Samuel Stern Extra 2021: I 4 Cavalieri. La Recensione

L'attesa è finita e quindi possiamo finalmente leggere l'Extra 2021 di Samuel Stern intitolato "I 4 Cavalieri". Si tratta di quattro storie inedite dedicate ai quatto personaggi più vicini al Rosso di Edimburgo: padre Duncan O'Connor, Penelope Campbell detta Penny, Angus Derryleng e Foster Cranna. Questo è l'ordine delle apparizione all'interno di questo albo speciale, quindi le storie sono le seguente: Lettere da Teignmouth (Filadoro/Baldolini); Samhain (Moscoviti/Ramacci); Lo Zahir (Guglielmino/Frezza); Il Cristo di Bannockburn (Savegnago/Catalano). 

Il volume è molto interessante perché prima di ogni storia c'è una scheda che ricostruisce la biografia di ciascuno degli amici di Samuel Stern: nascita, percorso, esperienze, formazione ed epilogo. I quattro capitoli sono poi stati separati da un articolo speciale che ripercorre la storia del genere horror nel fumetto italiano in formato bonellide. Tanti sono stati infatti i riferimenti, a partire naturalmente da Dylan Dog e opere che hanno cercato di imitarlo. 

Alcune storie sono molto belle, altre invece molto semplici ma perfettamente in linea con la filosofia editoriale della BugsComics che riesce a far ruotare tutto alla perfezione intorno all'ormai noto mondo del ricercatore dell'occulto. I disegni dei vari autori sono belli e si sposano perfettamente con le atmosfere e i profili di personaggi e sceneggiature. Diamo quindi uno sguardo alle quattro parti.

Lettere da Teignmouth (Filadoro/Baldolini);

Padre Duncan ci racconta la storia di un ricercatore dell'occulto finito troppo oltre le sue ricerche. L'uomo (che gli ha scritto da Teignmout) ha superato i suoi limiti ed è caduto vittime del suo demone. Come se non bastasse tutto ciò che lo circonda sembra trascendere la realtà quotidiana degli umani. Il nostro prete irlandese dovrà dunque cercare di tirare fuori la vittima dal suo piccolo Inferno. 

I disegni sono straordinari, molto realistici e il continuo gioco di tratteggiature in alcune tavole mette in risalto l'aspetto tetro, oscuro e diabolico della storia. Filadoro ha ricamato una sceneggiatura che mostra l'ennesima faccia del male e dei suoi mille modi di agire sulle debolezze umane. Tra l'altro non mancano riferimenti esterni, come ad esempio ai mostri creati dallo scrittore americano Howard Phillips Lovecraft, mente il coprotagonista della storia sembra assomigliare (su alcuni aspetti) all'attore britannico Ian McKellen. 

Samhain (Moscoviti/Ramacci)

Dopo una serata passata con gli amici di sempre, Penny si reca a casa della nonna per passare del tempo insieme. L'anziana donna racconta una vecchia storia di famiglia, di quando aveva una prozia capace di aprire le porte agli spiriti. "Samhain" è una storia dettata dalla solitudine e dal desiderio di riabbracciare le persone che hanno fatto parte delle nostre vite. Tuttavia, i desideri possono essere visti come giochi pericolosi che possono innescare cose molto pericolose. 

Penny e sua nonna dovranno dunque combattere contro le vecchie superstizioni di famiglia, per non parlare anche dei lati oscuri legati alla figura della "Banshee". Le vite umane spesso possono dipendere anche da un'esile fiamma di una candela, così piccola eppure così significativamente grande per la vita delle persone.

I disegni di Ramacci sono inizialmente semplici, poi introducono il lettore in una scenografia cupa e tetra, da paura insomma. Il gioco di nero e bianco lascia spazio a qualsiasi timore che il lettore avverte durante la visione della storia. Il tutto avviene in un tuffo profondo nelle vecchie credenze della cultura nordica europea. 

Lo Zahir (Guglielmino/Frezza)

Ognuno di noi ha uno Zahir, un oggetto che in qualche modo si unisce a noi umani nel tempo, diventando quasi un'ossessione, qualcosa a cui è difficile separarsi. Anug Derryleng e Samuel Stern entrano in un negozio di antiquariato e una vecchia macchina da scrivere entra in contatto con la mente dell'anziano bibliotecario: in un attimo ci troviamo a rivedere la sua vita da giovane, quando era amico dello scrittore argentino Jorge Luis Borges e poi fidanzato con la bella Mina. 

In poche pagine scopriamo momenti belli e brutti della vita del vecchio mentore di Samuel. Egli finisce per ricongiungersi con qualcosa che pensava perduto e che mai più avrebbe rivisto. Bei ricordi e incubi tornano dal passato ma gli lasciano anche una maggiore consapevolezza dell'esperienza acquisita e maturata nel tempo.

Il Cristo di Bannockburn (Savegnago/Catalano)

In questa ultima storia dell'Extra 2021, Samuel Stern racconta a padre Duncan il caso di due terrificanti omicidi accaduti nella zona di Bannockburn a Stirling. Il Rosso viene coinvolto nelle indagini dall'agente Cranna perché sembra che dietro a tutto ci sia la presenza di un'entità soprannaturale. Come se non bastasse, i due ben presto dovranno cercare di unire le forze per evitare un terzo omicidio. 

In questo caso vediamo due modi di lavorare che vanno a contrapporsi in maniera inesorabile: Stern lotta coi demoni ma vuole salvare gli umani; Cranna invece è disposto a tutto pur di arrivare fino in fondo a ogni singola storia. Il presente si mescola con un passato malsano, fatto di violenza e crudeltà. Non c'è tempo da perdere perché il male non risparmia mai nessuno, così come la pazienza umana. 

Questa storia però parla anche di amicizie controverse, tipo proprio come quella tra Samuel e Cranna. Ognuno cerca di capire e nel contempo ostacolare l'altro: ognuno in un certo senso fa a modo suo le cose. I disegni sono ottimi e spaziano da tavole più pulite a disegni più sofisticati. 

È tutto per quanto riguarda l'extra 2021. Vi ricordo che Samuel Stern torna il 30 ottobre con il numero 24 "Duncan", mentre dal 6 novembre è possibile acquistare il secondo volume dei "Racconti dal Derryleng".

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