"La leggenda del Re Lupo" di Buronson e Kentaro Miura: la storia deve andare avanti! Ecco il manga che conclude quanto letto in "Il Re Lupo".
La leggenda del Re Lupo: la conclusione dell'avventura di Iba
"La leggenda del Re Lupo" è la conclusione della meravigliosa avventura avviata in "Il Re Lupo": con questo manga, Buronson e Kentaro Miura concludono la difficile missione del protagonista Iba, intento a portare avanti la storia dell'Impero mongolo partendo da Gengis Kahn fino ad arrivare al suo successore Kublai. Questo capitolo conclusivo fu pubblicato per la prima volta in Giappone, sulla rivista Animal House, tra il 1989 e il 1990 (quindi pochi mesi dopo la nascita della prima parte e all'avvio della serializzazione di Berserk).
In Italia, "La leggenda del Re Lupo" giunse per la prima volta il 21 marzo 2002 tramite Planet Manga che ha deciso quest'anno di ristampare tutte le opere del compianto Kentaro Miura, con un immancabile tributo all'altrettanto amato Buronson, scrittore di Hokuto No Ken (Ken il Guerriero).
In "La leggende del Re Lupo" notiamo molti elementi delle maggiori opere di Buronson e Miura. Nella sceneggiatura ci sono alcune elementi che rimandano ai guerrieri di Hokuto No Ken e ai mercenari di Berserk, senza dimenticare i rifugi e gli accampamenti. Compare in questo manga il tema della violenza sessuale sulle donne, rappresentato dalla brutale figura di Gotem che ricorda tantissimo uno degli apostoli di Berserk, cioè Wiald! Lo stile artistico di Miura è ancora quello dei primi anni ma noteremo, in seguito, un mutamento non solo nella sua opera massima ma anche in un altro manga conclusivo come "Japan".
Il tema del destino e della narrazione riportano alla mente i momenti più profondi, filosofici e poetici delle avventure di Kenshiro, come nel caso dei discorso di Kublai e alla scena finale con Iba e il piccolo Rissho. Oltre al mito di Gengis Kahn, di suo nipote Kublai e del grande guerriero Benkei, gli autori per Rissho intendono la figura di Nichiren: un monaco buddhista giapponese nonché fondatore del Buddhismo Nichiren, una delle maggiori correnti del Buddhismo giapponese che comprende diverse scuole di pensiero, tutte derivanti dalla corrente buddhista detta Mahayana. Il periodo di nascita e morte di Nichiren è tra il 1222 e il 1282 (praticamente è vissuto nella stessa epoca, appunto, di Kublai Kahn).
Naturalmente con la lettura dell'opera sarà possibile scrutare altri dettagli interessanti. Lasciamo quindi ai meno esperti la possibilità di non incappare nel pericolo spoiler. Tornando al manga, se nella prima parte abbiamo visto che la storia non può cambiare, in questo caso la storia deve andare avanti, anche quando dinanzi al potente esercito mongolo vanno a pararsi nemici di tutt'altra pasta. La trama su certi aspetti appare assurda ma invece presenta l'influenza del cinema d'azione USA di fine anni '80, con clamorosi viaggi nel tempo e avventure medievali fuori dal comune (le maggiori fonti d'ispirazione soprattutto di Miura).
Insomma, la saga del "Re Lupo" è un tuffo nel passato in tutti i sensi e si può catalogare come un'opera da godere sul divano, con tutta la calma del mondo (data anche la sua veloce lettura). Aggiungere altro è inutile, si rischierebbe di infrangere il livello di curiosità dei lettori. Ci rivediamo prossimamente con un breve sguardo su Japan, manga del 1992 scritto sempre da Buronson e disegnato da Miura.
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