domenica 11 aprile 2021

[Berserk] Il personaggio di Gambino: il primo vero affetto perduto di Guts


Dopo una lunga pausa, riprende l'analisi sulla saga di Berserk e dei suoi personaggi. Abbiamo iniziato ricostruendo la storia, le fonti e le tematiche dei primi cinque volumi dell'edizione Collection, partendo dunque dall'esordio di Guts guerriero nero fino all'inizio dell'età dell'oro. Sono state create anche delle speciali schede su alcuni personaggi come Koca, il Conte e Teresia: a proposito di profili, questa volta tocca introdurre Gambino, il padre adottivo di Guts nonché suo primo vero affetto perduto. Perché? Lo vedremo a breve.

Il profilo di Gambino

Almeno nelle prime battute, Gambino non sembra essere quel personaggio negativo che alla fine si è rivelato durante la prima parte dell'infanzia del protagonista di Berserk. Lo vediamo per la prima volta a partire dalla seconda metà del volume tre, quindi all'inizio del lungo flashback che ripercorre i tempi dell'armata dei falchi. 

Gambino è il capo di un esercito di mercenari alle dipendenze del Regno delle Midlands e tutti ricordiamo l'impatto che ha avuto quando si è trovato faccia a faccia con l'albero maledetto da cui rami penzolano i cadaveri impiccati di alcune persone: tra le vittime c'è la madre di Guts che partorisce il figlio ormai morta. Inizialmente, Gambino è convinto che il piccolo sia morto e sembra mostrare una certa sensibile dinanzi a quello spettacolo raccapricciante esclamando "ma è terribile".


Il suo cuore ha poi un sussulto quando vede la moglie Sys raccogliere quel corpicino. Egli sa il trauma che la sua donna vive dato che è costretta a combattere contro la perdita del bambino che portava in grembo tempo addietro. Gambino non dimentica che quel figlio era suo ma è più straziato per lo stato di perdizione in cui versa Sys. Quando scoprirà che quel bambino nato da un cadavere è ancora vivo, Gambino le permetterà di tenerlo facendo finta di nulla e ignorando le paure dei suoi soldati: non poterà mica sfortuna un trovatello del genere? 


Riassumendo, dunque, Gambino esordisce come persona di un certo valore emotivo, sensibile e a quanto pare anche buono di cuore ma facilmente irritabile se ascolta fandonie come quelle pronunciate dai suoi inferiori. Il suo unico pensiero è sperare che quel neonato possa portare conforto nel cuore e nell'animo malandato di Sys (anche se teme che non possa vivere a lungo viste le condizioni precarie del bambino, trovato nel liquido amniotico post parto). Tuttavia, verso le tavole finali di questa scena, mostra una singolare preoccupazione verso la cupa energia emanata dall'albero della condanna, luogo di morte che ha dato i natali al futuro guerriero nero. Ovviamente, Gambino tante cose non le sa e non può nemmeno immaginarle. 


Purtroppo il rapporto tra Guts e Gambino si incrina tre anni dopo, quando Sys muore per colpa della peste e si ritrova dunque costretto a fargli da padre, convincendosi poco alla volta che la fine della sua donna sia stata opera della sfortuna generata dal ritrovamento di quel bambino maledetto. Passano altri tre anni e Gambino insegna a Guts a combattere con la spada: in qualche modo deve pur darsi da fare il ragazzino dato che non può essere mantenuto a vita. L'uomo è molto severo nei suoi riguardi, a tratti spietato e sembra divertito nel prendersi gioco di lui durante gli allenamenti. Non gli permette di chiamarlo "padre" perché Gambino gli ricorda di non essere effettivamente suo genitore biologico. 


Eppure, quando lo ferisce gravemente al naso (procurandogli la famosa cicatrice che da sempre vediamo sul volto di Guts) non esita a farsi venire qualche senso di colpa. Fornisce infatti un unguento speciale da applicare sulla parte lesa e Guts apprezza con grande felicità questo gesto. Del resto Gambino sa che il piccolo vive di pura ammirazione verso di lui ma la cosa sembra non interessargli del tutto perché i fantasmi del passato sono difficili da combattere e quindi nella mente dell'adulto tornano sempre a mente le parole dei suoi soldati sei anni prima: "non ci porterà sfortuna un trovatello del genere?". Sys è morta di peste, mentre quel dono della morte è sopravvissuto in maniera clamorosa. 


Gambino non vuole bene a Guts, forse ha nutrito affetto per lui in passato anche se non abbiamo alcuna immagine dei primi tre anni passati insieme. Guts era cresciuto inizialmente con Sys e le sue badanti, dopodiché ha dovuto affrontare la dura vita dei campi di battaglia tra soldati severi e alcuni decisamente malati. A proposito di militari malati, arriviamo finalmente e tristemente a Donovan, colui che rappresenta il secondo punto di svolta nel rapporto tra "padre" e "figlio". 

Gambino vende Guts a Donovan per una notte di sesso che si trasforma in uno stupro spregevole ai danni di un bambino innocente che voleva solo integrarsi nell'esercito di Gambino. Il tradimento però non è stato ancora scoperto e per molto tempo il nostro eroe ignorerà la verità specialmente dopo aver ucciso il suo stupratore alla fine di una battaglia, tendendogli un agguato. 


