sabato 26 dicembre 2020

Il Signore degli Anelli: perché Samwise Gamgee è il vero eroe della saga di Tolkien?


In questo periodo di festività, anche la trilogia de "Il Signore degli Anelli" entra a far parte dei film più trasmessi e seguiti durante la settimana di Natale. Dopo aver seguito le tre pellicole de "Lo Hobbit" su Canale 8 fino a pochi giorni fa, ho preferito dedicarmi ancora una volta ai fatti della Compagnia dell'Anello visto che Canale 20 li ha proiettati tutti d'un fiato, cioè dal 23 al 25 dicembre, in versione integrale (sono state quindi aggiunte le famose scene tagliate).

Ebbene, facendo notte fonda davanti al piccolo schermo per seguire le avventure di Frodo e dei suoi amici, ho avuto la conferma che il vero eroe della saga è soltanto uno: Samwise Gamgee, noto più semplicemente come Sam. Di certo avrò fatto la scoperta dell'acqua calda con questa affermazione e perciò voglio semplicemente unirmi al coro di chi sostiene la figura dello hobbit dedito al sacrificio e al rispetto del suo migliore amico, quel tanto nominato e sospirato Padron Frodo




Infatti è questo piccolo abitante della Contea a farsi carico nel tenere sotto controllo il portatore dell'anello, il quale ne passa di cotte e di crude come se fosse continuamente affetto da una febbre inguaribile che a tratti lo rende cieco e confuso. Del resto tutti conosciamo il potere di quell'oggetto e sarà anche questo particolare a farci capire quanto Sam sia stato grande sia nei romanzi di Tolkien sia nella versione cinematografica di Peter Jackson


Il personaggio

Sam vive nella Contea di Hobbiville ed è vicino di casa (o quasi) dei Baggins. Non è un caso che egli sia molto conosciuto da Bilbo e sia il più caro amico di Frodo. Tra i suoi legami affettivi più forti ci sono anche Peregrino TucMeriadoc Brandibuck, oltre a essere follemente innamorato di Rosie Cotton. Sam è figlio di Ham Gamgee, detto il Gaffiere, e nella Contea vive in via Saccoforino.

Sam è un personaggio buono, tranquillo, premuroso, attento, ma anche tanto diffidente e molto curioso. Sarà proprio la sua curiosità a metterlo nei guai: dopo aver ascoltato segretamente la conversazione tra Gandalf il grigio e Frodo in merito alla storia dell'Anello, il giovane hobbit viene costretto a mettersi in viaggio e a seguirli (non che lui ne sia contrario, attenzione) verso Gran Burrone



Da questo preciso momento in poi, Sam mostra tutta la sua devozione e il suo senso di protezione nei confronti dell'amico, riuscendo nella maggior parte delle volte e riportarlo sulla retta via nonostante l'influenza dell'anello. Sam segue Frodo in capo al mondo, si assicura che dorma e che mangi affinché arrivi sano e salvo a Mordor, al Monte Fato, per distruggere l'anello un tempo appartenuto a Sauron.

A rendere straordinario il personaggio è proprio questa consapevolezza che Frodo sia l'unico portatore e quindi va tenuto al sicuro. Sam quindi rinuncia alla sua razione di cibo e acqua, poi impara ad impugnare la spada e tiene sotto controllo il sinistro Gollum, di cui farà bene a non fidarsi fino alla fine. 



Un altro aspetto interessante è anche la sua diffidenza che però è sana, genuina e non è fatta di pregiudizi. Infatti, imparerà a fidarsi ciecamente di Aragorn, Legolas e Gimli. Quando poi si troverà da solo, insieme a Frodo, ad affrontare il lungo viaggio che li attende, Sam saprà sempre distinguere il bene e dal male, un particolare che lo induce poi a comprendere tutte le decisioni sbagliate di Frodo, sempre più vittima di quel fardello che in tanti vorrebbero portare ma che soltanto a lui è stato affidato. 

Ottimo cuoco, servizievole e anche poetico, Sam mostrerà tutto il suo coraggio quando scopre l'inganno finale del malvagio Gollum. Il nostro eroe affronta il terrificante ragno gigante Shelob ferendolo gravemente e mettendolo in fuga. Convinto che Frodo sia morto, decide di prendergli l'anello e di continuare da solo con la missione. Tuttavia, solo dopo si accorge che l'amico non è stato ucciso dal mostro, bensì è stato addormentato. Troppo tardi però: gli uomini di Sauron l'hanno trovato e lo portano via con l'intento di mangiarlo una volta risvegliatosi. 



Ecco che spunta un'altra qualità di Sam: rimediare ai propri errori e fare di tutto per salvare la situazione. L'ha fatto dopo aver trovato il pane elfico gettato da Gollum e che l'avevo visto scacciato da Frodo, ormai succube non solo dell'anello ma anche della creatura che un tempo era uno hobbit. Sam riesce  a salvare ancora una volta il "padron" ma questa volta c'è qualcosa di ancora più straordinario: gli restituisce l'anello senza battere ciglio, anche se visibilmente preoccupato dai nuovi sintomi manifestati da Frodo appena rivede il pericoloso oggetto. 

