Fumetti: Batman - Il lungo Halloween di Jeph Loeb e Tim Sale. Ecco una delle opere più importanti che racconta lo sviluppo del primo anno di carriera del crociato di Gotham City.
Il lungo Halloween: Batman, Gordon e la nascita di Due Facce
"Il Lungo Halloween" è certamente una delle storie più importanti e apprezzate di Batman. Questa saga fa da sequel ad "Anno Uno" di Frank Miller e David Mazzucchelli, quindi porta avanti l'evoluzione del primo anno di carriera di Bruce Wayne nei panni dell'uomo pipistrello. Gli autori sono Jeph Loeb e Tim Sale, i quali realizzarono "Il lungo Halloween" da ottobre 1996 a ottobre 1997 (13 albi mensili), dando un'ondata di "freschezza" al personaggio di Harvey Dent, la cui trasformazione nel super-criminale Due Facce viene riscritta in maniera potente e drammatica. Per la Dc si trattò di un vero e proprio colpo vista l'influenza che l'opera avrebbe poi avuto in seguito sulla creazione della trilogia cinematografica di Christopher Nolan.
In Italia, Il Lungo Halloween è giunto due anni dopo ed è stato stampato da Play Media Company (prima edizione) nel 1998. Successivamente i diritti sono passati a Planeta DeAgostini per la seconda edizione e alla fine oggi è Panini Comics a detenere la pubblicazione italiana del fumetto.
La trama vede il trio Batman/Gordon/Dent affrontare la piaga della mafia italoamericana a Gotham ma, nel contempo, arriva in città un serial killer che viene ribattezzato Holiday (dato che uccide le sue vittime nei giorni di festività). I fatti narrati in questa parte e i quesiti emersi alla fine saranno recuperati nei sequel "Vittoria Oscura" e "Catwoman: Vacanze Romane" (scritti e disegnati sempre da Loeb e Sale).
La nascita de "Il lungo Halloween" partì da alcuni consigli che Mark Waid passò a Loeb: in particolare, dato che lo sceneggiatore stava pensando a un Batman alle prime armi, sarebbe stato interessante approfondire le origini di Harvey Dent e di Due Facce, visto che in precedenza tale lavoro non era stato ancora fatto, almeno in Anno Uno di Miller. Tra l'altro Loeb e Sale nel 1996 avevano concluso il terzo speciale di Halloween dedicato al Cavaliere Oscuro nella serie antologica Legends of the Dark Knight: proprio qui erano presenti gli albi Follia, Scelte e Fantasmi che l'allora editore della Dc, Archie Goodwin, rigirò al duo per poter approfondire in maniera specifica il profilo dal mafioso Carmine Falcone, visto in Anno Uno. Miller infatti non aveva intenzione di ritornare sul soggetto e quindi Loeb accettò di buon grado il compito, essendo tra l'altro affascinato dall'idea di inserire sfaccettature da film noir all'interno di Gotham City. Dopo aver ricevuto la benedizione dello stesso Miller, Loeb si mise a lavoro insieme a Sale, ottenendo ottimi consigli da Waid e accettando il titolo "The Long Halloween" partorito dalla mente di Goodwin. Naturalmente, trattandosi anche e soprattutto di una storia di mafia, lo sceneggiatore ebbe la premura di creare uno scheletro della trama partendo dall'albero genealogico delle due famiglie criminali di Gotham: i Falcone e i Maroni.
Il lungo Halloween in realtà vede gli eventi durare per un anno intero, un anno in cui notiamo la crescita di ciascun personaggio. I 13 albi realizzati tra il '96 e il '97 sono incentrati sulle maggiori festività e questo permise a Loeb di poter scrivere una storia intensa e ad ampio respiro. Tim Sale si mostrò entusiasta del progetto e per i disegni prese ispirazione da persone vere: ad esempio, per Jim Gordon prese in considerazione il profilo dell'editore Goodwin. Per quanto riguarda invece le ambientazioni di Gotham, il disegnatore non esitò a prendere qualche spunto dallo scenografo Anton Furst su Batman (parliamo dello stesso Furst che nel 1990 vinse il Premio Oscar per il Batman di Tim Burton). Il risultato finale ha portato a una Gotham cupa, misteriosa e claustrofobica.
Tim Sale concentrò molti particolari sul costume di Batman, soprattutto pose l'accento sul mantello, rendendolo un organismo "vivente". Seguendo le influenze di Neal Adams e David Mazzucchelli, Sale riuscì a dare forme diverse al mantello basandosi sulle situazioni e gli stati d'animo. Per rendere meglio l'idea (ma chi l'ha letto sa di cosa stiamo parlando), nelle scene di dialogo Sale disegnò un mantello modesto e spartano, mentre in quelle più importanti aumentò la quantità di tessuto per dare un effetto drammatico e scenografico alle tavole. Per il fumettista il mantello è stato importante in particolare nelle azioni di Batman, con lo scopo di risaltare il suo dinamismo e risolvere il problema delle linee di movimento che Sale non era solito utilizzare. Per l'abbigliamento di Bruce Wayne si fece riferimento alle star cinematografiche degli anni quaranta come Robert Mitchum, Burt Lancaster e Kirk Douglas. Il lettering fu curato da Richard Starkings che negli anni novanta ebbe il merito di introdurre il lettering al computer.
I temi principali de "Il Lungo Halloween" sono certamente quelli del cambiamento e del doppio. Nel primo caso vediamo la società di Gotham passare lentamente dalla mafia di Carmine Falcone a quella dei supercriminali. In effetti, proprio Jim Gordon fa notare questo aspetto a Batman, rendendolo consapevole del fatto che da quando è spuntato in città le cose hanno cominciato a prendere una piega diversa. Bats è colui che ha involontariamente innescato un meccanismo pericoloso ai fini della sicurezza pubblica di Gotham: la sua presenza ha scatenato la nascita di criminali intelligenti quanto lui, capaci di fare cose assurde che spesso trascendono anche la natura del classico gangster. Lo stesso Carmine Falcone respira questo vento nuovo atto a cambiare lo status quo della metropoli, mostrando chiari segni de "Il Padrino" di Francis Ford Coppola. Il tema del cambiamento, tuttavia, agisce in maniera potente sul rapporto che unisce Batman, Gordon e Dent: prima collaboratori, poi amici e infine divisi dalla drammatica svolta del procuratore che lo vede diventare Due Facce e quindi dichiarare guerra a tutti, anche ai suoi vecchi compagni d'armi.
Harvey Dent è la massima rappresentazione fisica e filosofica del tema del doppio. Lui fa vibrare questo argomento per quasi tutta l'opera, arrivando al punto da distorcere le cose più ovvie. La dualità è un'ossessione per l'ex procuratore, a tal punto da farla esplodere con violenza inaudita dopo essere diventato Due Facce. La stessa figura di Holiday, intorno alla quale gira tutta l'indagine dei nostri eroi, tende a essere manipolata dalle parti in causa, facendo capire che non tutto è così scontato quando i giocatori di una partita di scacchi sono veramente troppi.
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