mercoledì 9 giugno 2021

Supereroi - Le Leggende Dc: Wonder Woman, Sangue. La recensione

 
È in edicola il nono volume di "Supereroi - Le leggende Dc" con la speciale ristampa di "Wonder Woman: Sangue". Ricordiamo che si tratta di una speciale raccolta delle migliori storie della Dc Comics che ogni martedì esce in edicola in allegato con "La Gazzetta dello Sport" o "Il Corriere della Sera", in collaborazione con Panini.
 
Andiamo a dare un'occhiata a questa storia scritta da Brian Azzarello e disegnata da Ciff Chiang (dal primo al quarto capitolo), Tony Akins (dal quinto al sesto) e Dan Green (chine aggiuntive nella sesta parte). Azzarello riscrisse le origini di Wonder Woman attraverso una serie di albi pubblicati tra il 2011 e il 2012 con i seguenti capitoli riportati fedelmente in questa speciale edizione italiana: Visitazione, Casa, Argilla, Sangue, Lourdes, Troni.
 

Zeus ha tradito ancora una vola Hera e il frutto dell'ennesima scappatella si trova nel grembo di una giovane donna, Zola. Quest'ultima sarà difesa da Wonder Woman che intanto scoprirà qualcosa di sconvolgente sulla sua nascita e sulla sua vera identità. Nel frattempo, lo stesso Zeus è sparito e il trono del re degli dei è rimasto vuoto: chi la spunterà tra Hera, Poseidone e Ade? Quale sarà il destino di Zola e del bambino che porta in grembo?

"Sangue" (così intitolato dai curatori di questa ristampa tutta nuova) ci mostra qualcosa di nuovo sul profilo dell'eroina più amata e famosa di sempre. Il mondo delle Amazzoni e degli umani si mescola meravigliosamente con quello delle divinità greche, mostrando mostri e figure mitologiche in una veste molto originale e fuori dal comune. Le atmosfere cupe rendono la trama tra le più vendicative, rivelatrici e nel contempo tensive di casa Dc. Oltre ai personaggi già citati, possiamo notare anche Hermes il messaggero, un Apollo a dir poco oscuro e sinistro, un Ares nei panni di un anziano che non teme nulla e nessuno, per non parlare di tanto altro ancora. 
 
 
L'incubo di una strana e improvvisa guerra sembra prendere forma, fino a quando le parti in causa non trovano quella che potrebbe essere una possibile soluzione, lasciando tuttavia qualcosa in sospeso, nell'incredulità della stessa Wonder Woman che si presenta come sempre forte, carismatica, sicura di sé e incurante delle varie scoperte fatte durante l'arco del fumetto.

Del resto, dopo la creazione di supereroi straordinari come Superman e Batman, nel 1941 la Dc sentì il bisogno di completare un possibile triangolo di icone che ebbe il suo sviluppo definitivo nella realizzazione di un personaggio femminile come Wonder Woman. Fu una scelta inaspettata ma che alla fine si rivelò azzeccata a partire dall'ottobre 1941, quando il personaggio fece il suo esordio su All Star Comics 8, per poi apparire su altre testate e ottenere uno spazio tutto suo. 

Geniale fu dunque l'intuizione dell'autore William Moulton Marston, uno psicologo e divulgatore che credeva fortemente nella potenza del fumetto come mezzo di espressione, per non parlare dell'importanza della figura della donna all'interno della società. Tale successo tuttavia non sarebbe stato possibile senza le illustrazioni di Harry George Peter: nell'arco di quasi un secolo, la nostra Diana Prince spopolò anche in tv, al cinema e nel mondo dei gadget e dei giocattoli, assumendo i connotati dell'icona pop occidentale. Tanti sono stati gli autori che hanno disegnato e scritto alcune tra le migliori saghe di WW e tra questi ricordiamo un certo John Byrne, senza dimenticare anche Phil Jimenez, Greg Rucka, Gail Simone, Dennis O'Neil e molti altri ancora. 
 
 
Tante sono state anche le descrizioni della genesi della supereroina nata su Themyscita e figlia della regina delle Amazzoni, Ippolita. In tanti hanno spiegato e mostrato che Diana sia venuta al mondo senza alcun contributo maschile, fino a quando Azzarello non ha deciso di proporre la sua versione personale delle origini della bella Diana

Strategie particolari e scelte non facili furono quelle prese dagli autori, dato che la Dc veniva dall'ennesima periodo un po' particolare a livello editoriale, mentre la stessa Super Donna era reduce da alcuni cambiamenti che ai fan non erano andati molto a genio (tipo il cambio di costume). C'era però bisogno di rinnovamento e soprattutto di abbattere il tabù che le donne non potessero essere protagoniste stupefacenti di storie a fumetti. Molte cose sono state rivisitate ma il personaggio non ha mai perso la sua componente epica, mitologiche, sempre al passo con le influenze della cultura ellenica. Un po' di dark a destra, un po' di mistero a sinistra e il gioco è quasi fatto. Quasi perché adesso spetta al lettore (soprattutto quello meno esperto) di scoprire e comprendere tutti i particolari di questo volume.
 
 
Intanto, "Supereroi - le leggende Dc" torna martedì prossima con il numero 10 "Crisi Sulle Terre Infinite - Parte 1". Appuntamento quindi da non perdere assolutamente. 

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1 commento:

  1. ANche qui, storia che non avrei riproposto... ammetto che di Diana conosco poco, ma per me il top del fumetto DC è il decennio post-crisis

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