mercoledì 17 febbraio 2021

[Berserk] L'armata dei Falchi: dall'incontro con Griffith alla profezia di Zodd



Eccoci ritrovati con la seconda parte dell'analisi dedicata a Berserk, il celebre manga del maestro Kentaro Miura tutt'ora in produzione e che vede ancora aperta la guerra di Guts contro la Mano di Dio. Nell'articolo precedente abbiamo analizzato i primi due volumi e mezzo della versione Collection, dando ampio spazio all'introduzione del mondo del guerriero nero: la lotta contro gli apostoli, la prima apparizione degli angeli custodi dei desideri, il Behelit, il marchio dei sacrificati, Puck, l'idea del male, il concetto di religione di Miura e le influenze che hanno portato ai primi capitoli della saga, nonché alla caratterizzazione dei personaggi. 

Successivamente sono stati dedicati degli articoli per analizzare in maniera dettagliata le figure di Koca, il Conte e della giovane Teresia (specialmente su un possibile ritorno di quest'ultima nella trama). Adesso diamo uno sguardo al lungo flashback che dà inizio a tutto, con il primo capitolo dell'Età dell'Oro, partendo poco dopo la seconda metà del terzo numero di Berserk. Prima di tutto, vi lascio qui sotto il link che vi riporta alla guida e all'introduzione del capolavoro di Miura:
Nota bene: partiamo direttamente con l'analisi poi, alla fine, inserirò la trama che potrete tranquillamente evitare per motivi di spoiler o noia. In fondo a tutto ci saranno anche i vari link di rimando ai precedenti post su Berserk


L'analisi

Siamo nel solito periodo del Medioevo, forse in una fase più avanzata di questa epoca storica che tra diversi anni si affaccerà con molta probabilità sul Rinascimento (da vedere anche le influenze sui disegni delle architetture di Berserk nei volumi successivi). La caccia alle streghe e agli eretici è evidente a partire dalle prime tavole del manga, quindi ci troviamo in un lasso temporale compreso tra il 1184 e la prima metà del 1500, dunque è certo che siamo nel periodo postumo al Concilio di Verona, dove dove avvenne la costituzione Ad abolendam diversarum haeresum pravitatem per mano di Papa Lucio III e l'imperatore Federico Barbarossa

Siamo altrettanto certi che in Berserk sia stato superato anche il 1252, anno in cui fu autorizzata la tortura ai danni degli uomini accusati di eresia allo scopo di ottenere informazioni su altri "infedeli". Sicuramente Miura ha anche preso nota non solo dei provvedimenti di Innocenzo IV ma anche di Giovanni XXII che allargò il potere dell'Inquisizione anche verso le donne accusate di stregoneria. Fatta questa premessa possiamo andare aventi (altrimenti non finisce più). 

Tuttavia, non siamo del tutto certi che gli impiccati di Berserk siano opera dell'Inquisizione. Per quello che ne potremmo sapere potrebbero anche essere semplici vittime di guerra. Non a caso questa tavola di Miura rimanda di parecchio a un'opera dell'artista Jacques Callot, "La Pendaison" (in italiano "L'Impiccagione" tratta dalla serie "Le Miserie della Guerra) 



Subito dopo vediamo i genitori adottivi di Guts: Gambino e Sys. A guardare l'uomo, sembra che anche in questa circostanza ci sia una somiglianza con l'attore Rutger Hauer sia nell'aspetto sia nel comportamento. Leggendo le varie pagine che lo vedono protagonista, sembra che Miura l'abbia concepito seguendo il modello di Martin (L'amore e il sangue) e di Navarre (Ladyhawke). Questo punto è molto interessante perché bisogna ricordare che l'attore olandese è stato posto alla base per la creazione di Guts, guerriero solitario e figlio del Medioevo. 


