cambio di rotta. Fu proprio Marchesi a creare lo sguardo "orientale" del nostro protagonista. I cambiamenti furono evidenti a partire dalla copertina. "Il re del terrore" fu seguito anche da alcuni sequel realizzati anni dopo e anche un remake. 



Diabolik "L'Inafferrabile Criminale" (1963): soggetto e sceneggiatura delle sorelle Giussani, disegni di Calissa Giacobini

In una storia piena di intrecci narrativi, Diabolik farà di tutto per mettere le mani sui preziosi gioielli della signora Riber. In questo albo vedremo il marito della donna indebitato fino al collo e minacciato da un avido strozzino. 


LEGGI ANCHE:

10 commenti:

  1. Se ti interessa, ho disponibile il n° 2 di questa collana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Gus, no grazie, anche perché i numeri successivi li tengo e sinceramente non mi va di avere doppioni, anche se in edizioni differenti!

      Elimina
    2. Ok, comunque sono Gas75, non Gus. 😉

      Elimina
    3. Lo lo so, distinguo le vostre foto e i vostri nomi è che mi sono rincoglionito e mi hai beccato in un momento particolare in cui ho fatto confusione nell'assonanza dei nomi.

      Elimina
  2. Leggevo giusto gli editoriali, di questi volumi: li collezionava un amico.
    Effettivamente erano bei testi.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a me spaventa solo la copertina: più che una rigida, mi sembra marmo puro!

      Elimina
    2. Una copertina "lapidaria"... 😁

      Elimina
    3. Hai voglia Gas. Tieni conto che quando lo leggo sento quel rumore terrificante che mi fa pensare al peggio. Tuttavia però devo ammettere che è molto ma molto resistente

      Elimina
  3. Invece io nel 2011 avevo preso il primo volume tutto a colori di Gli Anni Del Terrore, che riproponeva i primi 2 numeri.
    Molto interessanti gli articoli, sia di questa che dell'edizione che ho io.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quello mi manca purtroppo, a parte che tra poco casa mia esplode e pioveranno fumetti!

      Elimina