giovedì 11 aprile 2024

Fumetti Dc - Batman: "Anno Zero" le nuove origini riscritte da Scott Snyder e Greg Capullo


Fumetti Dc - Batman: "Anno Zero" di Scott Snyder e Greg Capullo. Ecco le "nuove" origini del pipistrello scritte e disegnate dal 2013 al 2014.

Anno Zero: le origini di Batman nell'era New 52

Eccoci qui a riparlare di Batman e in particolare delle run scritte e disegnate da Scott Snyder e Greg Capullo. Dopo aver analizzato Hush, La Corte dei Gufi, La Città dei Gufi, Morte della famiglia e Metal (i link li trovate in fondo all'articolo), questa volta tocca ad Anno Zero, cioè le nuove origini riscritte nel periodo della New 52.

Batman Anno Zero (Zero Year) è la speciale riscrittura sulle origini di Batman realizzata da Scott Snyder e Greg Capullo, dal gennaio 2013 al luglio 2014, senza dimenticare le collaborazioni di James Tynion IV, Danny Miki e Rafael Albuquerque. L'età della New 52 andava forte in quel periodo e la Dc decise di fare un'ulteriore passo avanti affidando ai due autori un altro compito importante: ricreare l'inizio della carriera del Pipistrello, prendendo però le distanze da Anno Uno di Frank Miller. Snyder e Capullo erano reduci dal successo della saga della Corte dei Gufi ed erano pronti a ridefinire Batman nel mondo Dc post-Flashpoint, cioè presentare un nuovo Bruce Wayne di ritorno a Gotham City (dopo nuove esperienze) e diventare Batman


Per dare un punto di vista nuovo al lettore e un Batman lontano dalle idee di Miller, i due autori pensarono ad Anno Zero come una storia punk rock: il crociato mascherato che vediamo in quest'opera è un venticinquenne più arrabbiato, più inesperto e incapace di affermarsi subito (contrariamente alle sue versioni precedenti). Il Pipistrello di Anno Zero conosce la sconfitta, la subisce più volte sia in costume sia nei panni di Wayne, rischiando anche fin troppo la vita. Non ha sempre tutte le soluzioni pronte, anzi spesso deve perdere tempo per trovare nuovi stratagemmi. In poche parole, l'affermazione dell'eroe sarà lenta e difficile. 

Tuttavia, distaccarsi dalla tradizione lanciata a fine anni '80 da Miller e Mazzucchelli non era facile. Proprio per questo, Snyder e Capullo tentarono di mettere in evidenza gli aspetti meno noti della vita del giovane Bruce Wayne, riuscendo inoltre a riproporre gli attimi più famosi e iconici del suo percorso in maniera fresca e originale. Tutto questo però non era sufficiente! Il duo di artisti doveva distinguersi da Year One anche nella sceneggiatura e nella durata, quindi, Anno Zero fu diviso in tre parti (Città Segreta, Città Oscura e Città Selvaggia), pubblicate in 12 mesi tra il 2013 e il 2014 (Anno Uno contava invece solo quattro albi, per novantasei pagine totali). 


In "Città segreta" abbiamo non solo un Cavaliere Oscuro alle prime armi ma incontriamo anche Cappuccio Rosso (che sappiamo bene chi diventerà), Philip Kane (zio materno di Bruce) e l'Enigmista in una veste del tutto nuova. La cosa che accomuna i quattro personaggi è che sono tutti muniti di un piano specifico per il futuro di Gotham. La prima parte di Anno Zero rappresenta un giro di vite costrette a venire a patti con una realtà che prende le distanze dai loro progetti accurati. Tale fattore è tra i maggiori indizi utili a Bruce per accettare l'eredità dei suoi defunti genitori e avviare una prima maturazione. Snyder e Capullo lavorarono molto sull'aspetto psicologico del protagonista, tentando di non staccare mai l'attenzione sui suoi legami con il passato e con la sua famiglia. A dirla tutta, fu rivisitato tanto anche il rapporto con il maggiordomo Alfred Pennyworth, per non parlare del processo di paternità surrogata: il tutto appare evidente nell'iconica scena del rientro di Batman dalla vetrata di Villa Wayne, con sfumature nuove e interessanti.