Hauer in "L'amore e il sangue"

Anche Sys, la donna di Gambino e madre adottiva di Guts, è riconducibile a un rimando cinematografico hollywoodiano. Secondo la pagina Facebook "The Fellowship Of The Dragonslayer - Berserk Italiana Page" la donna è basata sul modello di Celine, una prostituta legata al gruppo di mercenari del film "Flesh and Blood" (L'amore e il sangue, appunto) che per un periodo porterà in grembo il figlio di Martin. Ebbene, sia Sys sia Celine non solo perderanno i rispettivi figli ma periranno per mano della peste

l'attrice Susan Tyrrell nei panni di Celine


la povera Sys, impazzita dopo la perdita del figlio biologico

Proprio la peste è una dei protagonisti di Berserk dato che la vediamo non solo nei primi volumi ma anche nelle saghe successive, in particolare intorno al periodo in cui la capitale della Midlands è in forte crisi anche in vista dell'imminente fine del re. Questo fornisce ulteriori informazioni sul periodo storico dell'ambientazione di Berserk, dato che la peste massacrò la popolazione europea tra la metà del 1300 fino al 1500 inoltrato, sfoltendo di molto il livello demografico del vecchio continente. 

Guts dice addio al suo primo affetto

A proposito di morte. Come una volta ha dichiarato anche il Cavaliere del Teschio, una delle caratteristiche più oscure e importanti di Guts è la sua capacità di essere scampato più volte alla morte, sopravvivendo per miracolo a innumerevoli situazioni. Infatti è nato dal cadavere di una donna morta (nessuno potrebbe avere una simile possibilità, non almeno nel Medioevo) e inoltre tiene le mani alla madre adottiva morente per la grave malattia senza restarne contagiato. Fin da piccolo il protagonista sembra legato ai fili del Karma in maniera viscerale. 

Guts mostra un carattere forte e orgoglioso già in tenera età e ha una concezione tutta sua dell'uso della spada. A soli sei anni maneggia un'arma più grande di lui e cerca in tutti i modi di imparare per sé stesso ma anche per non deludere Gambino, rimasto vedovo di Sys. C'è da dire però che il piccolo guerriero è anche molto sensibile: a volte sembra che si sente in colpa per la fine di Sys e risente il fatto di non aver proprio un rapporto idilliaco con il tutore. Guts vuole entrare nel cuore di Gambino, vuole il suo rispetto e la sua stima. Si prende cura di lui quando perde una gamba in guerra ed è disposto a fare lavori poco gradevoli o essere picchiato gratuitamente pur di non contraddirlo.



Tutto l'amore e il desiderio di affetto verrà meno quando il bambino dovrà fare i conti con due amare realtà: Gambino lo vuole morto perché lo reputa la causa della morte di Sys e della sua disgrazia; fu Gambino a venderlo per una notte di sesso a Donovan, costringendolo così a subire violenza. Per il padre adottivo, Guts era un sinonimo di disgrazia visto che fu raccolto da un cadavere: in Berserk emerge anche la superstizione a partire dai soldati del gruppo che alla fine influenzeranno lo stesso Gambino, un uomo un tempo buon (forse) ma diventato cinico per via di un mondo che non lascia spazio a speranze. 

Guts fin da piccolo è la vittima sacrificale del mondo di Miura. Conoscendo solo l'arte della guerra, non gioca con altri bambini, per lui uccidere è normale già a soli 6 o 7 anni. Come se non bastasse ha avuto la sua prima esperienza sessuale al contrario, stuprato da un energumeno che lo indurrà a creare confidenza con il concetto di vendetta: l'assassinio del mostro! Eh sì! Guts da piccolo conosce altre tipologie di mostri, quelli incarnati dagli esseri umani: ecco un primo rimando a Devilman di Go Nagai, il quale ci insegna attraverso gli occhi di Akira Fudo che i nostri simili possono essere anche più folli, spietati e pericolosi di un demone


Quando Guts poi scappa dai suoi ex compagni dopo l'uccisione di Gambino, lo vediamo per la prima volta in modalità "Berserk": nonostante le gravi ferite riesce a uccidere alcuni lupi e a metterne in fuga altri. Sembra che in lui sia rimasta solo una sete di sangue atta a sfogare la rabbia per quanto accaduto in quella maledetta notte, oltre a un potente istinto di sopravvivenza. Ed è proprio in questo caso che sfugge per la terza volta alla morte (viene raccolto da un gruppo di nuovi mercenari). La spada è l'unica strada che egli conosce, è l'unica cosa di cui si fida e nella quale rifugge nei momenti di paura. Anche quando si arrende e accetta di morire c'è qualcosa in lui che lo porta a reagire, un particolare che lo accompagnerà per tutta la sua dolorosa esistenza.

