È in edicola l'inedito numero 9 di Diabolik "L'ombra del padre", appartenente quindi al nuovo ciclo di storia di casa Astorina dell'anno LX. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Enrico Lotti e Alessandro Mainardi, i disegni di Pierluigi Cerveglieri. Bellissima anche questo mese la copertina realizzata da Matteo Buffagni, dove vediamo il re del terrore intento a rubare un diamante mentre impugna uno dei suoi fedeli coltelli. In retrocopertina invece c'è Vanessa, uno dei personaggi principali di questa storia.
La trama in breve (no spoiler)
Mr. Hogler è un potente uomo d'affari che però non ha alcuna stima nei confronti del figlio Marco (fidanzato segretamente con Vanessa, dipendente proprio del padre). Come se non bastasse, l'uomo sta trattando la vendita dello Smeraldo del Deserto, proveniente da un altro paese del Medio Oriente sconvolto dalla guerra. Diabolik è interessato sia allo smeraldo sia ai soldi del compratore, ma dovrà fare i conti con il figlio di Hogler, il quale ha intenzione di catturare con le sue mani l'inafferrabile criminale per fare colpo sul genitore.
Un sguardo al fumetto
"L'ombra del padre" ha una trama ben strutturata come tanti altri albi: si parte dall'elemento da cui parte la storia, si entra nel vivo con l'interazione indiretta (o diretta) tra i vari personaggi e si finisce con la spiegazione e la soluzione di tutto. Su certi aspetti, questo numero nella sua struttura presenta molte caratteristiche che probabilmente abbiamo visto anche negli anni '60, periodo in cui ci fu il boom delle storie scritte dalla sorelle Giussani. L'unica differenza che in questa circostanza Diabolik ed Eva Kant non devono porsi il problema di Ginko ma di qualcun altro.
La trama è scorrevole, veloce ma non è banale. Ogni situazione ha il giusto numero di dialoghi (non troppi né pochi) e questa volta le sottotrame diminuiscono per concedere spazio a un gruppo ristretto di persone: da un lato Diabolik ed Eva Kant che vogliono il solito bottino, dall'altra parte due innamorati che cercano riscatto dopo tante umiliazioni e che vorrebbero rendere pubblico il loro amore.
Una cosa che poi emerge è il fatto che non tutto il male viene per nuocere perché certi epiloghi, tragedie, colpi di scena posso portare a qualcosa di buono e migliorare la vita del prossimo. Di cosa sto parlando? Meglio leggere ovviamente l'albo ed evitare spoiler. Il rapporto tra padre e figlio è poi il tema principale che muovi i fili di questo numero: Hogler è il genitore cattivo che nella vita forse non avrebbe mai meritato alcun tipo di fortuna, specialmente quella di un figlio; Marco invece subisce ripetutamente le offese e le mortificazioni, ma trova stimoli e sicurezza grazie ad una grande donna come Vanessa.
Diabolik ed Eva Kant mettono in grande spolvero le loro straordinarie qualità di geni del crimine. Riescono a muoversi e a riflettere con una freddezza unica: proprio questo loro modo di fare, specialmente da parte del re del terrore, ci riporta con commozione indietro nel tempo, negli anni in cui il nostro criminale preferito agiva con scioltezza anche nei momenti più strani e difficili.
La sceneggiatura presenta dei buchi che in realtà vengono tappati alla fine dell'albo. La storia quindi è convincente, così come i dialoghi e le azioni. I disegni sono sicuramente belli ma nelle prime tavole i volti dei personaggi mi hanno lasciato un po' perplesso specialmente nelle sequenze in lontananza o nel gioco di alcune sfumature. Le cose migliorano nettamente nei primi piani e ci sono alcune immagini di Vanessa da indurre il lettore a innamorarsi di lei e anche del suo carattere. I volti presentano le solite somiglianze con personaggi e attori dei film hollywoodiani e non solo.
Non parliamo sicuramente di un albo innovativo ma è la classica storia alla Diabolik e questo basta e avanza per promuovere ampiamente "L'ombra del padre". Abbiamo visto qualcosa che forse non si vedeva da un po', un bel tuffo nel passato (anche più recente, sia chiaro) in cui vediamo Diabolik ed Eva Kant all'azione e intenti a fare ciò che sanno fare meglio: rubare e basta, senza coinvolgimenti emotivi nei confronti degli altri.
Diabolik torna il primo ottobre in edicola con una nuova storia (la decima dell'anno LX) intitolata "Mai più segreti".
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Un albo senza particolari guizzi, piacevole la variazione sul tema "trappola a Dk" ma di certo non è la migliore storia dell'annata.
RispondiEliminaPerò, lettura tranquilla e piacevole.
Moz-
No, non è la migliore ma è decisamente salvabile. Mi sta bene!
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