martedì 16 maggio 2023

[Fumetti] V per Vendetta: per Alan Moore e David Lloyd due più due non fa cinque!


[Fumetti] V per Vendetta: dittatura e anarchia nell'opera di Alan Moore e David Lloyd. Parliamo di un fumetto che, nonostante il passare del tempo, resta sempre attuale.

V per vendetta: la storia del fumetto

V per vendetta è da tempo considerato uno dei massimi capolavori dell'arte del fumetto. L'opera, V for Vendetta, è stata scritta e disegnata a Alan Moore e David Lloyd per poi essere pubblicata a puntate (e in bianco e in nero) dal 1982 al 1985 sulla rivista inglese Warrior. Il successo dei primi capitoli portò la serie a conquistare molte copertine dei 26 numeri della testata. Il titolo fu partorito dalla mente dell'editore Dez Skin, il quale dichiarò di volere rendere omaggio a una striscia a fumetti degli anni '70. A Lloyd viene invece attribuita l'idea di mascherare il protagonista V con una riproduzione del volto di Guy Fawkes, militare e cospiratore inglese vissuto tra il '500 e il '600.


V per Vendetta riuscì a ritagliarsi una bella fetta di pubblico ma purtroppo, nel 1985, la testata Warrior fu costretta a chiudere. Bisognò aspettare il 1988 per consentire a Moore e Lloyd di completare il fumetto, grazie alla scesa in campo della Dc che in seguito ripubblicò tutta la storia completa in una collana di 10 numeri a colori (affidati a Steve Whitaker e Siobhan Dodds). Dopo la pubblicazione del numero 10, la casa editrice passò a una nuova edizione in versione graphic novel, quindi V per Vendetta ottenne anche un volume unico. 

L'esordio di V per Vendetta in Italia avvenne nel 1991, tramite la rivista Corto Maltese che lasciò spazio al fumetto dal numero 91 al numero 96. Nel 1994 la Milano Libri pubblicò anche un volume unico, poi il tutto passò nelle mani della Magic Press prima nel 2002 e poi nel 2005 con un'edizione a colori e una in bianco e nero. Nel 2006, Rizzoli stampò una nuova versione in bianco e nero su licenza della Magic Press: fu proprio in quell'anno che V for Vendetta fu rinominato V per Vendetta nel nostro Paese. Nel 2008, la Planeta de Agostini fece uscire la versione Absolute, edizione definitiva, a colori, con copertina cartonata e grande formato (22x32cm circa). Nel 2010 venne pubblicata una nuova edizione Absolute della Planeta con l'aggiunta di tutto il materiale inedito. La casa editrice RW/Lion pubblicò nel 2012 e nel 2013 due nuove edizioni, rispettivamente a colori e in bianco e nero, della versione Absolute, entrambe in grande formato e copertina cartonata. Oggi è Panini Comics a stampare V per Vendetta in formato Absolute con tanto di cofanetto per conservalo nel miglior modo possibile.


La storia è ambientata negli anni '80 del XX secolo, in una Gran Bretagna distopica e futuristica. Questo territorio è uno dei pochi sopravvissuti alle conseguenze di una terribile guerra nucleare. Coloro che si sono occupati di riavviare il paese hanno deciso di instaurare un partito con regime totalitario, con una vera e propria dittatura atta a controllare tutti i movimenti dei suoi cittadini e a eliminare le razze considerate inferiori. Ci sono quindi chiari rimandi al fascismo e ai campi di concentramento nazisti, per non parlare dei metodi hitleriani utilizzati per favorire la razza britannica. Oltre a questo, sono evidenti anche le influenze di un grande romanzo come 1984 di George Orwell: in effetti, c'è un Grande Fratello che monitora tutti i cittadini d'Inghilterra sia nel privato sia in pubblico e per ovvie ragioni nel quotidiano. La storia di V per Vendetta inizia dopo la guerra e gli stermini nei campi: adesso c'è un misterioso personaggio mascherato da Guy Fawkes che ha giurato di abbattere il sistema utilizzando la sua straordinaria forza e il suo eccellente ingegno. Potrà un uomo solo ribaltare tutto? 


A capo del regime c'è Adam Susan, colui che controlla tutto attraverso un computer altamente tecnologico chiamato il Fato che fornisce tutte le informazioni e gli ordini a un organo chiamato Testa, composto a sua volta  dall' "Orecchio" (responsabile della sorveglianza dei microfoni e microspie), l' "Occhio" (addetto alla sorveglianza visiva con telecamere sparse per la città), la "Bocca" (che si occupa della propaganda e della trasmissione) e il "Naso" (le normali forze di polizia). Infine, a completare la scala gerarchica c'è il Dito, cioè la polizia segreta che ha il compito di eliminare qualsiasi cosa possa minacciare il partito: per questo motivo, gli agenti di questo corpo speciale si sentono liberi di comportarsi come meschini criminali consapevoli della loro impunità. 