è un berserk da sempre!

vi ricorda qualcosa questa scena? ci vediamo dopo l'Eclissi allora!

Passano gli anni e il nostro guerriero splatter è un adolescente diventato mercenario che ama starsene per i fatti suoi. Pur usando una spada più grossa di lui, si muove con grande agilità ed è un ottimo spadaccino. Dopo aver abbattuto Bazooso sfruttando la sua forza bruta, intasca una ricca ricompensa che induce il capo di un piccolo esercito regolare delle Midlands a proporgli di arruolarsi. Guts non accetta e reagisce molto male quando viene toccato: i suoi occhi sono rabbiosi, violenti. È un evidente conseguenza dello stupro subito da piccolo e del fatto che abbia evidenti difficoltà a fidarsi degli adulti, specie dopo aver scoperto il tradimento di Gambino


Cominciamo anche a notare che qualcosa sta cambiando nello stile dei disegni di Miura. Piano piano corpi e volti tendono ad essere sempre più descritti con cura e precisione millimetrica. Intanto, Guts si imbatte della squadra dei falchi e in Griffith. Ci sono due curiosità da mettere in primo piano: per il nome della banda di giovani soldati, Miura ha voluto omaggiare niente di meno che il leggendario "Millenium Falcon" di Star Wars, nonostante il termine esatto della traduzione sarebbe "hawk". Miura però ha preferito puntare su "falcon" non solo per esprimere la grandezza del suo esercito tramite la magnificenza del "Millenium" ma anche per proseguire con questa idea dopo la fondazione del regno di Griffith in seguito (appunto Falconia, senza dimenticare il videogioco "Berserk Millenium Falcon" per Ps2).

I falchi

La seconda curiosità riguarda proprio il binomio Guts/Griffith, perfetta sintesi del nero e del bianco, yin e yang, bene e male (o male e bene) con la contrapposizione al contrario di tutti questi elementi tra di loro. È qui che rivediamo con maggiore forza l'influenza di Devilman di Go Nagai e dei protagonisti dell'opera come Akira Fudo (Devilman) e Ryo Asuka (Satana). Sia Guts sia Akira rappresentano il nero, in una sorta di antieroe che muoverà i fili della trama (questo lo vedremo meglio in seguito, non è ancora il momento); mentre Griffith è bello, aggraziato e chiaro (luminoso) come Ryo Asuka che si rivelerà essere Satana. Siamo però ancora all'inizio e molti particolari ancora devono emergere.

Il rapporto tra i protagonisti di Berserk è molto simile a quelli di Devilman. Il sogno di Griffith è quello di liberare le Midlands e creare il suo regno partendo dal suo stato di plebeo per essere poi riconosciuto un giorno come nobile ed eroe. Guts sposa la sua causa, così come Akira sposa quella di Ryo che vuole liberare il mondo dai demoni. Le motivazioni sono diverse ma i sentimenti verso quei piani sono simili: rispetto, amicizia, devozione. In seguito vedremo poi molto altro ancora che al momento non è deducibile.

Guts inoltre continua a essere perseguitato dai sui incubi del passato. Spesso sogna le violenze subite e ripercorre gli istanti della morte di Gambino. Queste riproduzioni oniriche ricordano molto quelle di Akira mentre è in preda a strane visioni dei demoni e della sua fusione con Amon


