Dylan Dog 431 - Nulla è per sempre: la recensione della nuova storia a fumetti edita da Bonelli e uscita il 30 luglio.
Ecco Dylan Dog "Nulla è per sempre"
Una storia che su certi aspetti fa respirare il profumo del Dylan Dog di vecchio stampo, quello che un tempo praticamente tutti abbiamo amato. Sicuramente positive sono le sensazioni che il numero 431, intitolato "Nulla è per sempre" mi ha lasciato alla fine della lettura. La sceneggiatura è stata scritta da Giancarlo Marzano, i disegni invece sono stati realizzati da Giovanni Freghieri.
La trama in breve (no spoiler)
Il nostro Dylan Dog sta frequentando la sua nuova fiamma May ma nel contempo deve indagare su una serie di omicidi messi a segni da una misteriosa assassina che sembra a dir poco inafferrabile. Da qualche parte, sempre a Londra, la sfortuna Gertie trova finalmente l'amore, un amore tuttavia molto "soprannaturale". Oldboy scopre tuttavia che qualcosa lega le tre donne e dovrà scavare nel loro passato per venire a capo di un grosso rompicapo.
Sia chiaro, non ho detto e non penso che sia uno dei migliori albi in assoluto di Dyd, tuttavia sfogliando le pagine e seguendo la trama ho avvertito qualcosa del vecchio indagatore dell'incubo. Sarà che la sceneggiatura sembra molto precisa e lenta, magari saranno anche i disegni che ricordano lo stile degli autori "dylaniati" degli anni '80 ma "Nulla è per sempre" mi ha convinto. Un thriller mozzafiato che non deve per forza rimandare all'incubo o all'horror più estremo fatto di mostri e spiriti maligni (del resto Jack lo Squartatore era strutturato in maniera simile) ma potrebbe tranquillamente creare il panico grazie a una spietata serial killer capace di muoversi senza mai farsi riconoscere e uccidere le sue vittime come meglio le pare.
Tutta la trama sembra lineare, saltando da una situazione all'altra senza creare particolari confusioni ai fruitori del fumetto. I disegni però sono secondo me la parte migliore, specialmente per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi femminili: i tratti esprimono bene la morbidezza delle labbra e dei corpi nudi, per non parlare dei volti che esprimo molto sensualità. In alcuni casi, la matita di Freghieri mette nero su bianco tavole abbastanza realistiche anche se è doveroso segnalare che (forse) l'unica pecca sta nel continuo mutamento dei lineamenti del nostro Dylan Dog. Per il resto il fumettista ha fatto un gran bel lavoro a mio parere.
"Nulla è per sempre" si mostra un ottimo albo soprattutto nella sua semplicità perché sono le scene, le descrizioni e le ambientazioni a impressionare il lettore. La storia è una di quelle che si può leggere o seguire in altre opere, eppure gli autori sono stati in grado di tirar fuori qualcosa che mancava da tempo, sensazioni particolari che, almeno personalmente, ho vissuto da ragazzino durante la lettura dei primi albi dell'inquilino di Craven Road.
Per oggi è tutto: Dylan Dog torna in edicola e in fumetteria il 31 agosto con il numero 432 "Io ti proteggerò".
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