lunedì 22 febbraio 2021

La donna, il sogno & il grande incubo: il mito di Dylan Dog sulla copertina degli 883


Primo giorno di luglio, anno 1995. Siamo appunto nel pieno dei mitici e indimenticabili anni '90, quando il gruppo pop italiano degli 883 conquistò il Paese con i suoi intramontabili tormentoni. La band guidata da Max Pezzali era già reduce da successi memorabili come gli album "Hanno Ucciso l'Uomo Ragno" (1992) e "Nord Sud Ovest Est" (1993), ma la loro marcia sembrava quasi inarrestabile.

Gli 883 spopolavano a destra e a sinistra senza fermarsi, ripercorrendo i grandi miti della cultura occidentale legata agli anni '80 e ai nuovi modelli di fine secolo. In quel caldo giorno dell'estate del 1995 fu pubblicato "La Donna, il Sogno & il Grande Incubo" la cui copertina lanciava per la seconda volta la grande passione del complesso musicale per i fumetti: ecco che in primo piano vediamo un omaggio a Dylan Dog.


Del resto il gruppo di origini pavesi aveva già fatto una cosa simile ispirandosi all'Uomo Ragno per il loro primo lavoro in studio, con il personaggio Marvel protagonista sia nella copertina sia in una canzone (dal titolo omonimo all'album) diventata fenomeno di culto per più di una generazione. Nel 1995 è toccato quindi all'investigatore dell'incubo, al mitico inquilino di Craven Road o semplicemente al nostro Oldboy nato dal genio di Sclavi

"La donna, il sogno & il grande incubo" tuttavia portò anche una cattiva notizia per i fan degli 883: sarebbe infatti stato, da lì a breve, il primo album senza Mauro Repetto (storico fondatore insieme a Pezzali) che per fortuna comparì almeno come autore. Nel sodalizio musicale entrarono a far parte niente di meno che Paola e Chiara. 

I singoli: 

  1. La radio a 1000 watt 4:49 
  2. Fattore S 4:19 
  3. Ti sento vivere 3:56 
  4. Senza averti qui 3:47 
  5. Tieni il tempo 3:35
  6. Gli avvoltoi 3:58
  7. Il grande incubo 4:57
  8. Una canzone d'amore 5:32
  9. Musica 3:34 
  10. O me o (quei deficienti lì) 4:52
  11. Gli anni 25:02
Da ricordare una cosa ai meno esperti: nella prima versione dell'album in realtà l'ultima canzone dura quasi 5 minuti, poi viene seguita da 16 minuti senza tracce musicali per poi attaccare con il singolo fantasma "Non 6 Bob Dylan". Più in là, il disco fu rivisitato e furono aggiunte delle tracce bonus per l'Edizione Straordinaria del 2000:
  • Chiuditi nel cesso  3:55 
  • Dimmi perché  3:51 
  • Senza averti qui  3:47 
  • Il grande incubo 4:33
  • Una canzone d'amore (Milangeles Remix)  4:35 
  • Gli anni (Bliss Team Classic Remix) 4:41 
L'album è stato dunque pubblicato l'1 luglio del 1995, anche se il singolo "Senza Averti Qui" fu presentato al pubblico prima dell'uscita de "La donna, il Sogno & il grande incubo" per partecipare al Festival di Sanremo, alla fine del quale si piazzarono in ottava posizione. 


Tra le altre hit prese dalla raccolta e presentata al pubblico ricordiamo anche "Tieni il tempo" che invece condusse la band alla vittoria del Festivalbar. Il 1995 fu dunque un'altra annata memorabile per Max Pezzali e compagni, a tal punto da vedere la loro ultima realizzazione discografica vendere oltre un milione di copie. 


Tale successo portò anche a una trasformazione interna degli 883, all'epoca composta dal solito frontman, da Jacopo Corso (chitarra), Sandro Verde (tastiera) e Leandro Misuriello (basso). Repetto appunto andò via ma il gruppo cominciò a esibirsi un po' ovunque e in particolare nei palazzetti dello sport (cosa mai fatta prima dagli 883). 


In un'intervista Pezzali spiegò anche il significato del titolo dell'album: un simbolo di continuità con le precedenti registrazioni che vedeva ancora l'introduzione dell'unica canzone di fantasia che dava anche nome all'intero disco. "La donna, il sogno & il grande incubo" ebbe ottimi riscontri da parte della critica che lo reputò come il progetto più maturo degli 883, con canzoni molto melodiche il cui scopo era mettere proprio in auge il tentativo di maturazione da parte di Pezzali&Co

La canzone "Il Grande Incubo" si stringe tra l'altro in un rapporto molto intimo con la copertina: la prima rappresenta un'idea di amore estremizzata a tal punto da portare alla perdita dell'innocenza al punto da spaventare e indurre una persona a scappare; la seconda vede tra l'altro Pezzali vestito da Dylan Dog mentre scappa da una mano mostruosa e cerca riparo in una casa infestata. Proprio l'immagine dell'album rimanda a un albo particolare dell'Oldboy, cioè lo Speciale numero 5 intitolato "La casa degli uomini perduti".