gli incubi di Akira

Notiamo anche un cera fascinazione del corpo sia femminile che maschile, oltre un'elevata carica sessuale. La fascinazione del corpo femminile esplode quando Guts viene curato da Casca: il ragazzo infatti ha dormito per due notte in seguito alla grave ferita riportata dopo il primo scontro con Griffith, per questo motivo l'unica donna dei Falchi ha dovuto giacere nuda al suo fianco per tenerlo al caldo e permettergli di guarire. È qui che nasce il primo legame tra i due: Guts nutre subito attrazione per gli occhi neri di Casca e il suo corpo. È proprio in questa scena che da parte sua si sviluppa una certa carica sessuale che lo poterà a non odiare mai la compagna d'armi. Casca invece lo odia a morte perché è stata costretta a svolgere una funzione da donna, quando lei non vuole essere trattata come tale. Inoltre il nuovo arrivato sembra essere l'unica persona verso la quale Griffith abbia nutrito un vero interesse sentimentale e umano. Eppure, è proprio grazie alla guerriera che in lui tramonta il fastidio del contatto umano.

è questo il momento in cui Guts accetta di essere di nuovo toccato

L'altro esempio di fascinazione corporea è quello in cui vediamo Griffith completamente nudo a lanciarsi secchiate d'acqua con Guts. Miura mette in risalto ogni particolare del suo fisico per approfondirne il fascino quasi divino che lo contraddistingue. Insomma, in poco tempo Guts ha provato il piacere di stare avvinghiato a una donna, comincia a prendere poi confidenza con i compagni e di diverte a giocare e scherzare con Griffith: sta tornando umano.


Griffith inoltre si sente "attratto" da Guts. Riconosce che in lui c'è qualcosa di speciale e solo nei volumi successivi capiamo che lo considera come un suo pari (cosa mai successa, ma avremo modo di vedere anche questo in futuro). Avverte che la recluta sia una persona di cui fidarsi ciecamente e così gli rivela tutti i suoi piani per il futuro, nonché il desiderio di essere un giorno re delle Midlands o creare comunque un impero tutto suo. 

Rivediamo però il nostro Behelit. L'albino ne possiede uno di colore rosso, quindi diverso da quello artificiale visto nella saga del Conte. Sappiamo che funzioni abbia il secondo oggetto e siccome siamo consapevoli che Griffith e Phemt sono la stessa persona, un lettore attento allora può cominciare a pensare che un giorno egli lo sfrutterà per diventare uno dei cinque arcidemoni che reggono il mondo. Ma come? Cosa accadrà di eclatante? Griffith racconta di aver comprato "L'Uovo del Re Conquistatore" da una vecchia zingara quando era più giovane. Come già anticipato nel primo articolo dell'analisi, questa misteriosa chiave (che collega il nostro mondo a quello del male) è un chiaro rifacimento della Scatola di Lemarchand e al mondo di Hellraiser.  


Abbiamo già un bel po' di informazioni su Griffith: abile stratega, intelligente, valido condottiero, spadaccino fuori dal comune e uomo pieno di sogni di gloria. E Guts? Conosce solo la via della spada. Forse è proprio questo che li unisce perché entrambi sanno che solo attraverso la lotta potranno andare avanti e sopravvivere. A pensarci bene, la maggior parte dei soldati sono ex calzolai, fabbri, saltimbanchi, schiavi. Forse nessuno di loro viveva per la guerra e per la lama. Il duello tra Guts e Griffith è la prova che loro siano molto simili su certi aspetti quanto diversi per altri: stile di combattimento, filosofia della guerra, tecniche. Eppure sono dediti alla stessa causa!

Finalmente arriviamo a Zodd l'Immortale. Guts conosce così il suo primo apostolo e lo fa combattendo il più potente di loro. Zodd è un personaggio di cui si parla nelle leggende. Queste storie però sono vere e lui vive da oltre 300 anni. Si mostra spaventosamente orribile nella sua versione umana e quando si tramuta diventa una creatura taurina gigantesca. Non sappiamo a cosa e a chi Miura sia ispirato per disegnarlo ma è certo che ricordi il mito del minotauro visto che il loro aspetto è molto simile, nonostante la faccia di Zodd non sia propriamente come quella di un toro (corna a parte). 