V per Vendetta è diviso in tre libri: l'Europa dopo il regno, Un vile cabaret, La terra del fa-come-ti-pare. Il successo del fumetto fu straordinario e negli anni a seguire sono stati realizzati molti omaggi e adattamenti. Il più famoso è il film "V for Vendetta" del 2006, scritto dalle sorelle Wachowski, diretto da  James McTeigue e interpretato dagli attori Hugo Weaving (nei panni di V) e Natalie Portman (la coprotagonista Evey Hammond). Tra gli altri riferimenti ci sono alcuni rimandi nella diciassettesima puntata della nona stagione de "I Simpson". Infine, Alan Moore stesso, con la fondamentale collaborazione del bassista dei Bauhaus David J., incise un EP nel 1984 dal titolo V for Vendetta in cui vengono interpretate atmosfere e brani (come This Vicious Cabaret) dell'opera illustrata. Il gruppo musicale Shadow Gallery prende il suo nome dal rifugio di V, la galleria delle ombre. Il loro album Room V (2005) è un altro omaggio all'opera.


La trama e l'ambientazione di V per Vendetta sono ormai chiare, senza dimenticare le sfaccettature dark che caratterizzano un dei migliori thriller mai partoriti negli anni '80, con il giusto amore per la sana azione e un filo di fantascienza che non guasta mai. V è un personaggio colto, intelligente, sensibile ma anche spietato quando serve, soprattutto quando deve aiutare l'amica Evey a stare in un mondo troppo difficile (non per nulla la incontra e la salva in un momento critico della sua vita). V è il classico esempio di quanto un'anomalia del sistema possa da sola fungere da scheggia impazzita, il cui scopo è quello di far saltare in aria qualcosa di apparentemente indistruttibile. Il suo sogno è la giustizia, la stessa "donna" che l'ha tradito e si è fatta sedurre dal male: per questo motivo, V si convince che l'unica soluzione sia l'anarchia, quella dottrina sociale e politica che può fungere da medicina contro la dittatura e il regime totalitario. Al di là della maschera, egli appare come un essere alquanto "soprannaturale": è dotato di grande forza, immenso ingegno e sembra avere un legame diretto con tutto ciò che è collegato con il Fato. Quale saranno questi legami e quale sarà il segreto delle sue straordinarie capacità è una cosa che lasciamo ancora nelle mani dei nuovi lettori o di coloro che magari hanno visto soltanto il film ma non hanno ancora letto il fumetto. 


V è diventato virale come tanti eroi del fumetto. La sua maschera è oggi uno dei prodotti commerciali più diffusi e collezionati (anche da organizzazioni segrete come quella degli hackers di Anonymous) e soprattutto il profilo di Guy Fawkes viene preso come modello di manifestazione di protesta contro l'autoritarismo e anticapitaliste oppure più in generale come simbolo di rivolta contro il potere costituito. Guy Fawkes, non a caso, è famosissimo in Inghilterra per la congiura delle polveri (o dei gesuiti) in cui tentò insieme ad altre persone di far saltare la camera dei Lord e uccidere il re Giacomo I nel 1605 (piano che tuttavia venne sventato da una lettera anonima).

V sa perfettamente che dietro al Fato ci sono essere umani fatti di sentimenti e ideali (seppur strani e non umani). Quindi punta sulle debolezze di questi individui per poter rigettare le basi per un'Inghilterra migliore, splendente, gloriosa e simbolo della lotta contro il nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Alan Moore, nella sua sceneggiatura, ci mostra un mondo che non ha ancora imparato dagli errori del passato, errori che si mutano in orrore e che possono tornare indietro come un boomerang, facendo del male anche laddove tali regimi non ci sono stati ma che in qualche modo sono conosciuti e hanno esercitato delle influenze. Quand'è che una dittatura prende il sopravvento sulla libertà e altre forme politiche? Quando appunto c'è un disastro bellico e quindi le condizioni sociali, economiche e di vita di un popolo vanno a scemare, indebolendosi a tal punto da risultare incontrollabili. Il martello batte sul chiodo e non sull'incudine! 


V è la reincarnazione di Guy Fawkes. Contro il Fato sembra avere tutte le carte in regola per poter ribaltare la situazione nonostante sia praticamente solo. Fawkes invece faceva parte di un'organizzazione e gli sforzi compiuti non bastarono a porre fine ai metodi di Giacomo I d'Inghilterra, un re ricordato dal suo popolo per aver venduto titoli e onori in cambio di denaro (oltre al fatto di aver alzato le tasse alle stelle in quel periodo storico). Inoltre, come i più esperti sanno, in questo capolavoro sono presenti anche dei riferimenti ai campi di concentramento: il misterioso terrorista ha l'obiettivo di dare soddisfazione a tutte le vittime di internamento, applicando una vendetta che in molti avrebbero voluto esercitare quando i campi di sterminio esistevano per davvero nella vita reale e non nei fumetti.

I disegni di David Lloyd mettono in risalto ogni lato degli esseri umani. Arroganza, cattiveria, paura, delirio, onnipotenza e impotenza spuntano dai lineamenti dei personaggi come funghi. Le ambientazioni camminano di pari passo con il lato oscuro della sceneggiatura di Moore ma lasciano anche spazio a momenti più coloriti, di riflessione e naturalmente di speranza. V per Vendetta resta uno dei fumetti di maggior impatto sulle masse, il perfetto ma inconsapevole "sequel" di 1984 di George Orwell, romanzo in cui prevale la convinzione che 2 più 2 fa cinque e non quattro. Tuttavia, per V, la matematica non può essere un'opinione. 

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