Una volta giunti ai piedi del Monte, dove si trova il vulcano la cui lava può porre fine al ritorno di Sauron, Frodo perde tutte le sue forze e si accascia al suolo. Portare l'Anello l'ha sfinito e non riesce più a reagire. Ecco però il colpo di scena: Sam sa bene che non può portare l'anello ma è consapevole di poter portare Frodo sulle spalle per compiere il suo destino. Sarà sempre il fedele mezz'uomo a combattere per l'ennesima volta contro Gollum per consentire a Frodo di giungere a destinazione. Il finale lo conosciamo tutti. 



Alla fine della storia, Frodo riconosce che senza di lui non sarebbe mai riuscito a distruggere l'anello, forse sarebbe morto a metà tragitto, magari anche molto prima. Sam sposerà dunque Rosa Cotton, dalla quale avrà tredici figli. Dopo la partenza di Frodo per le Terre Imperiture, Sam diventa la personalità più importante della Contea coprendo per sette volte la carica di sindaco. Nel frattempo, custodisce e aggiorna il Libro Rosso dei Confini Occidentali scritto da Bildo e da Frodo, per poi consegnarlo a sua figlia: infatti, il nostro eroe (ormai anziano) rinuncia all'ottavo mandato di primo cittadino e viene chiamato a raggiungere gli Elfi, Gandalf e l'eterno amico nelle Terre Imperiture, partendo dai porti grigi. Perché accade questo? Non solo per i suoi atti eroici ma anche perché Sam è stato uno dei portatori dell'Anello


Sam e l'Anello

Sam è uno dei pochi personaggi a non rispondere alle influenze dell'anello. Pur se per breve tempo, l'ha custodito mentre era intento a liberare Frodo imprigionato dagli orchi nella Torre di Cirith Ungo, continuando a combattere contro i nemici e a impugnare la spada pensando solo al compagno in difficoltà, senza mai mostrare un segno di cedimento. Esemplare il suo atteggiamento quando ha restituito il fardello al suo portatore. 

Sam ha resistito al richiamo dell'anello del potere anche quando se l'è trovato dinanzi agli occhi. La sua disciplina e la sua forza di volontà sono così forti da fargli pensare solo e soltanto una cosa: prendersi cura di Frodo perché se quest'ultimo arriverà sano e salvo a Mordor allora ci saranno speranze per tutti di sopravvivere all'oscuro signore delle male giunte nella Terra di Mezzo. 



Questo forse è successo perché Sam non è mai stati dedito ai vizi e ai piacere della vita come altri suoi simili o come gli altri personaggi de "Il Signore degli Anelli". Lui ama la natura, lavorare ai campi, cucinare utilizzando ingredienti speciali e non ha mai avuto interesse nelle cose che corrompono l'animo. Non è un accanito fumatore, non sopporta gli sprechi e ama valorizzare tutto ciò che lo circonda. Probabilmente, l'elemento che l'ha reso indistruttibile dal punto di vista emotivo è il suo continuo preoccuparsi per il prossimo ma anche il fatto di sapersi fidare delle persone giuste. Nel primo libro della saga (La Compagnia dell'Anello) lo vediamo invocare Grampasso affinché questi potesse aiutare gli hobbit in momenti di difficoltà. Ha una profonda stima per Gandalf, come tutti gli altri Hobbit della Contea del resto. È consapevole che anche i vivaci  Peregrino TucMeriadoc Brandibuck sono parti integranti della sia vita e che senza di loro non può vivere. 



Il suo viaggio nelle Terre Imperiture a trascorrere gli ultimi giorni della sua esistenza è la giusta ricompensa per colui che è stato il difensore del portatore dell'anello, senza il quale Tolkien non avrebbe forse trovato il finale più adatto per la sua infinita opera. Se Gandalf, Aragorn, Legolas e Gimli hanno vinto in battaglia contro le forze di Sauron e se Frodo ha distrutto l'Anello il merito è soprattutto di Sam che non ha mai mollato la presa, non ha mai mollato nella vita!

Sam ci insegna che non bisogna mai arrendersi anche quando la situazione sembra disperata. Non c'è ragno gigante o orco assassino che tenga: la forza dell'amore e l'amicizia portano sempre in fondo al tunnel, dove si nasconde la luce di un mondo migliore. 






2 commenti:

  1. Hai spiegato bene perché è il vero eroe, perché lo è davvero, però non c'è un personaggio che non servi a qualcosa, tutti fanno la loro parte, ed è questa una delle cose più belle della saga ;)

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    1. assolutamente! hai ragione nel dire che non ci sono personaggi inutili. Tutti criticano Frodo, ma chi ha letto il libro e visto per bene i film (integralmente) sa bene che il potere dell'anello rappresenta un fardello troppo pesante per Frodo. Bilbo per anni ha vissuto con quell'oggetto e non ne ha risentito come il nipote perché non aveva il compito di distruggerlo, Sam invece ce l'ha fatta perché ha una grande forza di volontà ed ha "portato" il portatore. Ognuno ha un ruolo fondamentale

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