La potenza dell'apostolo è devastante, smisurata e incontrollabile. Solo il Behelit lo fermerà nel commettere quello che sarebbe stato un gravissimo errore ai fini del flusso degli eventi: Zodd sa che se Griffith possiede quell'uovo allora è destinato a grandi cose, ovviamente non prima di cadere in disgrazia. Questo lo dice lo stesso mostro che rilascia la famosa profezia a Guts: quando i sogni dell'albino saranno infranti, la morte verrà a fargli visita e da essa non potrà sfuggire. Il nostro eroe non può fare altro che "segnarsi la cosa" come Massimo Troisi nel film "Non ci resta che piangere" (non me ne vogliate amici).

Concludiamo sul perché Griffith si butti a capofitto per salvare Guts ogni volta che questi si trova in difficoltà. "Deve esserci per forza un motivo?" dice Griffith guardando verso l'orizzonte, come avvolto da un senso di malinconia e come se avesse qualcosa da dire e non dire all'amico. 


Sintesi della trama (da metà volume 3 al volume 5)

Siamo nel passato, quindi abbiamo concluso la fase introduttiva che ci ha portati a conoscere il guerriero nero Guts, dopo aver ucciso alcuni apostoli ed essersi trovato faccia a faccia con la Mano di Dio, cinque divinità che il nostro protagonista sembra conoscere molto bene a partire dalla figura di Phemt (un tempo noto come Griffith). Guts ha lasciato il castello del Conte insieme a Puck, versando lacrime amare dopo aver ricevuto minacce di vendetta da parte della giovane Teresia (accecata dalla rabbia per la misera sorte del padre).

Sys, la moglie di Gambino

Ha inizio l'Età dell'Oro e le tavole dell'autore ci narrano la nascita di Guts e la sua crescita. Egli è stato ritrovato da un gruppo di mercenari, capitanati da Gambino, sotto a un albero dove sono state impiccate diverse persone, in particolare donne. Dal cadavere di una di loro nasce un bambino apparentemente privo di vita: una volta scoperto che è vivo, il piccolo viene raccolto e adottato dalla donna di Gambino, Sys, la quale manifesta seri disturbi per una gravidanza precedente finita purtroppo male. 

l'origine del mito


Sys morirà tre anni dopo per colpa della peste e questa grave perdita Gambino non la digerirà mai: comincerà a convincersi che i suoi soldati avevano ragione e che raccogliere quel neonato ha portato solo sventura e disgrazia. Guts cresce sotto l'ala del padre adottivo che gli insegna a combattere con la spada. Tuttavia, tra loro c'è un rapporto non proprio sano: Guts nutre profonda stima per l'adulto, ma quest'ultimo sembra alternare momenti di affetto con attimi di antipatia. Un'antipatia che esplode in maniera violenta quando decide di venderlo per una notte a una dei suoi soldati: il meschino Donovan.

Gambino

quel porco bastardo di Donovan!


Guts, che in questa fase della storia ha 6 anni, viene stuprato impotente dal compagno d'armi ma si vendicherà del torto subito colpendolo a morte sul campo di battaglia. Il ragazzino infatti si mostra pronto a muovere i primi passi tra cannonate, armi e cadaveri, maneggiando una spada troppo grande per uno della sua età. Tuttavia, ancora non del tradimento del padre. 



Il tempo continua a passare e Gambino perde una gamba durante una spedizione a causa di un colpo di cannone sparato dai nemici. Per questa cosa Guts si sentirà terribilmente in colpa, mentre Gambino comincerà a odiare tutto e tutti, in particolare il figlio adottivo. Una notte, egli entra dunque nella sua tenda per cercare di ucciderlo, ma alla fine accadrà il contrario: Guts finirà quasi per staccare la testa all'uomo e fuggirà inseguito dagli ex compagni desiderosi di vendetta. Dopo essere caduto da un dirupo durante la fuga, il giovane mercenario combatte e sopravvive contro dei lupi, per poi svenire a causa di una freccia che in precedenza lo aveva ferito gravemente. Per sua fortuna, scamperà ancora una volta alla morte perché viene soccorso da un gruppo di mercenari. 



