Fumetti - "Yellow!": la trilogia manga di Leo Ortolani. Oggi parliamo di uno dei lavori più interessanti e impegnativi del creatore di Rat-Man.
Yellow di Leo Ortolani: un Rat-Man tra fumetti, successo e amore
Negli anni della regolare serializzazione di Rat-Man, Leo Ortolani creò una storia divisa in tre parti che negli anni a seguire è stata raccolta in un volume unico: si tratta di Yellow!, l'opera che contiene la cosiddetta "trilogia manga" dell'autore ("E adesso sposami", "Rat-Girl" e "Yellow"). Da quello che ho potuto capire, questi tre capitoli furono pubblicati nel 2009 e i collezionisti di "Rat-Man Gigante" li possono trovare nei numeri 58-59-60. Nel luglio 2017 esce la raccolta completa "Yellow!" che di recente è stata ristampata a colori.
Il progetto di "Yellow!" ebbe inizio perché Leo Ortolani aveva intenzione di creare una specie di parodia dei manga, applicando le sue caratteristiche in rapporto con i fumetti occidentali, così da creare una storia in cui le due cose si mescolano con risultati straordinari. È doveroso chiarire che Leo Ortolani non ha mai avuto nulla contro i manga, anzi è sempre stato considerato come un lettore completo, dedito ai più svariati generi della nona arte giapponese. Per Yellow però Ortolani ha voluto puntare tutto sugli shojo, manga romantici per "ragazze" che raccontano sentimenti, amori, delusioni, tradimenti, coraggio, gelosie e rabbia grazie a personaggi che inquadrano gli stereotipi più famosi dei manga: bocche spalancate, occhi grandi, espressioni innaturali.
Leo Ortolani è partito proprio da queste letture per smontare i più classici cliché di questo caso e mettere su una storia sia dissacrante sia romantica, sia divertente sia triste, sia esclamativa sia riflessiva. La trama vede Rat-Man e i suoi inseparabili compagni di avventure lavorare sul prossimo numero della testata, ferma al mirabolante 72. Un giorno però nella vita del nostro eroe spunta la sedicenne Rumiko Yotta che incarna i tratti tipici della liceale giapponese raccontata nei manga: il suo sogno è quello di dare e ricevere il suo primo bacio da un ragazzo, sperando di essere anche la protagonista di una storia fuori dal comune, per nulla banale. La storia manga che la vede protagonista però non promette bene e allora perché non incontrare il protagonista del fumetto più famoso di quel periodo? Ortolani mette insieme fumetto e manga, mischiando lo shojo con quanto seminato negli anni sulla serie regolare di Rat-Man, così da ricamare una storia che rischia di sfuggire proprio dalle mani dello stesso Uomo Ratto, il quale finisce derubato dalla stessa Rumiko e catapultato nel mondo nipponico con scarsi risultati. Si crea una situazione in cui Rumiko veste i panni di Rat-Girl e diventa il fumetto più letto del mondo, mentre Rat-Man e Cinzia diventano gli esponenti di una storia sarcasticamente romantica a forma di manga che recupera i tratti stilistici inconfondibili di Leiji Matsumoto, padre di capolavori come Capitan Harlock e Galaxy Express 999.
Ma come finisce Rat-Man nella trappola della ragazzina e così perdere il suo impero? Un seno scoperto! Del resto, è risaputo che Rat-Man sia nato negli anni in cui i supereroi occidentali stavano vivendo periodi non sempre rosei e il boom dei manga aveva contribuito a una nuova era di personaggi, dotati di capacità non dissimili da quelle dei loro rivali più antichi. Il senso di Yellow sta proprio nel fatto che, nonostante tante crisi, il fumetto non è mai morto, anzi è riuscito a tenersi in piedi grazie a nuovi autori e ad apertura mentali che hanno portato a grandi strategie editoriali. Ortolani, sembra accanirsi in particolare sui QUEI manga (e non tutti!) che fondamentalmente non hanno trame complesse e si basano su narrazioni banali con un certo tasso erotico. Perché dico questo? Perché la scena in cui Rumiko, nei panni di Rat-Girl, mostra un seno scatena l'euforia non solo di Rat-Man ma anche di tutti i suoi lettori che per un certo periodo dimenticano le gesta del loro eroe preferito.
Ecco quindi che Rat-Man vive una delle sue tante crisi figlie della solitudine, della mancanza di un amore, di una famiglia: ora è depresso per aver perso chi l'ha tenuto in vita a livello editoriale. La creatura di Ortolani è sempre stata viva grazie ai suoi fan e alle storie realizzate dal suo creatore. Il carisma del personaggio (sia nel bene che nel male) ha sempre riportato le pecorelle smarrite sulla retta via ed è per questo che nei panni di Capitan Rattok egli riesce a ricongiungersi con il mondo dei lettori, senza rendersene conto. Il senso sta nel fatto che un lettore ha bisogno di una vera storia, di una storia che sappia coinvolgere e non si accontenta di un seno mostrato per qualche secondo: questa sarà proprio la ragione per cui la traditrice Rumiko tornerà nella sua banalità, mentre Rat-Man riuscirà a riprendere la serializzazione del fumetto.