In poche parole, nella storia della letteratura fumettistica dell'uomo pipistrello, Anno Zero è probabilmente la storia che non pone più Bruce come maschera di Batman ma rappresenta l'esatto contrario, specialmente laddove il giovane Wayne decide di "tornare in vita" per riconquistare il suo nome e accettare quanto lasciatogli dalla famiglia. Il vero protagonista non è più l'uomo in costume, bensì l'uomo che si nasconde dietro a esso, capace tra l'altro di porsi come fonte di ispirazione e simbolo di rivalsa. Ed eccolo quindi trasformarsi non nella causa del cambiamento di Gotham ma nell'essere che ha letteralmente creato la nuova Gotham, a partire dall'esordio e dalla fine di Cappuccio Rosso che nella seconda e terza parte non rivedremo nei panni di Joker... ma il motto di Snyder e Capullo è sempre stato "dai tempo al tempo". Intanto, proprio il disegnatore non ha fatto mancare in Città Segreta molte citazioni al fumetto ideato da Bob Kane e Bill Finger (come nel caso dei guanti viola) e alla serie tv degli anni '60


Nelle capitoli successivi a "Città Segreta" vediamo gli autori proseguire con quanto inserito all'inizio di Anno Zero. Infatti, Gotham si ritrova in condizioni disastrose, semi-allagata e decisamente selvaggia. Queste prime pagine furono interrotte nella prima parte per inserire il nuovo Batman e sottolineare anche l'infelicità di alcune scelte, come ad esempio non aver messo insieme la ricchezza degli Wayne per favorire la missione di giustizia di Batman. Alla fine di Città Segreta, si prosegue con Città Oscura e Città Selvaggia, lasciando intendere al lettore che il vero nemico di questa saga non sarebbe stato Red Hood ma qualcun altro: Edward Nygma, meglio noto come l'Enigmista. Infatti, dopo l'indimenticabile caduta di Red Hood nella vasca di sostanze chimiche e la fine di Philip Kane, ecco che Mister Punto Interrogativo fa il suo ingresso sugli schermi di Gotham per rivendicare l'interruzione di energia elettrica in tutta la metropoli. Da consulente disturbato della Wayne Enterprises a supercriminale dotato di un'intelligenza fuori dal comune, al punto da scatenare un'Apocalisse in città: ecco che il lettore comprende il perché delle prime tavole del fumetto

La figura dell'Enigmista esce da Anno Zero decisamente rivitalizzata, anche perché questo villain è sempre stato molto sottovalutato, per non parlare del fatto che la serie tv degli anni '60 e il film Batman Forever non gli resero mai giustizia, anzi contribuirono probabilmente solo a ridicolizzarlo (specie nel caso dell'interpretazione di Jim Carrey). Edward Nygma è in realtà un individuo intelligente e dall'ego spropositato, capace di inventare indovinelli difficilissimi che tuttavia rappresentano anche la sua rovina qualora qualcuno li risolvesse. In questa saga egli distrugge Gotham City e la piega al suo volere, assumendo anche le sembianze di un Grande Fratello di orwelliana memoria. Non dimentichiamo però il caro Dottor Morte, alias Karl Hellfern, che diede un bel taglio horror alla storia di Anno Zero e ricordò a tutti noi che questo personaggio è stato il primo metaumano combattuto storicamente dal Pipistrello (il suo esordio infatti risale ai tempi di Detective Comics 29). 


Quale personaggio avrà ispirato così tanto il giovane Bruce Wayne di Snyder e Capullo? Zorro, la maschera preferita del rampollo di Gotham quando era bambino. Come tutti sappiamo, Zorro si nascondeva dietro maschera e mantello per difendere i più deboli, facendo tutto da solo in maniera egregia. Anche Batman inizialmente ha lavorato da solo ma poi ha potuto far affidamento all'impegno di Alfred, Gordon e Lucius Fox (in attesa dell'arrivo dei vari Robin). Proprio l'allora tenente Gordon è stato colui che ha contribuito alla maturazione di Bruce, entrando nel suo cuore attraverso l'aneddoto dell'impermeabile e lasciandogli intendere che non tutta la Polizia di Gotham è corrotta. Il rapporto con Alfred parte non nel migliore dei modi e infatti non siamo abituati a vedere il maggiordomo chiamare Padron Bruce semplicemente "Bruce". Le storie più famose di Batman ci hanno mostrato un rapporto profondo tra le due parti, spesso basato sull'ironia ma anche su un'inossidabile stima reciproca: Anno Zero ci mostra come questo rapporto sia nato, lasciando poco spazio ai sentimentalismi e mettendo in primo piano tutta la rabbia di Bruce a confronto con il dispiacere di Alfred. Sarà proprio questa base a far unire i due alla fine della storia. Licius Fox è invece colui che fornirà i primi aiutati tecnologici a Batman, svolgendo nel contempo il ruolo di gestore delle aziende Wayne quando Bruce è impegnato. 

La critica esaltò "Anno Zero", reputandola come una delle migliori opere a fumetti realizzate negli anni 2000 in quota al simbolo del pipistrello e al logo della Dc. La stragrande maggioranza degli esperti quotò l'opera di Snyder e Capullo con voti altissimi, senza risparmiare complimenti per la sceneggiatura e i disegni. Guarda caso, Zero Year ha ispirato la quinta e ultima stagione del telefilm Gotham, senza dimenticare le influenze esercitate su The Batman di Matt Reeves

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