Non solo un rimando alla copertina del fumetto. Il video della canzone "Il Grande Incubo" vede diverse scena a fumetti che ricalcano le atmosfere e le storie di Dylan Dog, mantenendo fedelmente il bianco e nero anche nelle parti in cui compare semplicemente Max Pezzali in versione umana. 

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12 commenti:

  1. Dopo questo post dovrei solo piangere di nostalgia :D.
    Intanto grazie per aver svelato la copertina "omaggiata" di Dylan Dog: sapevo del riferimento al mitico fumetto di Sclavi, ma non nella fattispecie a quale numero o copertina specifica.
    Veniamo al resto.
    Luglio 1995, nella mia golden age personale. Gli 883 non hanno mai fatto musica con la M maiuscola, ma sono stati un'icona pop pazzesca.
    La vacanza familiare in Corsica del 1993 ha avuto come colonna sonora "Nord Sud Ovest Est". I primi quattro dischi degli 883 si ascoltano dalla prima all'ultima traccia senza saltarne una, ogni canzone è orecchiabile. In questo disco c'è "Gli anni", una canzone a cui sono affezionatissimo, anche perché é stata la mia ultima canzone suonata (e cantata) a un saggio musicale, estate 1997. Idealmente è la colonna sonora chiusura della mia golden age, anche se pure i due-tre anni successivi non sono stati affatto da dimenticare, anzi.
    De "La donna il sogno e il grande incubo" e di "Nord Sud Ovest Est" ho anche le due Vhs con i videoclip. Un cult!
    Poi dovremmo anche parlare di Paola e Chiara, la mia prima passione femminile giovanile *__*

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    1. gli 883 capirono come muoversi "commercialmente". Hanno fatto delle operazioni pazzesche in quegli anni, riuscendo sempre a colpire nel punto giusto.

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  2. Adoravo quell'album... l'avrò ascoltando un miliardo di volte e ancora ricordo abbastanza dei testi!
    A via di ascoltare la cassetta si ruppe il nastro e ne comprai un'altra ma non so se ce l'ho ancora!

    Oggi mi commuovo ascoltando "Gli anni"! Davvero splendida!

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    1. Io lo ascolto ancora oggi, quando ho bisogno di una colonna sonora non impegnata :)

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    2. Io sono uno dei figli "musicalmente biologici" degli 883. La gente si stupisce quando mi vede saltare dall'hard rock agli 883. Del resto molti forse non ricordano o non hanno vissuto gli anni 90, anni in cui ero piccolo ma che ricordo, specialmente per quello che accadeva nel nostro Paese tra film in tv, cartoni, canzoni ecc.

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  3. Probabilmente contiene la loro canzone simbolo Gli Anni, ma personalmente per quanto apprezzai quest'album ( praticamente lo ascoltavo per osmosi avendo due miei amici letteralmente pazzi per questo gruppo ), sancì il loro passaggio ad un sound molto più melodico.

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    1. Sì è vero, con questo album sono diventati più melodici

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  4. Non sapevo nulla dell'influenza di Dylan Dog nella copertina del disco e nei testi, ma questo album lo porterò sempre nel cuore, perché contiene quella che forse è la mia canzone preferita degli 883, ovvero "Ti sento vivere".
    Per non parlare, poi, de "Gli anni" e, ovviamente, di "una canzone d'amore".
    Quella sì che era musica.
    E no, non mi dispiacque per la "dipartita" di Repetto (in senso metaforico, ovviamente. Lavora a Disneyland mi pare, ed è vivo e vegeto).
    Il vero artista era Max, e non aveva bisogno di zavorre.
    Un po' come quando Cremonini lasciò i Lunapop. Mi dispiacque per mezz'ora, ma sapevo che lui non sarebbe mai scomparso dal panorama della musica italiana.

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    1. Insomma, penso di aver messo tutti d'accordo con questo articolo ahahahah
      Però stavolta sei tu ad avermi detto una cosa che non sapevo, cioè che fine avesse fatto Repetto! Grande Claudia!

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  5. Anch'io tanta nostalgia, anche perché gli 883 sono nel mio cuore e ci rimarranno, mi piacciono tutte, pochissime mediocri, e per me bellissimi album, bellissime copertine ;)

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    1. Come ha detto Riky, le canzoni degli 883 non saranno musicalmente geniali ma sono canzoni NOSTRE che nessuno potrà mai toglierci!

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    2. Non sono geniali, Pezzali non ha una gran voce, musicalmente niente di eccezionale...
      Però raccontano la vita della provincia, la vita dei giovani, in maniera efficace. Certi testi sono ancora attuali oggi..

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