Quattro anni dopo, durante una delle tante battaglie legate alla sanguinosa guerra tra il Regno di Midlans e i Tuder, Guts lo vediamo cresciuto e decisamente migliorato nell'arte del combattimento. Abbatte il temibile Bazooso e intasca una ricca ricompensa: ignora però di essere stato notato da un altro gruppo di soldati che corrisponde alla Squadra dei Falchi capitanata da Griffith

questo è il futuro guerriero nero

Addio Bazooso, ti ricorderemo per sempre così


Kolcas e altri uomini della banda decidono successivamente di fare un'imboscata a colui che ha commesso il torto di accaparrarsi la ricca ricompensa e il titolo di eroe del giorno. Tuttavia, Guts abbatte alcuni di loro spaventando a morte gli altri rivali per via della sua furia omicida. Anche Casca, l'unica donna dell'esercito, cade sotto i violenti fendenti del guerriero solitario: sarà necessario l'intervento di Griffith per sconfiggerlo e fargli perdere i sensi. Si risveglia dopo due notte in seguito alle cure "fisiche" prestategli da Casca, la quale sviluppa subito un sentimento restio e rancoroso. 

ao, vacci piano!


Griffith ha deciso: vuole a tutti i costi Guts nella sua armata, lo "desidera" e gli propone un duello per stabilire il suo destino. Se vince l'albino allora sarà suo soldato, in caso contrario sarà libero. Dopo uno scontro epico a suon di spade, calci e pugni, Griffith riesce nuovamente a sconfiggere l'avversario slogandogli una spalla. 

allora dillo che gli vuoi già bene!

Guts entra così subito in azione e scopre quanto immensa sia la sapienza del suo superiore in quanto a strategia e tattica. I piani di Griffith sono precisi, figli di una mente esperta nonostante sia un ragazzino più o meno suo coetaneo. Con il passare dei giorni, tra i due comincia a svilupparsi un rapporto di stima e fiducia: proprio durante un momento scherzoso rivediamo un nostra vecchia conoscenza, cioè il Behelit. Questo oggetto però, a differenza di quello visto nella saga del Conte, è cremisi. Secondo il suo racconto, Griffith rivela di averlo comprato anni prima da una vecchia zingara e che chi lo possiede è destinato a conquistare il mondo in cambio della propria carne e del proprio sangue.

vi ricordo che questo è Phemt!


Egli confessa di avere un sogno: nonostante la sua posizione da plebeo, vuole diventare membro dell'esercito regolare delle Midlands per creare un regno suo ed diventare re. Guts resta affascinato da quel discorso e con il tempo comprenderà che quello del suo capitano non è un semplice desiderio ma una mera consapevolezza dei propri mezzi. Tutti sono devoti all'albino, tutti sono pronti a morire per lui, anche Guts.

Il tempo continua a scorrere, passa qualche anno e il nostro protagonista è intanto diventato comandante della truppa d'assalto. Ormai c'è piena intesa con tutti i compagni, specialmente con Judo, PipinRickert. Con Griffith invece c'è un rapporto quasi fraterno, mentre Casca non può proprio sopportare la sua esistenza, per non parlare di Kolcas che non può proprio vederlo per via del vecchio screzio dell'imboscata finita male (in quell'occasione due suoi compagni finirono male). Dopo una spedizione bellica tra i due scoppia una violenta lite verbale per via del temperamento caldo e spinto del futuro "black swordman", il quale si sta distinguendo per via delle sue abilità e di una spada molto più grande rispetto a quelle comuni. Griffith interviene intanto a calmare gli animi.

da sinistra a destra: Rickert, Pipin, Kolcas

Judo

Casca


Eccoci però alla fase clou di questo articolo: l'incontro con Zodd l'Immortale. Si tratta di un leggendario guerriero che secondo la leggenda vivrebbe da oltre 300 anni. Guts è costretto ad affrontarlo all'interno di una roccaforte dei Tuder. Questo combattente presenta da subito un aspetto disumano e la sua forza è nettamente superiore a quella di centinaia di uomini messi insieme. Sembra immune alle ferite da taglio, combatte con ferocia animalesca e il sangue dei nemici sembra non bastargli mai. Guts riesce inizialmente a tenergli testa, ma quando scalfisce la sua spada e lo ferisce alla braccia, ecco che Zodd si trasforma in un gigantesco mostro taurino. 