Arriviamo ora alla terza svolta: la perdita di una gamba di Gambino in battaglia dopo essere rimasto coinvolto nell'esplosione causata da una cannonata. In questa fase della sua esistenza l'uomo impazzisce definitivamente e si convince che a colpa di tutte le sue sfortune siano collegate alla maledizione che avvolge Guts. Una notte decide quindi di ucciderla ma per lui finirà molto male visto che il ragazzino finisce per semi-decapitarlo, uccidendolo con tanto di rimorso. La vita di Guts viene già segnata profondamente non solo per aver ucciso chi s'è preso cura di lui ma sopratutto dopo aver scoperto la verità sulle violenze subite da Donovan. 



Il primo vero affetto perduto di Guts

Perché continuo a ripetere che Gambino sia il primo vero affetto perduto di Guts? Innanzitutto, nell'intero manga non abbiamo mai visto il protagonista rivolgere un ricordo, un pensiero o una parola nei confronti di Sys, della quale magari non ha grande memoria visto che la vide morire quando però aveva soltanto tre anni. 

Il protagonista ha decisamente molta più memoria del padre adottivo, con il quale ha passato molto tempo e ha ricevuto le base sugli studi dell'arte della guerra. Gambino gli ha messo in mano la prima spada, gli ha insegnato a difendersi e a uccidere, a preparare il pranzo e la cena, a lavare i vestiti e a fare tante altre cose ancora. Per questo motivo Guts ha nutrito anche una profonda stima e un immenso rispetto per la sua figura autoritaria tra i mercenari del gruppo, per la sua grande forza in battaglia, le sue grandi capacità del guidare i suoi uomini. Soprattutto, Guts cercava in lui quella figura genitoriale che tanto desiderava anche per cercare di scrollarsi dalle spalle i sensi di colpa, forse quelli legati anche alla dipartita di Sys.



Guts sa di essere considerato un amuleto porta sfortuna ed è convinto di essere un peso per un uomo carismatico e di guerra come Gambino. Infatti, cerca di evitare di creargli problemi e non gli racconta mai nulla su quanto accaduto in quella fatidica notte con Donovan. Quando Gambino perde la gamba, per il ragazzino è giunto finalmente il momento di ricambiare quanto ricevuto e prendersi cura del malcapitato tutore ma alla fine le cose precipitano: inutile ripetere come finiscono le cose.


Eppure, per quanto Guts abbia tutti i motivi del mondo per odiarlo, continua a portare nel cuore gli anni passati con lui, avvertendo sempre il medesimo dolore per quanto accaduto in occasione della morte dell'uomo che tanto ammirava. Non importa che Gambino lo abbia venduto a Donovan, non importa ciò che abbia pensato di lui: Gambino era l'unica persona che aveva e l'ha uccisa come un animale. Solo l'armata dei falchi, l'amore per Casca e la vendetta contro la Mano di Dio lo aiuteranno a superare la cosa, anche se resta ancora come una crepa nel suo cuore. 


La creazione di Gambino: le fonti d'ispirazione di Mura 

Nella seconda parte dell'analisi di Berserk (dall'incontro con Griffith alla profezia di Zodd) ho spiegato quanto sia stata importante per Miura la figura di Rutger Hauer. L'attore olandese non è stato solo d'ispirazione al mangaka giapponese per creare la figura del guerriero medievale e solitario di Guts, ma anche per disegnare la fisionomia di Gambino

In effetti, i personaggi interpretati in film come "Flesh and Blood" e "Ladyhawke" assomigliano tantissimo al padre adottivo di Guts: capelli chiari, volto "rugoso", zigomi evidenti, naso robusto e una corporatura più o meno tipica dei cavalieri di un tempo. Non a caso, tra l'altro, nel primo film citato Hauer vestiva i panni di Martin, un mercenario a capo di una compagnia composta da soldati e anche prostitute. Incredibile quando poi notiamo che anche Martin è legato a una donna che ha perso la ragione dopo la morte del bambino che portava in grembo (e che infine morirà dopo essersi ammalata di peste, ma questo lo vedremo in un altro articolo). 



Le apparizioni di Gambino in Berserk

Gambino compare nel terzo e quarto volume del manga ma farà la sua apparizione nelle memorie di Guts anche in altri capitoli di Berserk. Oltre alla versione cartacea, lo vediamo in bella mostra anche nell'anime del 1997 (in Italia è arrivata nel 2001) ed effettivamente Miura lo realizza con i capelli biondi anche se la somiglianza con Hauer viene decisamente meno o comunque resta meno evidente rispetto al fumetto. 


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5 commenti:

  1. Ripercorrere così l'infanzia di Guts mi fa sempre venire i brividi... soprattutto per quello stupro orrendo.

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    1. una vita di merda fino dall'inizio. Povero Guts, a volte ci sto male

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  2. Un personaggio molto vero, tra lo spregevole e -come dici tu- il sensibile (a modo suo).
    Penso descriva chiaramente un certo cinismo basico, tipico di una vita dura, ma trattato come fosse la normalità (vedi il flashback nel vol 37)...

    Moz-

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    1. Assolutamente! Gambino era uno che secondo me ha anche provato a volte ad amare Guts ma non ci riusciva per nulla per tutta una serie di ragioni che conosciamo ormai. Sicuramente è uno dei personaggi chiave per la formazione del carattere e degli incubi del protagonista

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  3. Seguo sempre con piacere i tuoi post esplorativi su Berserk. Nel bene e nel male è evidente quanto la sua figura abbia influenzato l'evoluzione del "figlio".

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