mercoledì 5 febbraio 2025

Fumetti - CineMAH presenta "Il buio in sala" di Leo Ortolani: recensioni cinematografiche sparse


Fumetti - CineMAH presenta "Il buio in sala" di Leo Ortolani: si tratta della prima raccolta delle esilaranti recensioni cinematografiche dell'autore di Rat-Man.

Il buio colpisce ancora: il CineMAH di Leo Ortolani

Leo Ortolani è uno dei fumettisti più brillanti del panorama italiano ed è sempre stato dotato di una lucidità ironica straordinaria. Il suo genio ha percorso le strade delle arti, in particolare dei fumetti (ovviamente) e soprattutto del cinema. È ormai noto a tutti che le sue parodie abbiano colpito inesorabilmente molto dei grandi classici del cinema, fino a quando nel 2012 ha deciso di avviare la simpaticissima serie CineMAH, che consiste in una sfilza di recensioni cinematografiche basate naturalmente su vignette e battute, pubblicate ancora oggi sul suo blog. Nella prima raccolta, intitolata "Il buio in sala" (pubblicato nel 2016) sono presenti i capitoli scritti e disegnati dal 2 maggio 2012 al 26 maggio 2016. Successivamente, Ortolani è riuscito a anche a pubblicare una seconda raccolta, "Il buio colpisce ancora" (2019) che contiene le recensioni a fumetti dal 2016 al 2019. Oggi mi soffermerò a parlare del primo volume, "Il buio in sala", pubblicato da Bao Publishing e caratterizzato da copertina e pagine di un bellissimo colore azzurro. 


Il progetto CineMAH è nato quanto Ortolani decise di fare recensioni a fumetti di film sul suo blog, utilizzando la parola come tag per i post di genere cinematografico in generale. Successivamente, il fumettista pisano si convinse a utilizzare il tag anche per la critica a fumetti, sottolineando che il "mah" sta per il sospiro che lo spettatore emette dopo aver visionato una pellicola non proprio convincente. In parole povere, come riportato dalle fonti, il "mah" starebbe a indicare "Ma cosa ho appena visto?", una domanda che di solito ci si pone quando qualcuno ci chiede un parere su quanto fruito. 

Nel 2012, Ortolani produsse le vignette dedicate a "The Avengers", lungometraggio che lo deluse particolarmente nonostante il grande successo di pubblico. Mano a mano che il progetto andava avanti, Ortolani sperimentò non solo un gioco ma anche la curiosità di scoprire se tra i suoi lettori ci fosse qualcuno che la pensasse come lui. Al di là dei riscontri, il padre di Rat-Man capì che queste tanto buffe quanto critiche recensioni funzionavano e alla fine optò per rendere "CineMAH" una rubrica fissa, infatti è ancora tutt'ora attivissima.


Il successo della serie è stato tale da portare la recensione "L'uomo d'acciaio" a essere pubblicare sul numero 101 di Rat-Man Collection (marzo 2014). In seguito anche l'analisi del primo film di Star Trek è stato inserito in un albo speciale presentato in occasione della partecipazione di Ortolani allo StarCon Comics a Bellaria-Igea Marina (Rimini) a maggio 2016.

Alla fine, ecco che siamo arrivati a "Il buio in sala", un bel cartonato di 192 pagine che contiene non solo le recensioni cinematografiche a fumetti realizzate dal 2012 al 2016 ma presenta anche dei contenuti inediti che l'autore non aveva precedentemente completato per mancanza di tempo. L'annuncio della pubblicazione di questo libro avvenne alla Feltrinelli di Milano, il primo ottobre 2015, durante la presentazione de "L'elenco telefonico degli accolli" di Zerocalcare. Al momento del suo lancio, la Bao presentò anche una versione con copertina Variant ritraente il tema Mad Max: Fury Road. La prefazione è stato realizzata dalla matita di tre autori come lo stesso Zerocalcare, Alessandro "DocManhattan" Apreda, Roberto Recchioni e Giacomo Bevilacqua. Ecco l'indice delle recensioni di "CineMAH presenta: Il buio in sala":


L'impaginazione, come avrete potuto notare, non presenta cornici intorno alle vignette e questo è dipeso dal fatto che Ortolani voleva lasciare un senso di "fluttuazione" intorno ad esse. Quindi, perché non piazzarle su uno sfondo azzurro per rendere la lettura come un normale fumetto? Questa soluzione fu pensata perché le vignette erano state concepite con scorrimento verticale sul monitor di un computer, ragion per cui Leo Ortolani si ritrovò a pensare a una soluzione per il formato cartaceo. In occasione della campagna di promozione del volume, l'autore intraprese un tour tra maggio e giugno in alcuni festival e librerie di Torino, Milano, Bologna e Roma, in occasione di alcune delle quali fu possibile anche ricevere in omaggio una sagoma in cartone allo stand della BAO.


In "Cinemah" Ortolani è portato a recensire soltanto i film che alla fine sono riusciti a stimolarlo in qualche modo, sia in negativo sia in positivo. Nelle storie in questione l'autore crea scene in cui il protagonista è lui stesso, accompagnato spesso e volentieri da amici e colleghi. Lo scopo di porre la sua figura al centro della narrazione serve a far capire ai lettori che le opinioni sono strettamente personali, quindi ben venga che qualcuno non sia sempre d'accordo con lui. Nella rubrica però non si prendono scherzosamente in giro solo le pellicole suo supereroi: l'attenzione ricade anche su opere fantasy e storie drammatiche. Indipendentemente dall'essere in comune accordo o in disaccordo, "Il buio in sala" ha avuto molto successo e la critica ha elogiato "CineMAH" per aver messo nuovamente in risalto il talento cristallino e la vena umoristica del suo autore, il quale sembra non aver perso smalto nonostante il quel periodo stesse lavorando ai capitoli finali di Rat-Man

Il bello di queste strisce è che raccontano le cose in maniera veloce, dinamica ma convincente. Le pagine si leggono in maniera fluida, comoda, senza particolari stress visivi, anzi l'azzurro delle pagine esalta ancora di più le scenette disegnate da Ortolani, il quale non fa mancare giudizi figli di un'ironia a volte sottile e altre volte spietata (ma con l'intento di far scompisciare dalla risate). È straordinario il fatto che il lettore riesca a restare di stucco davanti a certe recensioni proprio come fa l'autore: battute a effetto, alcune un po' più spinte, altre politicamente scorrette e altre ancora velate (ma non troppo) trasformano Ortolani nei suoi stessi personaggi visti prima di "CineMAH", a dimostrazione che il suo modo di vedere le cose e il suo mondo non sono mai cambiati (e mai cambieranno visti i lavori più recenti). 

Personalmente, chi è un vero amante di Rat-Man e fratelli non dovrebbe farsi mancare "Il buio in sala", anzi dovrebbe tenerlo nella propria libreria insieme a tutto il resto. Per quanto riguarda me, invece, mi fermo qui e vi do appuntamento per i prossimi giorni, quando infatti dirò qualcosina anche sul sequel "Il buio colpisce ancora". 

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