Zodd in versione umana


L'Immortale è eccitato dallo scontro, finalmente ha trovato un uomo capace di metterlo in difficoltà dopo tantissimo tempo. La sua gioia si trasforma in mania omicida e per poco non rischia di uccidere il nostro eroe. Grazie all'intervento di Griffith e dei falchi il mostro viene fermato in tempo. Capitano e comandante avviano così un nuovo scontro riuscendo a ferire Zodd ad ambo le braccia, ma a caro prezzo: Griffith viene colpito da un colpo di coda che lo fa sbattere contro alcune colonne, facendogli così perdere i sensi. 

Eh... eh eh... ehhh

Ormai impotente davanti a una creatura demoniaca in grado di rigenerarsi, Guts è costretto a vedere l'amico prossimo alla morta. A salvarli però ci penserà il Behelit Cremisi che spunta dall'armatura di Griffith e viene notato da Zodd: questi ha riconosciuto l'amuleto in questione, è l'Uovo del Re Conquistatore. La situazione è ormai chiara ed ecco che arriva la famosa profezia: Zodd confessa a Guts che se è realmente legato a quell'uomo allora un giorno andrà incontro a morte certa quando le ambizioni del Falco saranno state spazzate via come polvere. 

qui ha inizio il vero male!


Una volta concluso il suo monologo, Zodd si libra i volo con le sue ali da pipistrello e lascia il castello. Guts riflette su quanto accaduto e nel contempo non potrà fare altro che attirare ancora una volta l'odio di Casca, la quale gli imputa le responsabilità per le gravi condizioni in cui il loro superiore desta. Casca è visibilmente attratta da Griffith, probabilmente è innamorata di lui, gli è devoto e non potrà mai accettare che il nuovo arrivato non solo glielo abbia portato via "sentimentalmente" ma che ora rischi anche di morire. 


Una volta ritiratisi e giunti presso le stanze riservate ai soldati dell'esercito delle Midlands, proprio all'interno del castello del re, la tensione tra i due cresce a dismisura: Griffith sta meglio e Guts vuole salutarlo, ma la visita di alcuni nobili costringe i sottoposti ad attendere fuori. Il comandante della truppa d'assalto però se ne infischia e tenta l'intrusione. Proprio qui Casca lo blocca e gli sferra un pugno facendogli perdere l'equilibrio (porta le stampelle) e crollare per terra. 

La ragazza si mette a piangere e la cosa costringe il soldato ad andarsene infastidito. Passano le ore. Guts rincontra finalmente il capitano e durante la loro solita chiacchierata gli chiede perché corre in suo soccorso ogni volta che si trova in pericolo. Griffith gli risponde "deve esserci per forza un motivo?", mentre fissa l'orizzonte.

6 commenti:

  1. Molto approfondito, come sempre.
    Vere le influenze nagaiane, indiscutibili.
    Intrigante proprio tutta questa parte, con la prima volta -per tutti- davanti a un mostro.
    Non inquadrerei l'opera in un contesto storico preciso; divertente la ricerca, senza dubbio, ma è sicuramente un mix di tantissime cose^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai detto bene, mi sono solo divertito a provarci. In realtà credo che Miura abbia messo tutte queste cose in un singolo momento storico del Medioevo (essendo diviso tipo in quattro epoche). Lo sai, mi piace fare ste cose, mi appassionano :)

      Elimina
  2. Donovan...mamma mia che personaggio spregevole. La scena della violenza mi rimase impressa, un pugno allo stomaco. Uno dei più "forti" pugni allo stomaco, di quest'opera monumentale.
    Ottimo il parallelo tra i due protagonisti di Berserk e quelli di Devilman!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Donovan lo schifo a morte! Comunque gli accostamenti non finiscono qui. Ne vedremo ancora delle belle

      Elimina
  3. È sempre un vero piacere leggere i tuoi articoli su Berserk, veramente ben argomentati e ricchi di dettagli. Continua così!!!

    RispondiElimina