Ortolani salva i lettori di fumetti e invita quest'ultimi a un'attenta riflessione. I manga non devono essere visti dagli artisti occidentali come una minaccia, bensì come strumenti utili a capire l'arte nipponica e a migliorare le proprie capacità per tenere il mercato vivo. Tale convinzione emerge dal fatto che Rat-Man viene prima battuto da uno shojo insignificante per poi rinascere vestendo i panni parodistici della leggendaria figura di Capitan Harlock (nostalgia portami via). In parole povere, l'impressione è che il fumettista italiano inviti gli amanti della nona arte a fare una netta distinzione tra opere di serie A e opere di serie B.
Yellow è anche una storia d'amore che racconta non solo la passione di Cinzia per Rat-Man ma anche quella di un padre per i suoi figli. In questa storia Leo Ortolani scrive una vera e propria dichiarazione d'amore verso tutti i personaggi secondari del suo lavoro più famoso: le due transessuali Cinzia e Tamara, l'imponente Valker, Brakko e perfino il suo assistente Jordan. Rumiko riesce a ingannare Rat-Man prima giocando sulle sue debolezze, poi umiliando i personaggi secondari che non potranno mai avere alcuna rilevanza nelle nuove avventure al fianco di Rat-Girl. Eppure, colui che corrisponde al nome di Deboroh La Roccia, rinascerà anche per merito delle memorie dei suoi alleati, uno su tutti, Cinzia (anzi, una su tutte). Cinzia è il personaggio migliore di "Yellow", riuscendo ad esprimere la sua dolcezza (ma anche forza) alla massima potenza e ripercorrendo (anche se non direttamente) il significato degli anni d'oro di Rat-Man attraverso una delle più grandi sottotrame di Ortolani: le situazioni sentimentali di ognuno. Il finale di Yellow rende giustizia a un epilogo sentimentale che Cinzia non raggiungerà mai, eppure questo non le impedirà di trovare la felicità nelle battute finali della serie regolare. È interessante analizzare anche la contrapposizione tra Rumiko e Cinzia: la prima è una carinissima adolescente che desidera baciare un ragazzo per la prima volta ma poi ruba la scena a Rat-Man e si fa corrompere dalla mania del successo; la seconda è una transessuale innamorata di Rat-Man che riesce a mantenere intatto tale sentimento anche nella sua trasposizione nipponica. Cinzia vince a mani basse grazie alla sua purezza e alla sua autenticità perché nulla potrà mai cambiare ciò che prova, nulla potrà mai abbattere le sue convinzioni, i suoi sentimenti e il suo desiderio di essere in qualche mondo vicina a Rat-Man.
Grazie a Yellow, Rat-Man avrebbe pubblicato da lì a breve il numero 73 e altri albi, così da ripartire più carico che mai dopo un'esperienza fortificante. La mutazione da fumetto a manga, da supereroe a shojo, da shojo a fantascienza hanno dato in quel periodo un vigore nuovo alla storia principale la cui conclusione sarebbe arrivata solo con il fantomatico numero 100. Yellow è stato uno spartiacque tra vecchia era e la fase definitiva di Rat-Man: personalmente è da considerarsi come una delle maggiori fatiche di Ortolani, il quale ci ha insegnato in questa circostanza che le storie belle sono quelle che lasciano il segno.
LEGGI ANCHE:
- Rat-Man Gigante 93: Il Trionfo dei Morti Viventi. La recensione della ristampa
- Rat-Man Gigante 92: La Città dei Morti Viventi. La recensione
- Rat-Man Gigante: The Walking Rat. La recensione
- [Rat-Man] Rango: una parodia di storie e film di guerra
- [Rat-Man] Il Buono, il brutto e Matana! (6/6): il capitolo conclusivo del western di Ortolani
- [Rat-Man] Matana firma con una croce... la tua! (5/6): la recensione
- Quando parla Matana... i morti tacciono (4/6): la recensione
- [Rat-Man] Nel nome del padre, del figlio e di Matana... Amen!: la recensione
- Spara più forte... Matana non ti sente: recensione del secondo capitolo
- Arriva Matana... Preparati a Morire: lo speciale di Rat-Man ambientato nel west. Recensione
- Fumetti - Rat-Man: Venerdì 12 di Leo Ortolani. Una spaventosa commedia di San Valentino
- [Il mondo di Rat-Man] Night-Man: dal profondo horror parody di Leo Ortolani (fumetti)
- Fumetti - Rat-Man: Trentennial Park di Leo Ortolani festeggia i 30 anni di Panini Comics
- Fumetti - Gli Infallibili: il nuovo fumetto di Leo Ortolani. Recensione completa
- Fumetti - CineMAH presenta "Il buio in sala" di Leo Ortolani: recensioni cinematografiche sparse
- [Fumetti] Rat-Man: C'è Spazio per tutti. Il primo capitolo della trilogia di Leo Ortolani
- [Fumetti] Rat-Man: Luna 2069 di Leo Ortolani. "Non è educato chiedere l'età a uno sbarco lunare"
- [Rat-Man] Blu Tramonto: la nuova opera di Leo Ortolani ambientata su Marte. Recensione
- Fumetti - Avarat di Leo Ortolani: "Pandora! Dove c'è almeno un imbecille (ma non ditelo a James Cameron)"
- Fumetti. Rat-Man: Il signore dei Ratti di Leo Ortolani
- Fumetti - "Zodiaco" di Leo Ortolani: un libro che lascia il segno, anzi dodici!
Nessun commento:
Posta un commento